Recensione album: "Cry Baby" di Melanie Martinez

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Dopo l'EP "Dollhouse", la cantautrice americana Melanie Martinez ha pubblicato il suo album di debutto intitolato "Cry Baby", rilasciato tramite la Atlantic Record.


In un'intervista viene spiegato che "Cry Baby" rappresenta la visione fantastica di Melanie quando era solo bambina, trattando però argomenti da adulti e soprattutto importanti ed attuali. L'artista ha creato un vero e proprio alter ego ed una storia originale che potrete capire, passo dopo passo, qui sotto. Ogni brano rappresenta e racconta una parte di questa visione, che si può comprendere meglio grazie ai video musicali che Melanie ha rilasciato, nei quali lei lavora in prima persona.
Da qui si spiegano i sounds molto particolari e unici nel suo genere che difficilmente riusciremo a trovare altrove. Le aspettative per questo progetto sono alte, in quanto tenta di portare a Melanie notorietà maggiore rispetto a quella acquisita fino ad ora. Infatti, prima del suo EP "Dollhouse", la cantante era conosciuta grazie alla sua partecipazione presso The Voice USA, dove però non riuscì ad ottenere la vittoria.
Iniziamo ad analizzare più affondo le varie tracce.

"CRY BABY"

Iniziamo con la title-track Cry Baby, una midtempo caratterizzata da sounds molto fiabeschi.
La traccia è stata scritta dalla stessa Melanie e risulta abbastanza catchy. Forse ci troviamo di fronte ad una delle migliori in quanto
colpisce già al primo ascolto e ci fa capire il suo potenziale. Questo pezzo però, nasconde un difetto abbastanza evidente. Il testo risulta essere ripetitivo senza rappresentare un problema per l'ascolto, bensì un piccolo dettaglio che poteva essere risolto.
Il brano descrive il pianto di una bambina, ovvero la protagonista della storia che è il concept di questo progetto.
Infatti l'artista la descrive come una bambina molto emotiva con un cuore troppo grande da contenere in un piccolo corpo come il suo.

"Deve essere la ragazza più triste
Le lacrime salate scendono sulle sue guance
Il suo cuore è più grande del suo corpo
Il suo nome è Cry Baby"




"DOLLHOUSE"

Primo singolo estratto dal suo EP e anche di debutto, "Dollhouse" racchiude in sé un significato molto profondo.
Scritto da lei stessa insieme a Jeremy Dussolliet e Tim Sommers, troviamo una produzione interessante capace di riportarci all'infanzia grazie ad un carillon che risuona per tutto il pezzo, risultando sotto alcuni punti di vista "inquietante".
Qui la cantante si immedesima in una bambola facendo capire che la famiglia della protagonista si sia creata un' immagine perfetta sotto gli occhi di tutti.
Questa stessa immagine, però, nasconde alcuni lati oscuri e problematiche presenti in alcune famiglie di oggi, come le varie dipendenze da fumo ed alcol.
Il brano ha il compito di far immedesimare l'ascoltatore nella bambina e fargli capire la sua situazione familiare.

"E nella sua immagine di casa perfetta
La madre è ubriaca durante i gemiti del padre
Il suo fratello arriva a casa sempre stordito
Lei guarda mentre è nella sua stanza da sola"




"SIPPY CUP"

Traccia numero tre della tracklist, possiamo vedere "Sippy Cup" come un continuo di "Dollhouse".
Questo è uno dei pezzi che mi ha convinto meno, ma non per questo uno dei peggiori.
Con questo pezzo l'artista ci vuole far andare oltre le apparenze della famiglia perfetta e cerca di approfondire la storia introdotta prima.
Questo è spiegato anche nel video musicale, in cui troviamo una mamma disperata e completamente dipendente dall'alcol. Grazie ad esso capiamo anche la solitudine che prova questa bambina nel vivere in questa famiglia apparentemente perfetta.

