Questo è il secondo progetto discografico del cantautore inglese Edward Christopher Sheeran, noto alle masse semplicemente come Ed Sheeran. Da molti è paragonato a Taylor Swift, in quanto parla molto spesso di amore e tratta temi simili a quest'ultima, ma con il tempo questo nominativo è andato a sparire rendendo così il suo nome noto alla maggior parte della popolazione terrestre.
Grazie al suo primo sforzo discografico chiamato “+”, Edward è riuscito a farsi conoscere maggiormente nel Regno Unito e in Australia. Chi di voi non conosce “The A Team”, il famoso singolo apripista di “+” con la produzione di Jake Gosling? Oppure chi di voi non ha mai ascoltato “I See Fire” contenuta nella soundtrack del film The Hobbit intitolata “The Hobbit: The Desolation of Smaug”? Penso che tutti o quasi le conoscano…
Ora facciamo un quadro generale sulla storia di “X”. Rilasciato il 20 giugno 2014 in Australia e Nuova Zelanda, e successivamente il 23 giugno sul panorama mondiale, questo album è sicuramente il più famoso di Ed Sheeran e il più noto alle masse. Questo progetto è stato sostenuto da ben 5 singoli ovvero “Sing”, “Don’t”, “Thinking Out Loud”, “Bloodstream” e l’ultimo presente ancora in molte classifiche mondiali “Photograph”.
Oltre la grandissima promozione fatta e il tour con ben 179 spettacoli, per sostenere questo album, il cantante ha rilasciato un film documentario dove possiamo conoscerlo meglio e comprendere maggiormente “il suo essere artista”. In questo lungometraggio, oltre ad essere presenti dei backstage del tour, appaiono altri personaggi noti nel mondo musicale, ovvero Pharrell Williams e Taylor Swift.
Una curiosità su questo progetto è sicuramente l’intenzione iniziale da parte di Edward di realizzare un album in acustico, e con il passare del tempo e con le produzioni più elaborate, questo lavoro è stato “migliorato” fino ad ottenere il prodotto che tutti noi conosciamo. Fortunatamente, per gli amanti dell’acustica, il progetto contiene ancora delle idee che Ed aveva pianificato.
Iniziamo ad analizzare le varie tracce di questo lavoro firmato Ed Sheeran.
One
Come apripista della tracklist c’è un pezzo adatto per tutti gli amanti dell’Ed Sheeran di “+”. Il cantante decide di armarsi di una semplice chitarra e di cantare ad una lei di rimanere sempre un’amica fedele e di non abbandonarlo mai in quanto è unica e insostituibile per lui. Questa ballata dolce e struggente ci trasmette anche un pizzico di malinconia. Inoltre possiamo ascoltare dei lievi falsetti compiuti dall’artista. La stesura del testo di questo brano risale al rilascio del suo album di debutto.
I’m A Mess
Questo è uno dei brani dove Edward decide di far uscire tutta la sua voce. La traccia è dedicata a Athina Andelos, fiamma risalente al periodo in cui veniva rilasciato “X”. Qui troviamo un Ed innamorato dove rivela e conferma tutto il suo amore per lei e si scusa per gli sbagli da lui fatti. La base è abbastanza minimale formata da una chitarra, un ritmo costante e dei cori compaiono ogni tanto.
Sing
Arriviamo al primo singolo estratto. Per aprire la nuova era discografica, l’artista ha scelto una produzione firmata Pharrell Williams, che vediamo sia nel video e lo sentiamo in alcuni punti del brano. Qui troviamo sicuramente un nuovo lato artistico di Edward che non era stato messo in luce prima. Trovo che questa sia una delle tracce peggiori di “X”. Bisogna comunque ammettere che questo brano estremamente catchy è stata un’ottima scelta per attirare l’attenzione sul progetto.
Inizialmete si temeva nella reazione dei fan rispetto a questo cambio di sound da parte di Ed, ma successivamente grazie all’intervento di Pharrell, Taylor Swift ed Elton John, “Sing” è stata inserita all’interno dell’album.
Don’t
Nuovo brano in cui troviamo un Ed Sheeran diverso dal solito. Singolo promozionale e po promosso a secondo, “Don’t” è sicuramente una delle tracce più catchy contenute nel progetto. Il testo di questa traccia è ispirato al tradimento che lo stesso artista ha ricevuto a parte di una compagna con un suo amico.
Anche questo brano non doveva essere inserito in “X”, in quanto troppo personale, ma anche in questo caso Edward è stato convinto ad inserirlo, compiendo poi un’ottima mossa estraendolo. Grazie a questo prodotto firmato Benny Blanco e Rick Rubin abbiamo scoperto un nuovo genere che si adatta bene ad Ed Sheeran, ovvero il pop-RnB.
