#FocusOnMe: Luca

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La musica è sempre stata il tramite che mi ha permesso di prendere una pausa dal mondo, dalla vita, da tutto, può sembrare banale, ma in realtà non lo è affatto.
Che io ricordi, non c'è stato un momento preciso in cui mi sono reso conto oppure ho preso coscienza di quanto effettivamente fosse una componente fondamentale per me, per la mia esistenza.
È stato un percorso graduale di crescita.
Col passare degli anni quindi, diventando più grande e di conseguenza più autonomo, sono giunto ad una conoscenza approfondita dei miei gusti.
Quando ero alle elementari ascoltavo quello che passavano per radio o comunque ciò che mi propinavano i miei genitori. Vale a dire musica italiana come Baglioni, Morandi e altri, e le hit del momento da mia madre. Mentre da mio padre prevalentemente i Pink Floyd e i Led Zeppelin.
Ma appunto, non ci ho mai posto grandissima attenzione.
Dalle medie ho iniziato finalmente a sbizzarrirmi. In generale ho sempre prediletto band: Linkin Park, Green Day, Coldplay (quelli dei primi album), Sum41 (idem), The Offspring, Muse, The Summer Set, Paramore... ma pure qualcosa di rap come Eminem.
A mano a mano ho quindi acquisito una maggiore padronanza di me stesso, e, approfondendo i generi ho capito che oltre alle band rock c'era ben altro, spaziando pure all'indie, indie pop, indie rock, punk; vale a dire Radiohead, The Strokes, Arctic Monkeys. (che però sono comunque band)
Iniziando questo cammino non posso non citare i Green Day, che certamente hanno avuto parecchia influenza nei miei confronti. E con loro porto East Jesus Nowhere, nonché terzo singolo estratto dalla perla 21st Century Breakdown che assieme a Dookie e American Idiot sono in assoluto i miei album preferiti del gruppo, quelli che significano di più per me.




Dopo di loro faccio un grosso salto temporale, poiché da qui in avanti vi presenterò pezzi, artisti e band annesse, che ho scoperto in generale alle superiori.
Ellisse che inizia con Kali Ma della pop punk band inglese Neck Deep formatasi nel 2012 e che sicuramente è una delle mie preferite in assoluto, ricordo di averla conosciuta l'estate del 2013 grazie all'EP History of a Bad Decisions, che ovviamente consiglio di recuperare.
Kali Ma è una track del loro secondo album uscito ad agosto dello scorso anno: Life's Not out to Get You. Assieme a questo pezzo citarei anche December, il potente singolo apripista Can't Kick Up the Roots e The Beach Is for Lovers (Not Lonely Losers). Album che ho divorato in pochissimo tempo e che ascolto con immenso piacere ancora oggi a ripetizione continua.
Continuando il filone band ecco Disappear (Remember When) degli Issues, band statunitense metal-core attiva dal 2012, facente parte dell'omonimo album uscito ad inizio 2014.
Questo pezzo, ma in generale l'album, significa molto per me poiché mi ha accompagnato in diversi momenti difficili.
Nonostante sia stato rilascisto due anni fa è ancora presente fra i più ascolati sul mio profilo di Spotify. Di cui consiglio anche l'ascolto di Tears on the Runway, Pt. 2 (feat. Nylo), Late e Sad Ghost.
Questa band assieme ai Neck Deep è una di quelle che prediligo di più e ricordo di averla conosciuta grazie al singolo King of Amarillo del loro EP di debutto.
Quarta track della playlist è: Tonight We Feel Alive (On a Saturday). Singolo dell'album Enemy of the World dei Four Years Strong, band pop punk americana. Questo pezzo è uno dei preferiti dell'album anche se in realtà al primo ascolto dell'intero prodotto discografico è stata la canzone che mi aveva colpito di meno.
Dato che il tutto sta iniziano a risultare piuttosto noioso cambiano totalmente genere ed esploriamo l'indie pop/rock, genere musicale che ho iniziato ad apprezzare da non tanto tempo, ma che mi sta portando numerose soddisfazioni.
Soddisfazioni che culminano con il singolo Shuffle della band (ma va?) indie rock inglese Bombay Bicycle Club. Sono venuto a conoscenza di questo pezzo per un caso fortuito: quando ero andato in gita lo scorso anno a Londra con la mia ex classe del liceo.
Ricordo di essere entrato nell'Hard Rock Café a Picadilly Circus e mentre compravo una maglietta degli Imagine Dragons, altra band, sì sono monotono, è partita questa canzone di cui ho subito cercato i creatori grazie a Shazam.
Da lì in avanti è stato amore al primo ascolto e continuo tutt'ora a sentire l'album da cui è stata estratta, ovvero A Different Kind of Fix.
Cambiamo ancora genere e continuiamo con Paws di Cashmere Cat, produttore e DJ norvegese, conosciuto dal sottoscritto grazie al singolo con Ariana Grande Be My Baby, facente parte dell'EP Mirror Maru.
Generalmente ascolto poca musica elettronica di questo tipo apparte lui, i Major Lazer e i Jack Ü. Ma devo dire che Cashmere Cat ha uno stile particolare, quasi "fiabesco", melodico, che mi ha fin da subito conquistato. Prossimo pezzo è Ain't Trippin di Blackbear, un cantante americano che conosco io, sua madre e basta tant'è che non ha nemmeno una pagina su Wikipedia, ma però ho scoperto che ha co-scritto Boyfriend di Justin Bieber. Comunque, Ain't Trippin è una traccia del suo primo album Deadroses, pezzo, così come l'intero album, particolari che ho apprezzato dai primi istanti con influenze R&B mischiate a versi rap.
Dell'album consiglio altri pezzi quali 4u, I Needed You e 90210 feat. G-Eazy.
Passiamo ora, rimanendo sempre in ambito R&B/urban con influenze di hip hop e soul, con Get Away dell'album Ego Death. Uscito a giugno dello scorso anno, degli The Internet.
Il pezzo è davvero interessante, ha una base ottima che mi ha colpito al primo ascolto.
Della band consiglio anche i due lavori precedenti: Purple Naked Ladies e Feel Good; tutti e tre i CD hanno delle perle cosparse qua e la che vi invito ad approfondire.
Spostandoci oltre mare, in Australia, vi parlo di Release Your Problem, facente parte dell'album Built on Glass di Chet Faker. Artista con cui sono entrato in contatto qualche anno fa grazie all'EP Lockjaw realizzato assieme ad un altro artista dal grande talento: Flume.
Per quanto il pezzo possa risultare lento, anche qui ci troviamo di fronte ad uno stile variegato e poliedrico, che mi ha incredibilmente colpito.
Chiudo la playlist con il lato più leggero e diciamo "divertente" dei miei gusti personali.
Affrontiamo il rap, genere al quale mi ha introdotto Eminem.
Ecco Goosebumpz, bonus track dell'album Watching Movies with the Sound Off, che è anche stata estratta come singolo, di Mac Miller.
Rapper statunitense dal grande talento di cui consiglio caldamente di riprendere oltre l'album sopra citato pure Macadelic, mixtape, e il recente GO:OD AM.
Ed è così che si conclude la playlist, mi auguro di non avervi annoiato o distrutto i timpani.


Come avete potuto ben apprendere spazio abbastanza, ma in generale mi concentro maggiormente sulle band. Oltre a questi artisti, che ovviamente sono tra i miei preferiti, se ne aggiungono molti altri come i Secrets, James Blake, Hoodie Allen, Pvris, Our Last Night, AS IT IS, Ben Howard, Crown the Empire, Gorillaz... grazie mille dell'attenzione.

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