"Lei guarda la mamma sorseggiare un drink
Da un biberon di colore rosa
Perchè tu non avresti mai pensato
Che l'avesse passato sotto il lavandino"




"CAROUSEL"

"Carousel" è il brano più conosciuto di Melanie in quanto usato nella quarta stagione della serie TV American Horror Story.
Il pezzo è stato scritto dagli stessi autori di "Dollhouse" ed è contenuto anche nel suo primo EP. Qui l'artista ci riporta sounds molto simili a quelli di un circo che rispecchiano appieno il tema principale della serie TV.
Il testo parla di un amore irraggiungibile a tal punto da tener l'artista imprigionata. Melanie lo paragona ad una giostra che gira su se stessa, dove è impossibile raggiungere il cavallo successivo. Possiamo defenire così questa traccia come una canzone autobiografica che si adatta e rispecchia maggiormente l'età dell'adolescenza.
Il brano è stato accompagnato anche da un video musicale molto piacevole ed ipnotico. Lo scenario è un circo di notte ed il risultato risulta essere "inquietante" in pieno stile Martinez.
Qui troviamo un susseguirsi di scene che riportano a racconti horror come il fluttuare in aria grazie a terze persone, sparizioni e bambole voodoo.

"Il carnevale è dove cadde
Per la prima volta sulla giostra
Rigira e rigira nello stesso inferno
Lei non capisce mai sotto il suo guscio"




"ALPHABET BOY"

Un altro brano scritto da Melanie totalmente autobiografico. "Alphabet Boy" è un un pezzo pop con influenze synth ed electro molto particolare sia in fatto di sound che nel testo.
Qui troviamo una Melanie che, per rendere il tutto più interessante, gioca con le lettere dell'alfabeto usando anche delle allitterazioni nelle strofe.
Il brano risulta essere un dissing nei confronti di un ragazzo che fa di tutto per far apparire l'artista come una bambina. Stanca di ciò, l'alter-ego si ribella facendoci capire che la realtà è un'altra. Infatti il vero "ignorante" pare essere proprio il ragazzo.

"Pianse fino a che riuscì a capire
Che lui non era neanche degno
Del suo amore e dell'"alfabeto"
Così ha scritto "fuck you" in 3 secondi"




"SOAP"

Proseguiamo con il primo singolo promozionale estratto da "Cry Baby". Scritto dalla stessa cantante insieme a Emily Warren e Kylie Shearer, che è presente anche nella produzione, questo brano è stato promosso esclusivamente su riviste e sul web.
Qui Cry Baby è pronta per iniziare con un nuovo amore, ma questa volta non vuole esagerare troppo e crede che "utilizzare la parola amore, sia come lanciare un tostapane in una vasca da bagno".
Con questa premessa l'artista, per non parlare troppo, deve lavarsi la bocca con il sapone, e da qui proviene il nome "Soap".
La particolarità di questo brano è l'utilizzo del suono generato dallo scoppio di alcune bolle di sapone all'interno del brano, creando un sound davvero geniale e unico.
Questa traccia è provvista di un video musicale dove troviamo scene di Melanie in una vasca da bagno piena di sapone, facendoci capire con vari gesti, il significato del brano.

"Incontrò un nuovo ragazzo e piena di speranza
Parlò troppo e sempre soffocata
Lavò la sua bocca con il sapone
Così che lui non avrebbe tirato la corda"




"TRAINING WHEELS"

È arrivato il momento di una pop ballad romantica e tutta da scoprire. Caratterizzata dalla presenza di un carillon in sottofondo e elementi elettronici molto leggeri, "Training Wheels" è una traccia molto toccante.
Il significato è semplice, ma allo stesso tempo molto profondo. Dopo aver conosciuto il nuovo amore, Cry Baby è pronta a concentrarsi su di esso e vivere tutto ciò che le trasmette.
Melanie invita chiunque sia innamorato e ha vissuto questa situazione di levare le rotelle dalla bicicletta e correre veloce insieme.
Grazie a questo brano capiamo che la Martinez non è solo un'artista molto particolare, ma ci dimostra di essere una persona molto emotiva, come anche la protagonista del racconto.