Nina
Nuova traccia “movimentata” che ci mantiene alto il morale. Traccia numero cinque di “X”, “Nina” è sicuramente un ottimo pezzo dove possiamo approfondire la conoscenza di questo “nuovo” Edward.
Ad aiutare l’artista nella stesura del testo troviamo un membro degli Snow Patrol, ovvero Johnny McDaid. Qui si racconta una nuova storia d’amore e quello che c’è dietro una carriera da cantante.
Photograph
Come traccia numero 6 troviamo una bella pop-ballad perfetta da esibire in acustica. “Photograph”, ultimo singolo dell’era, è sicuramente uno dei pezzi più toccanti che potremmo trovare all’interno di “X. Per raggiungere la versione finale ci sono voluti alcuni mesi perché per questo pezzo sono state fatte altre due produzioni diverse.
Riguardo al testo possiamo affermare che narra una relazione a distanza che lo stesso artista ha vissuto insieme alla sua ex-ragazza Nina Nesbitt (cantautrice scozzese).
Inoltre il brano è stato dotato di un video musicale dove possiamo vedere alcuni momenti dell’infanzia di Ed Sheeran.
Bloodstream
Arriviamo al quarto singolo estratto da “X”. Purtroppo la versione rilasciata per sostenere il progetto è il risultato di una produzione della band drum & bass Rudimental che ha fatto storcere il muso a molti. Il brano è stato scritto Ed Sheeran, John McDaid, Gary Lighbody e degli stessi Rudimental e la versione originale è stata prodotta da Rick Rubin.
Questa Midtempo è uno dei brani con la produzione più complessa in quanto ha elementi electro-pop-folk e trovo che sia uno dei pezzi migliori dell’album.
Tenerife Sea
Durante alcuni concerti svolti al Madison Square Garden di New York, Ed Sheeran aveva già presentato in anticipo questo brano. Inoltre è stato esibito live durante il Rock in Rio USA (concerto avvenuto a Las Vegas il giorno venerdì 15 Maggio 2015) con la cantante americana e sua grande amica Taylor Swift.
La produzione firmata Rubin è abbastanza minimale ed è caratterizzata da una chitarra in acustica insieme ad altri strumenti, mettendo come punto centrale la voce dell’artista. Questa è sicuramente un’ottima traccia a livello qualitativo.
Runaway
Arriviamo ad una delle mie tracce preferite. Con “Runaway” troviamo un’altra produzione firmata Pharrell Williams (che ha collaborato anche con la stesura del testo) abbastanza catchy. Qui continuiamo a scoprire una nuova parte di Edward rispetto a quello presente in “+”. Il testo mette in risalto la volontà dell’artista dal fuggire da suo padre e lasciare la città con uno zaino sulle spalle. Nonostante tutto, Edward afferma di amare il padre “dalla pelle alle ossa”. Questo pezzo poteva essere un probabile singolo.
Esistono molti brani rap con un ritorrnello pop, come “The Monster” di Eminem e Rihanna, o anche la più recente “See You Again” di Wiz Khalifa in collaborazione con Charlie Puth. Così anche Edward prova a farne uno a sua maniera. “The Man” è il risultato di questa combinazione, ben riuscito grazie anche alla produzione di Rick Rubin. Il pezzo è cantato esclusivamente dall’artista e tratta temi come il matrimonio e la carriera musicale.
Thinking Out Loud
Chi non vorrebbe esprimere il proprio amore verso una persona dedicandole una canzone? Ed decide di offrircela con questa dedica a Athina Andelod. Terzo singolo dell’era e quello con maggior successo, “Thinking Out Loud”, è diventato un vero e proprio inno all’amore. Lo stesso cantautore ha rivelato di aver scritto questo pezzo in cucina impiegandoci 20 minuti per concluderlo.
Questo è uno dei brani con maggiori stream sulla piattaforma “Spotify” ed è riuscito a raggiungere la posizione numero due nella Billboard Hot 100 e la posizione numero uno in Australia, Irlanda, Nuova Zelanda, Danimarca, Paesi Bassi, Slovacchia e molte altre classifiche.
Afire Love
Si conclude qui la standard edition di questo progetto. Una delle tracce più intime scritte da Edward è sicuramente “Afire Love”. La stesura del testo risale a due settimane prima della morte di suo nonno, malato di Alzheimer da circa 20 anni. La traccia è stata co-scritta e prodotta da Johnny McDaid. Il sound, uno dei migliore dell’album, è composto da piano, violini, violoncello ed archi. Siamo giunti al punto più alto dell’album, ma anche alla sua conclusione.
