#ThrowBackAlert: 15 anni fa Christina Aguilera rilasciava "Stripped"

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Nell'infinita attesa di poter ascoltare il nuovo album in studio di Christina Aguilera, Booklet ha il grande piacere di parlarvi nella sezione #ThrowBackAlert del suo secondo album Stripped, rilasciato qui in Italia precisamente 15 anni fa.

Come ben tutti sappiano è in assoluto assieme a "Back to Basics" uno dei migliori progetti discografici della cantante poiché: mostra una certa maturità, una nota evoluzione ma anche un grande cambiamento non solo d'immagine (già preannunciato con la mega hit "Lady Marmalade") ma anche di stile; il pop-teen che caratterizzava l'album di debutto (mirato a consacrarla al meglio) viene definitivamente messo da parte per lasciare spazio a diversi generi come: l'R&B, l'hip-hop, il soul e il Rock. Le novità non finiscono qui: se il precedente era incentrato su temi amorosi, in "Stripped" vengono toccate le tematiche più svariate: da quelle politico-sociali a quelle legate alla sua vita.



Questo progetto Xtina se lo è decisamente sudato poiché nella sua realizzazione ha dovuto spesso scontarsi con la etichetta RCA Records che prima di tutto non accettava la nuova immagine proposta ed era più propensa per un seguito di "Christina Aguilera" per non rischiare un calo di vendite.

Purtroppo il suo sforzo ed il suo impegno non viene pienamente riconosciuto dalla critica e dal pubblico per via del suo look proposto, considerato troppo volgare, per non parlare del polverone creatosi con l'uscita del video musicale che accompagna il primo singolo "Dirrty".
La clip creata dal noto David LeChapelle si apre con un primo piano della ruota di una motocicletta che giace in uno sgabuzzino davanti alla quale si staglia la sagoma del sedere di Christina Aguilera. Ambientato in un night club, vede la Aguilera scontrarsi in un incontro di wrestling con una donna mascherata. A queste sequenze sono alternate altre in cui la cantante esegue una coreografia sul ring, insieme ad altre ballerine. Nel finale del video compare anche Redman. In una scena, la Aguilera e alcune ballerine si scatenano in un ballo sfrenato all'interno di un bagno pubblico allagato.
Per via delle polemiche sollevate il singolo riesce solo a classificarsi alla posizione #48 negli USA, in Europa va discretamente meglio: raggiunge la #1 nel Regno Unito e la top3 di molti paesi.



"Stripped" si rivela per Xtina un album rivoluzionario non solo dal punto di vista testuale e stilistico ma anche strutturale, poiché presenta un nuovo modello che verrà poi seguito da lei stessa nei prossimi progetti discografici negli anni a venire. Tutte le 20 tracce contenenti sono infatti correlate in un unico filone con l'aggiunta di intro, outro ed interludi.

La traccia d'apertura è "Stripped Intro" che ci da un primissimo assaggio di ciò che Xtina ha in serbo per noi in questo progetto: "Mi dispiace, dico quello che penso"/"Mi dispiace, non faccio quello che mi dicono".  




Segue la prima e vera canzone dell'album, "Can't Hold Us Down", duetto con la rapper Lil Kim e quarto singolo estratto. Più che un inno femminista dai beat hip-hop, sembra quasi una vera battaglia tra sessi, in cui Aguilera chiede perché le donne debbano essere chiamate con nomignoli offensivi solamente quando un uomo non sa tenerle a bada. Nella seconda e nella terza strofa, la cantante si riferisce a qualcuno di famoso che ha usato il suo nome per ottenere popolarità: "Quando una donna ribatte/Improvvisamente il gran parlatore non sa come comportarsi/Quindi fa ciò che ogni ragazzino farebbe/Inventa qualche falsa storiella - Sicuramente per me non è un uomo/Uno che diffama nomi per avere popolarità/È triste che l'unico modo che tu abbia per avere fama è attraverso le controversie/Ma ora è tempo che ti dia qualcosa in più di cui parlare." I versi sembrano quasi una risposta al brano "The Real Slim Shady" di Eminem, in cui il rapper aveva accusato Aguilera di aver fatto sesso orale con Carson Daly e Fred Durst. La traccia oltre a suonare come una risposta al rapper di Detroit, suona come un'accusa verso la società maschilista di oggi.
Il singolo viene pubblicato nell'estate del 2003 e riscuote un discreto successo: si classifica alla #12 negli States e alla #6 in Regno Unito. Il video è stato diretto dalla stesso regista di "Dirrty" e vede una Xtina nella vesti di una ghetto girl sfacciata che dirige una vera lotta di quartiere tra uomini e donne:


 "Walk Away", seconda traccia dell'album, è una ballad dell'animo soul molto introspettiva, che affronta il dolore di un amore finito.Secondo Greg Kot del Chicago Tribune «ricorda la sofisticatezza di Etta James». Impossibile non ricordare la stupenda performance del pezzo al David Letterman Show del 2004:



L'album prosegue con la potentissima "Fighter", il terzo singolo estratto, definito da Sal Cinquemani di Slant Magazine un ibrido di genere R&B e rock. Il brano è una sorta di diss track rivolta ad una persona con cui ha avuto a che fare in passato (pare che si tratti del suo ex-manager) che tradendola l'ha fatta crescere e diventare più combattente. Con le parole ci va giù davvero pesante: "Ho sentito che ora te ne vai in giro a fare la vittima/ Ma non iniziare neanche ad esprimerti, non sono l'unica da incolpare, perché ti stai scavando la fossa da solo." Il pezzo può anche essere considerato come una sorta di inno dedicato a tutte le donne oppresse che hanno combattuto contro qualcosa.



Dal punto di vista vocale Xtina sfodera davvero l'artiglieria pesante, uno vero show-off da star del rock, assolutamente rimane uno dei suoi pezzi più difficili da imitare. Molto d'impatto è il video musicale in stile dark e gotico diretto da Floria Sigismondi, fortemente ispirato al ciclo vitale delle farfalle notturne. Il rapporto con questo elemento è individuabile fin dall'inizio, quando si alternano immagini di Aguilera chiusa in una teca di vetro con indosso un kimono (a simboleggiare il bruco nel bozzolo), e di una farfalla che cerca di volare. La parte posteriore del kimono indossato dalla cantante presenta un'aggiunta di stoffa che si gonfia fino a sembrare una bolla, questo è in relazione allo stato larvale della pupa. Finita la prima strofa, l'Aguilera esce dal "guscio" rompendo la teca e comincia a muovere i primi passi da pupa. Nel finale attua due trasformazioni: si libera del kimono nero e appare vestita da un lungo abito bianco (nascita della farfalla); adotta poi un look più aggressivo e caratterizzato da ornamenti orientali nella parte finale del brano, simboleggiando l'ormai forte farfalla adulta.


La successiva traccia, "Infatuation", è una ballad pop latina scritta in collaborazione con Ramon Santana e parla di come si sentiva quando era innamorata del suo ex fidanzato e ballerino Jorge Santos. Continua a parlare della storia con Santos nella decima traccia, "Underappreciated", anch'essa scritta a quattro mani con Santana, ma in questa canta del declino della relazione e di come la sua persona veniva data per scontata. Il brano funk Underappreciated è seguito dalla malinconica "Loving Me 4 Me", che secondo Ed Masley del Pittsburgh Post-Gazzette ricorda i brani di Minnie Riperton.



L'undicesima traccia è in assoluto il singolo più fortunato e più popolare dell'era discografica, stiamo parlando dell'iconica "Beautiful". Una ballad baroque pop che va contro ad ogni discriminazione, un inno vero e proprio dedicato e curato alla perfezione per le persone non accettate dalla società per il loro modo di essere. Il testo, curato dalla nota Linda Perry, è fortemente d'impatto, impossibile non togliersi dalla testa il ritornello, uno dei più riconosciti: "Siamo belli non importa ciò che dicono/ Le parole non possono buttarci giù." . Quando viene rilasciato come singolo nel novembre del 2002, diventa subito un successo mondiale arrivando ai vertici delle classifiche di Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda e Regno Unito, e alla numero due nella classifica dei singoli più venduti negli Stati Uniti. In tutto ha venduto circa 6 milioni di copie nel mondo. Non solo consensi da parte del grande pubblico ma anche dalla critica: nel 2004 vince un Grammy Award per la Miglior performance pop vocale femminile e viene inserito alla #52 nella graduatoria dei 100 brani più belli del decennio redatta da Rolling Stone.


