Recensione Album: "Body And The Sun" di Inna

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Dopo aver pubblicato nel 2013 l'album Party Never Ends, la cantante rumena Inna è tornata con un nuovo lavoro che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi LatINNA, poi cambiato semplicemente in INNA.



Questo lavoro verrà pubblicato in tutto il mondo il 15 Settembre, ma per il Giappone la cantante ha deciso di anticipare la release del disco al 24 Giugno con il nome di "Body and The Sun" e, proprio in questo giorno, nel suo canale InnaRomania la cantante ha deciso di pubblicare tutte le tracce contenute all'interno del progetto.

Dopo questa breve introduzione, è arrivato il momento di analizzare nel dettaglio ogni singola traccia che compone tale lavoro discografico:

Too Sexy

Come prima traccia, Inna ha deciso di piazzare una canzone dal ritmo che ricorda i più grandi tormentoni latini.
Posso dire che, appena ho ascoltato questa canzone, sono rimasto deluso: ascoltandone l’anteprima, sembrava di gran lunga migliore, ma ora con certezza posso affermare che sia una delle canzoni peggiori dell'album.
Si tratta di una canzone senza pretese che ha come unico obiettivo quello di far scatenare in pista chi si trova travolto dal ritmo e dall’orecchiabilità trascinante del pezzo.



Bop Bop (feat. Eric Turner)

Arriviamo subito al secondo singolo proveniente da questo album; la canzone in questione è Bop Bop, una mid-tempo che include il feat. con Eric Turner, il quale si occupa solamente delle background-vocals durante il ritornello.
Nel video del "first listen" molti la hanno descritta come un "The Great Gatsby in riva al mare" ed in effetti questa canzone contiene molti elementi vintage come il sax suonato durante tutta la canzone che ci riporta vagamente ai primi anni ‘20.
Il video musicale risulta essere molto originale: vengono infatti utilizzati elementi "vecchi" come foto istantanee, televisioni con immagini sbiadite, cappelli che rimandano allo stile di anni fa, il tutto arricchito da una coreografia che Inna esegue con il suo corpo di ballo.



Rendez Vous

Nuova traccia e nuovo genere per la cantante rumena, questa canzone è qualcosa di assolutamente nuovo per la sua carriera. Un’altra mid-tempo che sfrutta il susseguirsi di parti cantate a modi canzone acustica per poi esplodere in suoni elettronici ripetuti durante il ritornello. In questa canzone molto leggera, vulnerabile e ricca di virtuosismi vocali, Inna esprime il suo desiderio di voler incontrare l’uomo del quale è follemente innamorata, invitandolo a ballare insieme a lei.



Salina Skies

Ecco a voi un'altra canzone da me molto apprezzata.
Salina Skies è una canzone acustica, accompagnata solo da chitarra elettrica, pianoforte, strumenti a percussione, bonghi e cori, i quali arricchiscono tutta la parte finale.
In questa canzone non c'è nulla di elettronico e ci discostiamo dal suo stile prettamente latino-danzereccio, anzi Inna vuole dimostrare di saper cantare e di saperlo fare al meglio, cosa che dimostra anche in Devil's Paradise della quale mi occuperò più avanti.
Con il suo sound pressoché nostalgico e dalle atmosfere velatamente romantiche, Salina Skies è la canzone perfetta che Inna dedica al suo uomo e spiega che guardare in alto il cielo è come guardare nel profondo dei suoi occhi e capire la ragione che la spinge ad essere realmente innamorata di lui.


Yalla

Eccoci giunti alla traccia più “oriental-inspired” e più particolare dell’album, che contiene, appunto, riferimenti alle sonorità tipicamente orientali, grazie ad un testo farcito di parole in lingua araba, e che strizza anche l’occhio alla celebre “La Isla Bonita” di Madonna.
Questa canzone è stata una sorpresa, non credevo mai che Inna avrebbe mai proposto una canzone del genere, un brano di ottima fattura che potrebbe diventare benissimo un futuro singolo e, perché no, anche una hit.
Yalla è la vera sorpresa di questo album e anche una delle tre canzoni che personalmente ho preferito.



Walking On The Sun

Dopo le atmosfere arabeggianti e particolari di Yalla, si torna in pista per ballare all’impazzata la quinta traccia dell’album.
In questo brano siamo lontani dalla sorpresa dell’album-track precedente, ma la canzone in sé risulta ottima nel suo genere, adatta all’estate e tormentosa.
Un’up-tempo ballabile, frizzante, coinvolgente e ottima per le discoteche, che non porta con sé nulla di innovativo, ma che risulta molto piacevole all’ascolto.


Fool Me

Eccoci giunti ad un'altra delle perle dell’intero disco, Fool Me è una ballad elettronica che ricorda molto il sound dell'album I Am The Club Rocker, ma che contiene anche elementi originali che Inna non aveva mai proposto nel corso della sua carriera.
Personalmente apprezzo molto lo stile e le sonorità che caratterizzano questo brano, rendendolo incisivo all’ascolto, ma, al tempo stesso, non troppo scontato, in linea con il tema centrale del pezzo che si basa sull’amore che lega perdutamente due persone tra loro.