 "Andarono in bicicletta molto piano
Lei voleva di più così si avvicinarono
Svitò le rotelle per farla diventare
Una bicicletta a solo due ruote"




"PITY PARTY"

"Pity Party" è il primo singolo rilasciato da questo progetto. Pubblicato il 1 giugno, questa mid tempo alternative pop, se promossa, poteva fare molto nelle classifiche in quanto rimane facilmente in testa.
Il ritornello utilizza un sample di una canzone del 1963, ovvero "It's My Party" di Lesley Gore.
Qui arriva la delusione per l'alter-ego di Melanie. Invitati tutti gli amici e la sua nuova fiamma alla festa di compleanno, Cry Baby rimane delusa quando nessuno si presenta.
Per via di questo tradimento, la mente della protagonista inizia a colmarsi di pazzia creando così una svolta per questa bambina. Il video ci aiuta a capire il tutto.
Anche qui troviamo i peluche che sembrano essere l'unica compagnia adatta per Cry Baby. Purtroppo, successivamente, verrà tradita anche da loro nel brano contenuto nella versione deluxe "Teddy Bear", dove un orsacchiotto peluche tenta di ammazzarla.
Da "Pity Party" in poi, troviamo la massima immaginazione di Melanie, la quale è una bambina che ha abbracciato completamente la sua pazzia.

"Il suo compleanno era dietro l'angolo
Lei invitò lui e tutti i suoi amici
Nessuno dei quali si presentò
La sua felicità arrivò ad una fine"




"TAG, YOU'RE IT"

Arriviamo alla nona traccia dell'album e ad una nuova parte della storia di Cry Baby. Prodotta da SmarterChild e Michael Miller, è una delle canzoni più catchy di Melanie. Solo al primo ascolto il ritornello è capace di rimanere in testa ed ha dei sounds molto particolari e interessanti, come del resto tutte le tracce dell'album. Questa canzone racconta di quando un giorno Cry Baby, mentre stava ritornando a casa, incontrò il "lupo cattivo gelataio". Il lupo rapì la bambina e la portò nella sua casa.
Il tutto è una metafora per trattare il tema della violenza sessuale, una delle piaghe più disumane della società di oggi. Infatti racconta che questo lupo la inseguiva per tutto il parcheggio, fino a che non riuscì a prenderla e rapirla.

"Una ragazza sola così vulnerabile
Verso la sua casa cammina
Il lupo cattivo gelataio ha incontrato
Che la porta nella sua casa spaventosa"


"MILK AND COOKIES"

Cosa fa Cry Baby per fuggire dal lupo cattivo gelataio? Lo scopriamo in questo brano, dove la bambina prepara un piano per ucciderlo. Prodotta da SmarterChild e Michael Leary, questa traccia ha un ritmo ipnotico, accompagnato dai sounds originali con i quali Melanie ci ha ormai abituato.
L'arma per uccidere il lupo si può capire anche dal titolo. Quando le chiede uno spuntino, infatti, Cry Baby gli prepara latte e biscotti avvelenati. La bambina è costretta a fare delle cose folli per fuggire e questo sicuramente influenzerà ancora di più il suo carattere.

"Finì sotto chiave e preparò un piano
Per uccidere il lupo cattivo gelataio
Lui le ordinò di fargli uno spuntino
Il suo latte e biscotti lo fecero collassare"




"PACIFY HER"


Undicesima traccia dell'album. "Pacify Her" è una ballad con influenze electro e la melodia, come in altre canzoni, ricorda quella di un carillon.
Qui troviamo una bambina più decisa e sicura di se stessa, grazie a tutte le esperienze che ha vissuto.
Cry Baby trova un ragazzo, il quale è già impegnato, e fa di tutto per rubarlo alla sua fidanzata. Tutto questo lo fa per gioco e non per amore, facendo capire l'insensibilità della protagonista.
Inoltre pensa che la sua ragazza è infantile e la tratta come una vera bambina, chiedendo al ragazzo di farla tacere. Lei è convinta che lui non la ama veramente perciò lo pretende.

