#ArtistFocus: Kerli, 4 tracks (Prima Parte)

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Eccoci ritrovati nuovamente nella nostra rubrica settimanale #ArtistFocus. Oggi approfondiremo le nostre conoscenze con un'artista non molto nota, che negli anni ha avuto un cambio di genere, ma anche una certa maturazione artistica. Il tutto inizia nel 2002 in Estonia grazie al concorso canoro Laulukarussell. Una giovane ragazza quindicenne di nome Kerli Kõiv riesce a trionfare cantando una cover di "Bridge Over Troubled Water". Da qual momento iniziò la vera e propria carriera musicale della nostra artista del giorno, conosciuta come Kerli. Iniziarla però non fu così semplice, infatti l'artista ha cambiato la sua casa discografica per ben tre volte per via della non pubblicazione dei suoi progetti. Inizialmente era stata presa dalla Universal Republic Records e poi dalla Stolen Transmission senza però alcun risultato, così decise trasferirsi e tentare negli Stati Uniti dove finalmente fu ben accetta.


Dopo aver pubblicato un suo omonimo ep, questa cantante pubblica il suo album di debutto intitolato "Love Is Dead", iniziando così a buttarsi nel mondo del Gothic Rock, adottando così alcune sue sfumature e mescolandolo con altri generi. Arrivò quindi il momento di rilasciare il suo singolo di debutto, ovvero "Walking on Air", riscuotendo un discreto successo soprattutto in Europa, dove riesce ad entrare nella Top 100 della clattifica del vecchio continente.
Successivamente, dopo ben cinque anni, Kerli decide di rilasciare un nuovo Extended Play a cui dà il nome di "Utopia". Esso, al contrario dei precedenti lavori, prende una svolta più elettropop, rimanendo comunque nel suo stile.
Ora è alle prese con la pubblicazione del suo secondo studio album e nel frattempo abbiamo avuto modo di ascoltare il suo nuovo singolo "Feral Heart", di cui uscirà il video musicale a breve. Nel frattempo approfondiamo quattro tracce appartenenti al suo repertorio.

Bulletproof
Iniziamo così con una traccia contenuta nel suo album di debutto. Prima di approfondire su quest'ultima vorrei farvi un breve introduzione di questo progetto rilasciato nel lontano 8 Luglio del 2008. Come già affermato precedentemente, "Love Is Dead" è un album centrato principalmente su sfumature gothic rock e le sue prestazioni in classifica non furono molto eccelse, ma comunque da non cestinare. Infatti ha raggiunto solamente la #126 della Billboard 200, ma comunque ha riuscito ad impressionare la critica ricevendo moltissimi consensi. Dopo aver approfondito maggiormente possiamo quindi iniziare a parlare della traccia da me scelta. Brano principalmente alternative rock con sfumature gotiche date principalmente dalla voce di Kerli, "Bulletproof" vede la presenza di moltissimi strumenti musicali elettrici come: chitarra, batteria, basso e molto altro. Qui possiamo anche vedere una Kerli che si trova molto a suo agio con questo tipo di sound riuscendo a dare il meglio di sè. Il testo è stato scritto da lei stessa insieme a Thomas Who e parla dell'artista alla ricerca di conferme. Avverte di fare attenzione a ciò che le viene fatto appunto perchè, come si capisce dal titolo, "lei è a prova di proiettile".



Fragile
Passiamo con una delle tracce più interessanti che possiamo trovare all'interno di questo suo primo progetto discografico. Completamente diversa rispetto alla traccia sopracitata sia per via dellle tempistiche del beat che per il sound che risulta essere prettamente vincolato verso il gothic rock, "Fragile" è una ballata rock.
Qui ci rendiamo subito conto che la produzione è molto ben curata e per nulla scontata. Questa è l'ultima traccia della tracklist e si chiude così il progetto, non deludendo minimamente.
Nonostante siano stati utilizzati meno strumenti e a primo impatto risulti molto basica, più passa il tempo di riproduzione e ci accorgiamo che non è così. Dopo i versi domati da una semplice batteria, un piano e elementi elettronici, il vero e proprio pezzo forte viene nel chorus dove possiamo ascoltare diverse variazioni. Infatti il sound risulta essere più corposo dando la sensazione di trasportarci in un altro mondo. Siamo di fronte anche ad una vera e propria rivelazione dell'artista, infatti, a differenza di "Bulletproof" dove lei sembra essere davvero forte, in "Fragile" si rivela per quello che è realmente. Lei stessa dice al suo ragazzo che non la conosce minimamente in quanto lui la crede forte, ma n realtà lei molto fragile.



Can't Control the Kids
Cambiamo progetto discografico e con esso anche il genere. Qui assistiamo ad un vero e proprio mutamento artistico di Kerli che si dà a sound prettamente elettronici, lasciando così in modo parziale il suo stile gotico. In modo parziale per il semplice fatto che tutte le tracce di "Utopia" non sono tutte up-tempo, ma solamente una buona parte lo è. Si tratta di un extended play e dopo i risultati commerciali poco eclatanti di "Love Is Dead", purtroppo l'artista non ha potuto consolarsi con questo progetto, infatti non riesce ad andare oltre la posizione #196 della Billboard 200. Da questo ho deciso di parlarvi del brano apripista intitolato "Can't Control the Kids".
Nel testo di questo brano, scritto sempre dalla stessa artista insieme a Svante Halldin e Jakob Hazel, lei si mette nei panni di un bambino e cerca di difenderli a spada tratta dicendo ad una persona che "non può controllare i bambini", frase che appunto dà il nome al brano.
Il testo però può avere anche un diverso significato che si capisce principalmente dalle prime righe del testo: "qualcuno le sta facendo del male e la vuole far essere ciò che realmente non è, diventando così una brutta influenza per lei."



Kaleidoscope
Arriviamo così alla conclusione di questa prima parte della nostra rubrica con una traccia che non è contenuta in nessuno dei suoi progetti discografici, ma doveva far parte del suo secondo album purtroppo cancellato. Nuova up-tempo elettropop, "Kaleidoscope" è una traccia con un sound prettamente elettronico basato su variazioni di frequenze. Sicuramente una delle migliori canzoni up-tempo create da Kerli e per gli amanti del genere si rivela davvero un bel gioiellino. Inoltre, nel 2014, il famoso dj italiano Benny Benassi ha realizzato un remix di questo pezzo.
Qui Kerli cambia completamente argomento dicendo che è davvero innamorata da non vedere altro e sentirsi come in paradiso. Infatti lei stessa dice che è come se stesse vedendo un Caleidoscopio, visualizzando così solamente moltiplici colori. Inoltre lei spera che non sia un sogno perchè tutto le sembra impossibile ed surreale.
Un vero peccato che questa traccia non sia stata inserita nel suo progetto, ma che merita comunque di essere conosciuta per via dell'ottima fattura.



Dopo aver parlato di questi quattro pezzi, cosa ne pensate? E soprattutto cosa vi aspettate dal nuovo progetto discografico dell'artista ? Vi ricordo che potete scriverci un seguendo le indicazioni qui riportate

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