Questa rubrica sarà completamente dedicata alla cantante americana Gwen Stefani che, qualche giorno fa, ci ha anche deliziato con il suo nuovo singolo "Use To Love You", il quale, con molta sicurezza, verrà inserito all’interno del suo nuovo album da solista.
Partita come background artist per la band No Doubt e diventata Leader dopo il suicidio del frontman, Gwen Stefani, fino ad adesso, ha pubblicato soltanto due album da solista: uno nel 2004 e uno nel 2006, per poi tornare nel 2012 con un nuovo album in compagnia dei No Doubt.
In questa sede ci occuperemo di analizzare quattro delle canzoni che compongono la sua discografia:
Serious – Love. Angel. Music. Baby.
Nel 2004 Gwen lascia momentaneamente la band che la ha portata al successo per intraprendere una carriera da solista e lo fa proprio pubblicando il suo primo album, " Love. Angel. Music. Baby.".
All'interno di questo suo lavoro troviamo un forte richiamo alla musica anni ottanta, nel quale predomina un forte uso di sintetizzatori che danno vita ad un album prettamente synth-pop, ma comprensivo anche di altri generi, fra i quali il new wave, bubblegum pop, elettropop e dance-punk.
Curioso è il fatto che alcune famose cantanti come Nelly Furtado e Fergie si siano lasciate ispirare dal sound di "L.A.M.B." per i loro due rispettivi album, "Loose" e "The Dutchess".
Dentro questo album non mancano anche canzoni autobiografiche, fra le quali "What You Waiting For?", in cui la cantante esprime il suo desiderio di voler diventare mamma, e "Cool", pezzo nel quale viene descritta la relazione sentimentale tra lei e Tony Kanal, proseguita con una sana amicizia dopo la rottura del loro fidanzamento; Gwen, con questo lavoro, è riuscita a creare un gioiellino pop che ha ricevuto numerose recensioni positive, nonché diverse nominations ai Grammy del 2006 come: Record of The Year, Album of The Year, Best Pop Solo Performance, Best Pop Vocal Album e Best Rap/Sung Collaboration.
La traccia che vorrei presentarvi da quest'album è "Serious", una canzone synthpop che strizza l’occhio ai brani tipici di Madonna appartenenti agli anni '80.
Nella canzone viene affrontato il tema dell’innamoramento, in cui Gwen si ritrova intrappolata, quasi "affetta" da un amore che da sola non riesce in alcun modo a risanare, per questo si rivolge all’aiuto di un medico, proprio come se si trattasse di una malattia.
Per la canzone venne girato anche la relativa videoclip, ma non venne mai pubblicata come singolo ufficiale.
"I think I'm coming down with something,
I know it gonna need your medicine,
so help me now, I'm freaking out lover"
Wonderful Life – The Sweet Escape
Siamo nel 2006 e Gwen Stefani viene convinta da Pharrell Williams a creare un seguito di Love. Angel. Music. Baby., al contrario di quello che, invece, desiderava fare la cantante: tornare a suonare con i No Doubt.
Il nome "The Sweet Escape" si riferisce al desiderio di ricercare con ogni parte di sé la strada per una vita migliore.
Per questo album numerose furono le critiche negative, poichè venne considerato a tutti gli effetti una copia del suo album di debutto; forse è proprio per questo che, nonostante i risultati discretamente positivi, non brillò in classifica così come il primo LP.
Una canzone che vorrei analizzare contenuta in questo lavoro è Wonderful Life, pezzo, tra l'altro, scritto da Linda Perry (autrice di alcuni successi di Christina Aguilera e Pink)
Wonderful Life è una canzone fondamentalmente synthpop, adornata da influenze elettroniche che caratterizzano buona parte dell'intero album. La canzone, orecchiabile e amalgamata dalla voce dolce e pacata di Gwen, si riferisce a tutto quello che lei stessa ha imparato dal suo ex uomo, colui che le ha permesso di imparare cosa fosse l'amore e colui che, nonostante la rottura, le ha permesso di imparare ad andare avanti per cercare, appunto, una vita meravigliosa con tutto il bagaglio di emozioni che ora fanno parte della cantante.
"Thank you for those special moments,
you will always be here in my mind,
did you know you changed my life?
I'm thankful for that time"
Push and Shove – Push and Shove (album dei No Doubt)
I No Doubt tornano insieme nel 2012 e, sempre nel medesimo anno, pubblicano un nuovo album di inediti dal titolo Push and Shove, un album che di per sé ha ricevuto critiche positive, le quali sostengono quanto i No Doubt si siano dimostrati sempre pronti a cambiare genere musicale, ma pur sempre mantenendo alta la loro credibilità.
Questo disco dei No Doubt, malgrado presenti alcune piccole novità in termini di sound, è sicuramente un passo indietro rispetto ai lavori precedenti della band, ma c'è una canzone (quella che presenterò proprio qui di seguito) che riesce a distinguersi, diventando così una delle perle nascoste nella loro vastissima discografia.
Sto parlando della title-track, rilasciata ufficialmente come singolo promozionale e cantata in collaborazione con Busy Segnal e Major Lazer.
Questo brano non brilla sicuramente per le lyrics, in quanto si fa ausilio di doppi sensi e giochi di parole che non sono dei migliori, ma si avvale però di una produzione ed una musicalità oggettivamente particolare e macchiata da diversi generi musicali (reggae, dance, rap e venature pop-rock), il tutto per una traccia diversa da tutto quello che la band ha fatto in passato e che miscela in sé tutti i generi che i componenti del gruppo hanno sperimentato nel corso della loro carriera.
Dreaming The Same Dream – Push and Shove
Per chiudere questo breve viaggio in cui ogni canzone rappresenta una piccola tappa, ho deciso di proporre una ballata contenuta, come anche Push and Shove, nell’ultimo album della band, ovvero sia "Dreaming The Same Dream", uno dei pezzi, insieme a Push And Shove, più interessanti del disco.
All'interno di questa traccia, Gwen si pone diverse domande riguardo alla sua storia: si chiede infatti se lei e l’amante stiano dalla stessa parte, se egli si stia prendendo gioco di lei o se i suoi stessi sentimenti per lui siano effettivamente ricambiati, sentendosi in questo caso parte di un sogno che entrambi stanno sognando insieme.
La canzone, oltre ad essere una struggente ballad che vale la pena ascoltare, mette in risalto anche le capacità cantautoriali di Gwen Stefani, la quale, proprio con il pezzo in questione, è riuscita è partorire sicuramente uno dei testi più sentiti e profondi della sua carriera!
"Justification and apologies,
guess I'm susceptible to more tragedy,
cross your heart, but there's no guarantees,
it's not fair but who's keeping score?"
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