Body and The Sun

Si tratta della prima canzone contenuta nel suo EP Summer Days (pubblicato prima della release di questo album) ed è una canzone dance molto coinvolgente il cui beat sfrutta al massimo il suono di un sassofono. In questa canzone la performance vocale di Inna è di tutto rispetto e la produzione, malgrado sia essa ballabile e molto coinvolgente, non va ad oscurare minimamente la voce della cantante.





Sun Goes Up

Ecco che qui ci troviamo dinanzi all’ennesimo pezzo dance-pop dell’album, un brano fresco, gioioso ed estivo che funzionerebbe come tormentone per le spiagge e per questa caldissima stagione che ci ha travolti. Il brano, nella sua leggerezza, è condito da colpi di sassofono e da synth elettronici che, insieme alla vocalità di Inna, creano la giusta miscele per far funzionare al meglio la traccia.



Devil's Paradise

Devil’s Paradise è una mid-tempo in cui Inna ci mostra davvero il meglio di sé tenendosi lontana dal sound house/dance che ha caratterizzato la maggior parte delle sue canzoni e dimostrando di essere capacissima di dar vita a musica più soft e sofisticata rispetto ai suoi standard.
Trattasi di un'altra canzone contenuta nell'EP Summer Days e, in questo caso, vorrei proporvi anche un'esibizione in cui la cantante viene accompagnata semplicemente da un pianoforte, questo dimostra quanto Inna possegga in realtà un grandissimo talento ed uno strumento vocale non indifferente che, spesso, viene purtroppo messo in secondo piano da canzoni che non esaltano le sue reali abilità ed un’immagine che tende a privilegiare prevalentemente la sua bellezza esteriore.


Diggy Down (feat. Marian Hill)

Diggy Down è un’up-tempo dance-pop scritta da Andrew Frampton, Breyan Isaac, Inna e Thomas Joseph Rozdilsky, mentre la produzione è stata affidata ai Play & Win.
Questo è il primo singolo dell’album, nonché una delle canzoni migliori della discografia di Inna, nella quale predomina sempre il sassofono che fa da sottofondo alla produzione musicale del pezzo.
Il video musicale è uno dei migliori della carriera di Inna in cui la cantante propone la canzone frammentata in tanti scenari diversi e arricchendo il tutto con diversi effetti grafici che catalizzano maggiormente l’attenzione dello spettatore.



Low

Low è una canzone Deep House dal ritmo di ballad, il brano è stato scritto da Andrew Frampton, Breyan Isaac, Inna e Thomas Joseph Rozdilsky mentre la produzione è stata affidata nuovamente ai Play & Win. In questo brano, composto da un sound per niente invasivo, la cantante dichiara il suo amore per il suo amante, spiegando che l'amore che sta vivendo è come un ottovolante e che ha bisogno di rallentare per paura che questo rapporto termini.


Cola Song (feat. J. Balvin)

Ecco il singolo pubblicato l'estate scorsa che vede una collaborazione con  il rapper colombiano J. Balvin. Questo brano è una up-tempo frizzante ed orecchiabile prodotta da TJR e Axident.
Il video vede solamente la cantante ballare su una spiaggia indossando sempre costumi che valorizzano il suo corpo, pertanto possiamo dire che la clip vada a tema con la canzone in quanto Inna si paragona metaforicamente ad una bottiglia di Coca-Cola.



Good Time (feat. Pitbull)

Good Time è un brano fresco ed accattivante, una up-tempo dance abbastanza coinvolgente e molto radio-friendly in cui sono tuttavia assenti i soliti sintetizzatori che contraddistinguono la maggior parte delle hit di questa artista.
Questo brano vede anche la partecipazione del rapper Pitbull.


Take Me Higher

Questo è stato il primo singolo pubblicato dall'EP Summer Days, anch'essa una traccia Deep House dove il sound non risulta invasivo o in contrasto con la performance vocale di Inna.
Per quanto riguarda il testo, la canzone sembra la classica canzone d'amore, ma Inna ha voluto girare una clip che mostra il dietro le quinte della sua vita, dallo studio di registrazione ai concerti, facendo capire chiaramente che questa canzone è dedicata a tutti i suoi fans.
In merito alla produzione, anche questa volta viene rinnovata la collaborazione con il suo team di produttori: i Play&Win.



Tell Me

Altra canzone contenuta nell'Ep Summer days e altra canzone prodotta dai Play&Win. Tell Me; si tratta di un pezzo che fonde in sé pop e house e che ci fa fare un tuffo nel passato riportandoci al suo primo lavoro Hot.
Nel testo di questa canzone, Inna si chiede quali siano le vere intenzioni del suo amante in relazione al loro rapporto.



In conclusione, posso dire che Inna abbia partorito un album diverso dal suo standard. Questa volta la cantante ha voluto andare oltre all’etichetta di cantante dance che le attribuiscono: ha voluto mischiare elementi vintage, orientali, acustici, creando il suo album migliore fino ad adesso.
Cosa ne pensate di questo lavoro?

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La valutazione concordata dallo Staff di Booklet:

66/100

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