"Lei scappò e non fu più la stessa
Persuase un ragazzo che aveva preteso
Tranquillizzando la sua ragazza
Non per amore, ma solo per giocare"




"MRS. POTATO HEAD"
 
"Mrs. Potato Head" inizia con dei versi della cantante, che da subito rendono interessante il brano. Nel ritornello domina la voce delicata di Melanie, accompagnata da un ritmo trascinante.
Il nome della canzone deriva dai noti giocattoli molto usati negli USA a cominciare dagli anni '40, successivamente resi famosi anche dal film d'animazione "Toy Story".
Cry Baby è cresciuta ed è più matura, sta cominciando a farsi delle opinioni sulle cose che succedono nel mondo ed un giorno, mentre vedeva la tv, ha trovato "Mrs. Potato Head", ovvero una donna che ha ricorso alla chirurgia estetica. La bambina nel ritornello fa varie domande a questa "signora", le chiede se è vero che il dolore significa bellezza, se il suo volto nuovo ha la garanzia e come ha fatto per permettersi l'intervento.
Tramite un'intervista Melanie ha detto che è la sua canzone preferita dell'album e non è una critica alle donne che ricorrono alla chirurgia plastica ma è più un suo pensiero e non si spiega perchè le persone hanno bisogno di farlo, dato che sono belle anche senza.

"Un giorno accese la tv
Mrs. Potato Head sullo schermo
Mostrò i suoi interventi chirurgici
Lei pensò che il suo dolore significava bellezza"




"MAD HATTER"

Siamo giunti alla fine del primo capitolo di "Cry Baby", dove la protagonista ha accettato il suo modo di essere. E' folle ma si sente a suo agio, facendo capire che non è una cosa sbagliata essere pazzi.
"Mad Hatter" è uno dei pezzi più potenti dell'album e, come definito dai lei, è "molto lirico e molto hip hop".
Sono molti i riferimenti al film "Alice nel paese delle meraviglie", infatti la cantante cita vari personaggi come la stessa Alice e il bruco.
Lei si paragona al cappellaio matto e non le importa nulla di quello che pensano le altre persone, dicendo che quelle migliori sono proprio i folli. Si sente al sicuro con loro mentre, al contrario, ha paura dei normali.

"Cry Baby seduta e in disaccordo
Imperfetta, folle, ed emotiva
Me lei si sente al sicuro, di andare a dormire
E non c'è nessun altro che lei preferirebbe essere"



Si chiude così la prima parte di questo racconto, cosa riserverà il futuro a Cry Baby? Per saperlo, o meglio ascoltarlo, non ci resta che aspettare il secondo album di Melanie, al quale lei già sta lavorando.
Vi vorrei ricordare che questo progetto è disponibile anche in versione deluxe e contiene altre tre tracce che, a mio parere, meritavano di essere inserite nella standard.
Molto probabilmente non sono state incluse perché inerenti al concept principale dell'album, ma possono essere viste come semplici bonus, in quanto raccontano ugualmente alcune avventure accadute a Cry Baby o comunque parlano di temi importanti.
In "Play Date" viene raccontato un divorzio, paragonandolo a due bambini che giocano insieme finendo per litigare, ma il tutto si conclude con un messaggio di speranza.
Dopo aver scoperto questa artista molto particolare e con uno stile per molti versi "inquietante", pensate che non abbia delle paure? Se è così vi sbagliate. Infatti in "Teddy Bear" vengono narrati tutti i suoi timori rappresentati da un orsacchiotto peluche (usato in modo metaforico) che tenta di uccidere Cry Baby durante la notte.
Infine chiudiamo l'album in bellezza con un pezzo dal sound incredibile e davvero interessante. "Cake" è forse uno dei brani che mi ha colpito di più: il suo significato è molto semplice, l'artista si paragona ad un pezzo di torta scartato per via del suo ragazzo che le dà tutto tranne la cosa più importante, ovvero l'amore.
In attesa di nuovo materiale, cosa ne pensate di questo album e quali tracce vi hanno colpito di più?

Si ringrazia Peter per la preziosa collaborazione
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La valutazione concordata dallo Staff di Booklet:

75/100

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