Take It Back
Apriamo la deluxe edition con un nuovo brano rap, o più precisamente un cantato/parlato veloce. Lo stesso Edward, come ha affermato diverse volte, con questa sperimentazione non vuole ritenersi un rapper, ma solamente un cantautore in grado di effettuare un parlato veloce adattandolo sulle note di una chitarra. Questo è il pezzo che preferisco meno in tutto l’album in quanto non adoro questa nuova parte di Edward, ma apprezzo comunque la volontà di sperimentare cose nuove.
Shirstleeves
Nuova ballata con la stessa tematica di “Tenerife Sea”, ma sicuramente meno toccante di quest’ultima. La base è molto minimale (come anche altre tracce dell’album) è, a suo modo, abbastanza particolare composta da una chitarra, batteria e qualche miglioramento aggiunto tramite appositi strumenti. Non brilla come traccia. È adatta per essere una bonus track.
Even My Dad Does Sometimes
Arriviamo alla traccia numero 14 di “X”. Per chi vuole sfogarsi in un bel pianto ha sicuramente trovato la canzone giusta. Il testo è sicuramente quello più strappalacrime di tutto l’album ed è un invito a non aver paura di piangere in quanto, come detto da Edward nel testo, “anche mio padre lo fa a volte”.
Questa ballad è molto interessante sotto l’aspetto emotivo e nel complesso colpisce e convince molto. Poteva essere inserita nella standard.
I See The Fire
Continuiamo con uno dei brani più famosi di Ed grazie al film di animazione e alla sua rispettiva colossa sonora “The Hobbit, The desolation of Smaug”.
In questo pezzo è stato scritto e prodotto dallo stesso artista per poi essere mixato presso Abbey Road, negli studi di Peter Cobbin e Kirsty Whalley. Con un’introduzione acapella e successivamente un'esplosione di vari strumenti, come il violino (suonato direttamente dal’artista) e un violoncello, ci trasportano poco a poco in un mondo spettrale. Non poteva non essere inserita all’interno dell’album per tutti i suoi fan e per gli amanti di The Hobbit.
All Of The Stars
Si conlude la deluxe edition con una traccia presente esclusivamente nel CD fisico. Il pezzo è intitoltaro "All of the Stars" ed è contenuta nella colonna sonora del film "Colpa Delle Stelle".
La struttura di questa ballad è molto essenziale ed in alcuni punti può far tornare in mente quelle presenti in "+". Il video musicale di questo pezzo è stato rilasciato il 9 maggio 2014, peccato che tutto fu oscurato dal grande successo avuto da "Sing".
English Rose
Ci buttiamo nel mondo del pop con influenze country grazie a questo inedito intitolato "English Rose". Il pezzo è stato scritto dal cantautore insieme a Johnny McDaid e parla della nostalgia che l'artista prova per la sua casa, ma contemporaneamente pensa anche alla sua "english rose" (rosa inglese), termine usato per descrivere una ragazza di origini inglesi con una bellezza rara. Il brano non convince del tutto.
Touch and Go
Arriviamo alla seconda traccia proposta in questa nuova versione dell'album. In "Touch and Go" si può notare una similitudine ad una delle tracce prodotte da Pharrell, ovvero "Runaway".
Come la sopracitata, ha una produzione accattivante ma contemporaneamente è in grado di mettere in risalto la voce di Edward. Una traccia che non delude.
New York
La qualità rimane alta grazie a "New York", una traccia cantata in anteprima al concerto avvenuto al "Madison Square Garden". Qui ci viene raccontato l'inizio di un nuovo amore conosciuto, appunto, nella città di New York. La produzione è sicuramente ottima, se non una delle migliori che possiamo trovare dalla deluxe in poi.
Make It Rain
Grazie alla traccia numero venti, Edward ci regala un'altra slow-tempo di ottima qualità. Questo pezzo non è un inedito, ma è stato rilasciato già il 2 Dicembre 2014. Si tratta di una cover del brano omonimo di Foy Vance ed è stata inserita inizialmente nella colonna sonora di "Sons Of Anarchy" (la terza per cui ha scritto). In "Make It Rain" l'artista decide di mostrarci tutta la sua voce nel chorus, accompagnata dalla chitarra con sfumature blues.
Questa edizione si conclude con altre 3 tracce: due live inediti avvenuti durante il concerto londinese al Wembley Stadium e "Lay It All On Me", presente anche nel recente sforzo discografico del duo Rudimental. Questi due inediti, presenti nel web già da tempo, sono intitolati "Parting Glass" e "Small Bump".
Si conclude qui la Wembley Edition di "Multiply". Vi ricordo che in questa re-release è allegato il film-concerto "Jumpers For Goalposts", già mandato nelle sale cinematografiche ad Ottobre. Qui possiamo vedere da vicino il risultato delle 3 date avvenute, appunto, nel famoso stadio di Londra che dà il nome al tutto.
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La valutazione concordata dallo Staff di Booklet:
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