L'album segue con "Make Over", un brano che fonde la salsa e la dance-rock e che presenta sfumature garage rock. Il testo del brano è uno di quelli più espliciti dell'intero album. «Salva le tue cazz*te per un altro giorno» tuona Xtina nel coro rivolgendosi a qualcuno, forse ad un suo ex infedele. La successiva, "Cruz", è una rock ballad (che ricorda molto i lavori di Michael Bolton) in cui Aguilera fa sfoggio della sua estensione vocale.
Non manca la empowering e la anthemica "The Voice Within", che assieme a "Beautiful" è senza dubbio una dei pezzi più celebri e rappresentativi di Xtina questa piano-driven ballad che ingloba una solenne promessa, quella di fidarsi di sé stessa e dei propri istinti. Estratta come quinto ed ultimo singolo riesce ad avere un riscontro commerciale abbastanza soddisfacente, entrando nella top40 della Hot 100 e nella top10 del Regno Unito. Reazioni non solo positive dal punto di vista commerciale ma anche dalla critica che elogia l'esecuzione vocale, infatti nel pezzo viene mostrata una certa dimestichezza nel melisma (ornamento favorito di Xtina), nei falsetti e nella voce di testa.
Il video musicale diretto anch'esso dal noto David LeChapelle ha uno stile vintage inconfondibile che vede Xtina sfoggiare una elegante chioma nero corvino:


Il pezzo più emozionate è introspettivo dell'album è in assoluto "I'm OK", ballad acustica rivolta a suo padre Fausto, la grande causa della sua infanzia infelice e tormentata. In questa canzone Aguilera parla dell'atmosfera che c'era nella sua casa, prima del divorzio dei suoi genitori. Quelle brutte esperienze di violenza domestica subite e condivise con sua sorella e sua madre sono descritte in queste parole che trafiggono direttamente il cuore: "Un tempo la' c'era una ragazza che nei primi anni della sua vita ha dovuto imparare come crescere in una guerra che chiamava casa, non sapevi mai in che parte girate la testa per evitare la tempesta, mi feriva vedere il dolore nel viso di mia madre quando ogni volta i pugni di mio padre la mettevano "al suo posto", ascoltando tutte quelle grida mi mettevo a piangere nella mia stanza, sperando che tutto sarebbe finito presto." "I lividi guariscono, Padre ma il dolore rimane lo stesso, ricordo ancora come mi facevi spaventare, la forza è mia Madre per tutto l'amore che mia ha dato" nel ritornello Xtina si rivolge a lui dicendogli che lividi che le ha procurato hanno lasciato un segno indelebile e si rivolge anche alla madre che la ringrazia per tutto l'amore e il sostegno che le ha dato. A rendere il brano più toccante è l'atmosfera resa molto malinconica dal solo uso di chitarra e di archi. Speciale ed inconfondibile è il tocco della grandiosa Linda Perry che rende questo pezzo una vera e propria perla non solo del disco ma di tutta la discografia dell'Aguilera. La cantante ha anche rivelato che con questo brano non voleva denunciare gli abusi del padre, ma aiutare se stessa; la canzone ha fatto parte di un suo processo di guarigione.


 L'album termina con "Keep on Singin' My Song", un brano gospel che si apre con un attacco di basso e batteria. É ritenuto dagli esperti il brano del repertorio della Aguilera più difficile da cantare, tant'è che nessuna ha osato a proporlo dal vivo con massima risolutezza, se non solo Tori Kelly.



"Stripped" esprime al meglio l'universo musicale di Christina Aguilera e la sua battaglia contro gli stereotipi dettati dalla società e dall'industria musicale. Un grosso peccato che il grande pubblico si sia fatto influenzare dall'estetica del progetto e non dal suo contenuto molto valido. Ma nonostante ciò i fans rivendicano a pieno la sua qualità indiscussa e a ben 15 anni di distanza è considerato come uno dei migliori album pop degli anni '00. L'impatto e l'eredità musicale che ha lasciato è stata talmente notevole da ispirare i giovani artisti di oggi come Selena Gomez e Demi Lovato.
Fino ad oggi l'album vanta di ben 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Il nostro appuntamento del #ThrowBackAlert termina qui! Prima di salutarvi vi vorrei esortare ad esprimere la vostra su questo progetto e di elencare quali pezzi gradite di più!

Grazie per averci letto alla prossima!

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