#FlashbackFriday: 5 performance dei Grammy Awards da non dimenticare!

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In occasione dell'avvicinarsi degli imminenti 58° Grammy Awards che si terranno tra la notte del 15 e 16 febbraio, cogliamo l'occasione di parlare un po' della storia dell'Award Show con la nostra rubrica #FlashbackFriday.  Come ben saprete, questa sublime e ambita manifestazione cattura l'interesse di tutto il mondo della musica non solo per via della premiazioni, considerate altamente importanti, ma soprattutto per le performance che si rivelano spesso molto emozionanti ed addirittura grandiose poiché curate al minimo dettaglio.
Siamo lieti di presentarvi 5 performance passate dell'Award Show che sono state molto acclamate dal pubblico.



Siamo nel 1988, al quel tempo a scalare le classifiche di tutto il mondo vi era il mitico Micheal Jackson con Bad, follow-up dello storico Thriller. Reduce dagli straordinari successi di I Just Can't Stop Loving You, Bad e That Way You Make Me Feel (entrambi #1 nella hot 100), il re del pop sale sul palco per esibirsi sulle note di una extended version della romantica ballata Man The Mirror, 4° singolo estratto dall'album. Poteva sorprendere tutti con i suoi passi di danza come era abituato a fare, ma siccome i Grammy richiedono uno show intimo e di classe, Micheal decise di cantare dal vivo questa stupenda ballata accompagnato da un coro gospel per ben 7 minuti.


Una esibizione rimasta assolutamente immemorabile è una di quelle della 40° edizione; Correva l'anno 1998, quella sera a salire sul palco per intrattenere gli spettatori in onore della consegna dello stimato premio alla sua carriera, spettava al grande tenore italiano Luciano Pavarotti, ma all'improvviso a soli 20 muniti prima della performance, annuncia di non potersi esibire per via di una malattia. È il panico! Ma per fortuna a salvare la situazione ci ha pensato la leggendaria Aretha Franklin. E così l'icona della musica gospel e soul sbalordisce in men che non si dica l'intera platea sulle note di Nessun Dorma, celebre romanza tratta dalla Turandot di Giacomo Puccini.
Chi l'avrebbe mai detto che questa strabiliante esibizione fosse stata improvvisata! Infatti, non appena alcuni attimi dopo la conclusione, il pubblico ha esultato con una Standing Ovation!


Ai Grammy del 2001 a regalarci un'esibizione davvero ottima sono stati Sir Elton John e il rapper Eminem sulle note di Stan, terzo singolo estratto dall'album di successo The Marshall Mathers EP. Nella performance vediamo il mitico cantautore britannico eseguire le parti cantate del pezzo (eseguite da Dido nella single version) mentre accompagna al pianoforte il rapper. Nonostante i due artisti appartengano a due mondi totalmente diversi, è impossibile negare l'alchimia che li lega sul palco.


Molto interessanti sono stati anche i Grammy Awards del 2006 dove abbiamo avuto l'occasione di assistere ad un'altro duetto particolarmente interessante.
Si tratta di quello avvenuto tra la band electro Golillaz e Madonna; la performance ha inizio con degli ologrammi 3D dei Gorillaz sulle note del pezzo Feel Good inc, poco dopo vediamo che l'atmosfera inizia a scaldarsi con l'apparizione di Miss Ciccone sulle note di Hung Up, laed single di Confessions On A Dance Floor, album dance che segna il ritorno magistrale della popstar nella classiche. Con un body lilla firmato Versace, Madonna lancia l'ennesima moda dando il meglio di sé sotto le accecanti luci della pista da ballo.



Chiudiamo questa rubrica con una energica Beyoncé sulle note di un tributo dedicato alla leggenda della musica jazz Stevie Wonder accompagnata dal cantautore Ed Sheeran e il chitarrista Gary Clark ai Grammy Awards dello scorso anno.
A dare il via alle danze e ovviamente Beyoncè intonando con una voce carica di energia soul Fingertips, classico della musica rnb e soul che ha segnato gli anni 60. Poi si unisce a Queen B con la sua chitarra Ed Sheeran sulle note di Master Blaster dando un tocco di raggae all'atmosfera. Il tutto si conclude sulle note di Higher Around con l'aggiunta del chitarrista texano Gary Clark Jr.
Un tributo davvero fenomenale di cui il grande Stevie Wonder ne può solamente andare fiero.


Che ne dite di queste performance?  C'è ne qualcuna che vi ha stupito particolarmente? Che cosa vi aspettate dai Grammy di quest'anno?
Prima di salutarvi vi ricordo che potete vedere la lista dei performer qui! e se ve lo siete persi, un Flashback dedicato 3 performance dell'edizione del 2010.

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