#ArtistFocus | Jessie J, 4 tracks

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Nata come nuovo astro nascente della musica britannica e inizialmente come scrittrice di alcuni pezzi destinati ad artisti quali Chris Brown e Miley Cyrus, Jessie J (nome d’arte di Jessica Ellen Cornish) raggiunge l’apice del suo successo nel 2011, grazie al suo album di debutto, “Who You Are”, che riesce a vendere più di 2 milioni di copie nel mondo e che garantisce alla cantante il primato per essere la prima artista inglese della storia a collezionare ben 6 top ten in UK.



Dall’album vengono estratti diversi singoli, divenuti quasi tutti dei grandissimi successi soprattutto nei mercati europei, ad eccezion fatta per “Price Tag”, la canzone più venduta di sempre nel Regno Unito, e “Domino” (primo singolo rilasciato per lanciare la Platinum Edition di “Who You Are”) che si sono imposte come hits persino nel mercato americano.
Nonostante i successivi lavori discografici della cantautrice inglese, “Alive” e “Sweet Talker”, si rivelano essere purtroppo dei grossi fallimenti commerciali, causando alla sua carriera degli alti e bassi notevoli, tutto il mondo la conosce e la rispetta in particolare per le sue uniche, strabilianti doti vocali influenzate dalle grandi voci del passato, Whitney Houston prima fra tutte, e le sue abilità compositrici, rendendola in assoluto una delle vocalist tecnicamente più preparate e professionali della nostra generazione.
Sublimi performance vocali in studio, live tecnicamente perfetti, emozione e voce melismatica sono le caratteristiche principali che contraddistinguono lo stile di Jessie J, cantante capace di dar vita ad esibizioni da pelle d’oca che tolgono il fiato grazie a ciò che riesce a trasmettere e ad album capaci di mettere in mostra anche il suo talento come cantautrice. E’ proprio questo lo scopo di tale rubrica: farvi dimenticare per un attimo della Jessie J dei tormentoni e di mostrarvi le sue reali capacità messe in risalto proprio da determinati pezzi contenuti nei suoi dischi, i quali lasciano spazio a diversi generi musicali, dal pop all’urban, dall’R&B  al soul passando al pop’n’b e arrivando persino a pezzi più pop-rock. Tutti generi che, se messi insieme, donano all’ascoltatore una visione a 360 gradi circa la versatilità e il talento vocale di questa ragazza.
Ecco quindi che, di seguito, potrete trovare le quattro tracce in questione che andranno a costituire questa rubrica interamente dedicata alla cantante britannica Jessie J.


Mamma Knows Best - Who You Are

Partiamo subito con una traccia contenuta proprio in “Who You Are”, album di debutto della cantautrice. Si tratta di una canzone molto particolare, che richiama le atmosfere degli anni ’20 legate alle tradizioni di un tipico spettacolo di Burlesque nella quale Jessie J tratta come tema principale tutti i problemi che possono sorgere in una relazione e di quanto questi possano essere facilmente evitati se si hanno le spalle coperte dai giusti consigli dei propri genitori, in particolare dalla figura materna, che è colei che, così come recita il pezzo, ne sa più di tutti ed è quella persona che può essere presente anche nei momenti difficili, come il dolore che si prova dopo una rottura amorosa. La canzone, oltre a rimarcare l’importanza del ruolo dei genitori, è anche un’ode a vivere la vita con maggiore enfasi, senza prenderla troppo seriamente:

“Mamma knows best when times get hard,
and Papa always have a joke to make me laugh,
Mamma knows best when I feel down, to bring me up
and always keep my feet on solid ground”

Ciò che balza maggiormente all’orecchio ascoltando il brano, oltre al significato, è l’interpretazione pressoché eccellente della nostra Jessie, la quale vanta di uno strumento vocale che le consente di mettere in atto la straordinaria abilità del “canto recitato” e di prestarsi a svariati stili e generi musicali sofisticati che non tutti possono permettersi di toccare.
Una peculiarità molto interessante legata al brano è che, nell’ordine in cui è riposta nella track-list del disco, si trova subito dopo  “Do It Like Dude”, singolo col quale Jessie J debuttò ufficialmente nel mercato inglese, il quale mostra anche il lato più “rude” e maschile della cantante, che, per l’appunto, si mette in esatta contrapposizione con le atmosfere più femminili e raffinate di “Mamma Knows Best”. Secondo alcuni, si tratta di una combinazione voluta dalla stessa Jessie J per mettere in risalto la propria bisessualità, dichiarata proprio durante il momento di lancio di “Who You Are”.



