#ArtistFocus: Rihanna, 1° parte

Leave a Comment
Benvenuti al nostro immancabile appuntamento di #FocusArtist, rubrica che ci permette di conoscere un'artista più da vicino mostrandovi 4 brani poco conosciuti al pubblico. Dopo Kerli e la britannica Paloma Faith, ecco che è arrivato il turno di una delle più chiacchierate del momento poiché dopo una lunga assenza dalle scene finalmente è tornata con un nuovo progetto discografico e a dominare le classifiche di tutto il mondo, stiamo parlando di Robyn Fenty, o meglio conosciuta in tutto il mondo con il nome di Rihanna.
Come ben tutti sapete questa star barbadiana gode di una carriera lunga ben più di 10 anni costellata di successi che le hanno permesso di infrangere ogni record, e non solo: passando dal raggae, stile musicale che definiva le sue origini, alla dance, all'urban e all'R&B, Rihanna ci ha fatto notare che ha saputo destreggiarsi in molti generi musicali dettando legge nelle classifiche e costruendosi un'immagine molto forte da dare filo da torcere a molte delle sue colleghe, nonostante non abbia un talento da performer innato, ha saputo contraddistinguersi per il suo timbro vocale.  
In questo focus non troverete quella Rihanna solare, sexy e provocante che ha scalato le charts e che i media vogliono farci ricordare ma quella più romantica introspettiva e sensibile che non abbiate mai ascoltato e che è stata spesso nascosta per motivi ovviamente commerciali e per ragione delle dure leggi delle major discografiche.



Alla tenera età di soli 16 anni, Rihanna lascia la sua madrepatria, le Barbados per trasferirsi negli Stati Uniti in cerca di successo. Lì insieme a un produttore Evan Rodgers incide alcune demo, tra queste vi sono: una ballata intitolata Last time, una cover di una canzone di Whitney Houston, For the Love of You e Pon de Replay. Le demo furono spedite alle varie case discografiche, e fortunatamente attirarono l'attenzione della prestigiosa Def Jam Recording del noto Jay-Z, che decise di stipulare il primo contratto discografico con la cantante. E così che nel 2005 esce il suo album di debutto "Music of The Sun", un album principalmente R&B e Reggae che incorpora elementi della musica caraibica, ed altri generi musicali, come la dancehall. Un album che rivendica pienamente le origini e la vitalità della cantante, oltre alla hit Pon De Replay (#2 nella hot100) e il singolo If It's Lovin' that You Want, spiccano la sensualissima Let Me, la melodica R&B Willing to Wait, la spagnoleggiante title-track dove vediamo nella scrittura la nota Diane Warren e Now I Know, una romanticissima ballata in pieno stile anni 90 suonata al pianoforte che parla di una lezione d'amore appresa grazie ad una relazione finita. Il pezzo mette in primo piano la voce autentica di Rihanna e si discosta principalmente dallo stile del disco; ciò non ci stupisce affatto visto che i suoi maggiori punti di riferimento oltre alle grandi icone come Madonna e Bob Marley sono state anche le grandi voci di Whitney Houston e Mariah Carey (la cover di Hero ne è la prova). L'esecuzione che versa nel pezzo è molto semplice e riesce ad emozionare l'ascoltatore senza esagerare, raro in quel periodo per una ragazza diciassettenne.


La prossima traccia che scoprirete s'intitola Cold Case Love ed è tratta da Rater R, suo album più maturo, dark e molto acclamato dai suoi fans. In questo pezzo Rihanna ci da prova che le sue abilità d'interprete sono alquanto migliorate, se nei brani lenti tratti dai dischi precedenti risultava a volte  piuttosto piatta, qui troviamo la voglia e la capacità di emozionare. Il testo, molto profondo, tratta di una relazione d'amore finita perché diventata troppo violenta e scabrosa e fa molto pensare alle percosse subite dal suo noto ex fidanzato e collega Chris Brown, sopratutto questi versi:

"Quello che mi hai fatto è un crimine, un caso d’amore irrisolto, ti ho permesso di raggiungermi ancora una volta, ma ora ne ho abbastanza [...] Il tuo amore stava infrangendo la legge, ma ho avuto bisogno di un nuovo testimone, quindi raccoglimi da terra quando tutto sarà finito, non fa alcuna differenza, sara risolto? me le prenderò io le colpe? la verità e rimasta qui per tutto il tempo, dimmi come abbiamo fatto a perderla" 

Davvero eccellente la produzione del pezzo curata da Justin Timberlake e Bod Knox, man mano che il brano prosegue notiamo ad aggiungersi a dei melodiosi organetti dei beat e dei violini che rendono l'atmosfera molto malinconica e triste. La base continua a crescere specialmente dopo il bridge diventando molto ritmata ed incisiva, non manca la ciliegina sulla torta che rende il tutto perfetto e drammatico al punto giusto: un assolo di chitarra elettrica.
Sarebbe potuto essere un ottimo singolo per concludere l'era discografica o oppure una grande colonna sonora, ma visto il concept, Rihanna sarebbe stata vittima di un ciclone mediatico e non ne avrebbe molto giovato.


Come spesso capita a molte popstar, anche Rihanna vanta di molte unreleased track molto preziose e quasi sconociute, una che vorrei farvi conoscere è una che emerse non nel lontano 2010 e che s'intitola Goodbye; una ballata pop-rock dedicata ad un ex e che gli racconta che nella vita gli ha insegnato tutto tranne la cosa più fondamentale: quella di dire addio. Molto delicata e malinconica è l'esecuzione che versa nel pezzo, specialmente nel pronunciare la parola dolente "Addio" (Goodbye). Per quando riguarda la produzione ha un po' lo stesso stile di Cold Case Love ma più old school anni 90, mano mano che si prosegue ad accompagnare un pianoforte s'aggiunge una batteria ed organi. Non si sa di chi è stata prodotta ne tanto meno in quale album sarebbe dovuta appartenere, secondo alcuni rumors la canzone era stata incisa per Rater R ma poi esclusa poiché il sound era poco appropriato a quello del disco. Ancora una volta si deduce che questa canzone sia rivolta a Chris Brown.




L'ultima traccia con cui voglio terminare in grande stile questa rubrica è Fool in Love, bonus track tratta dalla deuxe edition di Talk That Talk, disco rilasciato nell'autunno del 2011, scritta e prodotta dai noti hit-maker Ester Dean, Dr Luke e Cirkut.
Nonostante non sia stata inclusa nella standard edition dell'album, questa ballad rapsodica ha catturato l'attenzione della critica che ha accolto positivamente la performance vocale della star, il testo e la produzione. Non è passata inosservata persino al grande pubblico, infatti è riuscita ad entrare in diverse classifiche posizionandosi alla #70 in Corea del Sud, alla #35 nella classifica R&B e alla #123 nella classifica dei singoli inglese.
In questo brano la cantante confida ai suoi genitori che ha trovato un uomo che la ama e supplica a loro di poterlo accettare poiché ritiene la loro approvazione molto importante. La produzione incorpora strumentazioni acustiche, chitarre, sintetizzatori e batterie, e nonostante sia molto ricca non mette in secondo piano la voce di Rihanna che si rivela l'ornamento principale del pezzo, specialmente quando si lascia cogliere dalla sensazione di sventura durante la sequenza delle note basse.


Questo era l'ultimo brano che pone fine a questo dossier dedicato alla star delle Barbados, vi sono piaciute queste tracce? Ne eravate a conoscenza? Spero che sia stato di vostro gradimento scoprire questo lato semi-nascosto di questa nota interprete.

Vi saluto alla prossima!

0 commenti:

Posta un commento