Dopo la prima parte pubblicata qualche tempo fà, oggi vorremmi parlarvi di altre cinque serie animate. Per chi non lo ricordasse, la rubrica in questione è intitolata #ForeverYoung ed è del tutto personale. Una rubrica in cui staff e lettori possono condividere un pezzetto della 'loro musica da bambini'.
Iniziamo questo nuovo viaggio insieme alla riscoperta della nostra infanzia
Pokémon
Chi non ha mai voluto avere quei personaggi strani dalle mille forme dentro una sfera ridimensionabile chiamata Pokè Ball? Quasi tutti noi, almeno una volta nella vita abbiamo visto in Tv o nelle edicole (sottoforma di carte) uno dei cartoni più famosi e ancora trasmessi dalle reti televisive di oggi.
I Pokémon sono stati creati nel 1996 da Satoshi Tajiri, ideando dei videogiochi ideati da Game Freak e pubblicati tramite Nintendo per le sue consol portatili Game Boy. Il tutto nasce grazie alla passione, del creatore del media franchise giapponese, collezionare insetti nella tenera età. Con il passare del tempo vengono ideati i "Pocket Monsters", ovvero versioni alterate degli animali domestici.
La trama delle anime è centrata principalmente dalle avventure vissute da Ash ed i suoi compagni di viaggio. Inizialmente erano Misty e Brock, ma successivamente con il passare delle stagioni, questa formazione ha subito numerevoli cambiamenti. Naturalmente i protagonisti andavano incontro a numerosi imprevisti provocati da altri pokémon ed un trio malvagio e sbadato chiamato Team Rocket. Fortunatamente i nostri eroi riuscivano a risolvere grazie all'aiuto dei famosi mostriciattoli.
Non tutti sanno che alcuni episodi della serie televisiva furono censurati per vari motivi, che a volte sono stati davvero buffi. Il caso più importante è successo con il 38º episodio della prima serie, dove per via dalla sequeza e dalla velocità in cui venivano trasmesse le immangini, provocò oltre 700 casi di epilessia. Grazie ai Pokémon, ricordo bellissimi episodi della mia infanzia ed inoltre, come tutti gli altri cartoni animati, erano il mio modo per evadere dal mondo e creare nel mio inconscio un universo parallelo in cui si poteva immaginare e fare di tutto.
Scritto da Stefano J
Doraemon
Se c'è un cartone a cui sono molto legato quello è sicuramente Doraemon. La storia penso sia già abbastanza conosciuta: lo sfortunato e imbrancato Nobita riceve l'aiuto del gatto-robot dal futuro Doraemon, che vuole salvarlo da un triste avvenire che si verificherebbe se non cambiasse il suo atteggiamento. Doraemon per aiutare il bambino si serve di molti oggetti, chiamati "ciuski", arrivanti dal futuro e che servono a risolvere i problemi di Nobita, anche se spesso a causa della sua maldestria, finirà sempre male.
Non so di preciso cosa mi lega così tanto a Doraemon, forse perché anche io avrei tanto voluto un amico come Doraemon che mi aiutasse con quei fantastici oggetti a risolvere ogni tipo di problema, ma forse il motivo principale per cui mi sento così vicino a questo cartone è perché mi ha insegnato che dobbiamo imparare a essere meno impulsivi e riflettere su ciò che facciamo, che gli amici sono la cosa più importante che ognuno deve avere e che con un piccolo aiuto puoi rendere ogni giorno più bello.
Per tutto questo, grazie Doraemon.
Scritto da Cristian
Yattaman
Il cartone che mi ricorda più di tutti la mia infanzia è "Yattaman", trasmesso sul noto canale Super 3, che purtroppo oggi non esiste più. Per la maggior parte dei ragazzi che vivono nella regione Lazio Super 3 significa la maggior parte dell'infanzia, chi non ricorda la famosa Sonia o Birillo che accompagnava la conduttrice nel programma "La Posta di Sonia"? Oppure la canzone della buonanotte che mandavano ogni sera? Tra tutti i cartoni trasmessi su questa rete ne amavo alcuni in particolare, tra cui "Calendar Men", "Gigi la trottola" e "Il mago pancione". Il mio preferito era "Yattaman", anime giapponese prodotto nel 1977. In ogni puntata c'era una battaglia fra il Trio Drombo, un terzetto di truffatori, e gli Yattaman, ovvero due ragazzi di nome Ganchan e Janet. Questi personaggi combattevano attraverso dei robot, i quali avevano dei comandi per farli muovere. Il trio cattivo era a servizio del Dottor Dokrobei, che non si faceva mai vedere e parlava sempre attraverso un oggetto che ogni volta cambiava. Il loro compito era quello di trovare i quattro frammenti della pietra Dokrostone ed ovviamente alla fine di ogni episodio venivano sconfitti dai buoni. Inoltre dovevano subire anche una punizione che decideva il dottore. Ricordo che in quel momento ridevo sempre perchè le punizioni di solito erano esilaranti e divertenti. Se ripenso a questo cartone mi vengono in mente anche altri ricordi, come l'ammirazione che avevo verso i due Yattaman, tanto da imitarli spesso. Quando mi immaginavo Yatta 1 (il ragazzo), mi sentivo il più forte di tutti e nessuno mi poteva fare nulla. Questo cartone mi ha fatto capire anche l'importanza di essere buoni e onesti, perchè alla fine solo chi si comporta bene vince (nella vita in generale). Ricordo a memoria la sigla, molto bella, e quando la riascolto mi tornano in mente dei momenti felici della mia infanzia.
Scritto da Peter
One Piece
La mia scelta è ricaduta su One Piece perchè fin da bambino mi fa sognare ad occhi aperti. Andiamo, a chi non piacerebbe far parte della ciurma del mitico Rufy e prendere parte alle sue strabilianti avventure per trovare il grande tesoro?
One Piece narra le storie di Rufy (detto cappello di paglia) che ha un grande sogno : diventare il Re dei Pirati.
Insieme alla sua ciurma naviga attraverso i mari più pericolosi , affrontando nemici più pericolosi, mettendo spesso in dubbio il significato di bene e male.
In questo viaggio fantastico non mancano lotte mozzafiato e momenti divertenti , ma sopratutto non mancano valori come l'amicizia, la lealtà, l'amore, valori che ormai vengono sempre di più a mancare nelle cose che propongono.
Scritto dal nostro utente 'Punk95'
The Simpson
26 anni e guardare ancora i Simpson? Anche per questo la rubrica è “#ForeverYoung”. Sono proprio cresciuto con loro! Le puntate, che si ripetono ormai da anni, le conosco praticamente a memoria, ma ogni volta mi piace rivederli e ridere. Il loro segreto forse è proprio questo: mostrare la famiglia media, mai perfetta, esaltarne i difetti e metterli anche in chiave comica. Non sono mai riuscito ad immedesimarmi in uno dei personaggi, ma tutti hanno caratteristiche in cui mi ritrovo: Homer, amante della birra e degli amici e spesso incurante delle opinioni altrui; Marge, talvolta troppo apprensiva ma che ci tiene a fare le cose giuste e per bene; Bart, che si rimbocca le maniche quando capisce che c'è da fare una cosa, volente o nolente; Lisa, testarda nelle sue battaglie; nonno Simpson… beh anche io spesso parlo troppo e perdo di vista il punto principale!
Scritto da M.A.R.S.
0 commenti:
Posta un commento