I Miss Her - Alive

La seconda traccia in questione proviene invece da “Alive”, secondo album in studio di Jessie J, pubblicato nel 2013.
In questa splendida e toccante ballad da pelle d’oca vengono mostrate in pieno, senza mezzi termini, le capacità vocali ed espressive della cantante, le quali lasciano spazio ad ogni tipo di emozione, grazie ai suoi virtuosismi e ai giochi melismatici che accompagnano le note di quel brano che Jessie decise di dedicare ad una sua carissima amica malata di Alzheimer.
Con le sue ottime abilità compositive, Jessie J è riuscita a dar vita ad un brano non solo emotivamente carico se visto da una prospettiva meramente musicale, ma anche profondo per il messaggio che vi è conservato e per le parole del testo che non lasciano per niente indifferenti; ecco infatti una parte del testo estrapolate dal ritornello del pezzo:

“I miss her even thug she’s still here,
you need to listen, don’t let her disappear,
I’ll give her my forever
if it meant for a day she could really be okay,
‘cause I miss her,
even though she’s still here”



Breathe - Alive

Proseguiamo questa volta inserendo in rubrica un'altra traccia proveniente da "Alive" per regalare a quest'album ingiustamente snobbato da critica e pubblico un momento di attenzione più particolare e per rendervi partecipi alla qualità dei brani che si nascondono nell'intero disco.
La terza traccia di cui vorremmo parlarvi è Breathe, traccia numero 6 del LP e scritta da Sia, questo brano risulta una vera riscoperta di un pop meno sincopato e contaminato da bassi.
"Breathe" è fatto per essere ascoltato in arene, è una canzone che parla di un drammatico flirt con molti suoni che ricordano la natura e con un ritornello molto radiofonico, trasformando la canzone quasi in un inno
Questo pezzo parla della complicità di coppia e di quanto un rapporto possa funzionare alla grande solo e soltanto "se si è in due a respirare", proprio come suggerisce il brano stesso:

“So together we can breathe
wanna give you all of me
open up your eyes and love me, love me, love me,
when am fallin' to my knees
I wanna give you all of me
you don't have to take care of me, of me, of me
together we can breathe”




Your Loss I'm Found - Sweet Talker

L'ultima canzone di questo viaggio è "Your Loss I'm Found" traccia estratta dall'ultimo album, "Sweet Talker", della cantante.
Questo brano è la prima bonus track della versione Deluxe. Spesso le bonus track vengono snobbate perché considerate inferiori alle tracce normali, secondo me questa canzone avrebbe meritato un posto nella standard edition, perché la trovo superiore alla maggior parte delle canzoni contenute nell'edizione normale.
In questo brano le sonorità ricordano vagamente gli anni '80, presentando una gradevole produzione e ottimi vocals; ci troviamo davanti ad una piacevolissima power ballad in cui Jessica vuole capire quali siano le vere intenzioni del suo amante e se può ancora sperare che qualcosa accada fra di loro oppure arrendersi e lasciar andare.
Nella canzone, la cantante si rivolge al suo uomo affermando che nessuno potrà mai amarlo come fa lei e alla fine dichiara con convinzione "Tu ti perderai, io mi ritrovo":

“One day when you discover
how bright I try to love you now,
I won't be around
too late
Your loss I'm found”



E voi che ne pensate di questa cantautrice? Pensate che sia un'artista ingiustamente sottovalutata e che dovrebbe tornare ai fasti del suo debutto?

-Articolo scritto in collaborazione con Swiftie-


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