Recensione Album: "Blue Neighbourhood" di Troye Sivan

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Nella recensione di oggi voglio parlarvi dell’album di debutto dell’oramai noto cantautore Troye Sivan.
Troye inizia la sua carriera da musicista nel 2014, alla pubblicazione del suo primo Ep “TRXYE”, dopo essersi fatto conoscere, decide di lanciare, questo Settembre, un’altro Ep chiamato “WILD” per dare un’idea di ciò che sarebbe stato l’album.
Finalmente, il 4 Dicembre è stato rilasciato l'album che ha come genere portante il dream-pop, ma che anche alcuni richiami all'Urban, all''Alternative ed elettronici.
Troye, grazie alle sue grandi doti da cantautore e storyteller, ci accompagna nella sua vita passata a Perth, il suo “Triste Quartiere” (Blue Neighbourhood), la metafora dietro questo titolo è: “Credo che ognuno di noi abbia un triste quartiere, quel posto dove tutto è perfetto, dove nessuno può farti male, dove le madri giocano con le figlie e i padri insegnano ai figli ad andare in bici…quel posto dove non puoi essere diverso, dove tutte le case sono uguali, tutto è uguale….dove, nella sua massima sicurezza e tranquillità, a volte si nasconde quell'opprimente sentimento di evadere…di lasciare tutto e scappare, il mio album si chiama così perché tutto quello che racconto si è svolto in quel quartiere dove ho lasciato amici e parenti, dove ogni volta che torno il mio cane è sempre più grigio e mia madre aspetta sempre più una mia visita e dove il mio fratellino ha sempre nuove avventure da raccontarmi"
Due garanzie che abbiamo in questo album sono sicuramente i testi particolari e pieni di metafore, e le melodie curatissime e prodotte magistralmente.
Beh, che dire, iniziamo!



01. WILD

La prima traccia del disco è intitolata "Wild" che viene aperto da dei cori di bambini che stanno a simboleggiare quel lato fragile che si celava dietro un ragazzo impaurito da ciò che in realtà era.
La canzone ha una base molto dettagliata e particolare, e nel testo possiamo leggere:

"Abbandoniamo questo triste quartiere
Non credevo che amare potesse far male così bene
E mi fa impazzire
Perché quando guardi in quel modo
Penso che non avrei mai voluto essere così cattivo
E mi fa impazzire
Mi stai facendo impazzire, impazzire, impazzire”


02. BITE:

Il secondo pezzo si chiama “BITE”, ovvero “MORDERE”.
Racconta la sua prima volta avvenuta in un Gay Club, non in modo così superficiale, ma sottolineando la paura che provava nello “scoprire il corpo di un uomo” e di sentirsi inadeguato, infatti nel ritornello possiamo leggere “Baciami sulle labbra ma, ti prego, non mordermi”.
Il pezzo inizia intensamente con una parte quasi solo voce, per poi arrivare nel ritornello con una base prodotta magistralmente.

Nel testo possiamo leggere:

"Puoi blandire il freddo proprio fuori di me,
Avvolgimi nel tuo calore,
Il rapimento nell'oscurità mi fa sentire a mio agio,
L’occhio cieco del ciclone
Facciamo una passeggiata nell’Easy Street
Dove puoi rinascere e 
Baciami sulla bocca e liberami
Cantami come un coro
Posso essere il soggetto dei tuoi sogni
Il tuo nauseante desiderio
Non vuoi vedere un uomo da vicino?
Una fenice nel fuoco"


03. FOOLS:

Una di quelle tracce che andrebbe esaminata frase per frase, ma che vi vado a riassumere:
Parte al pianoforte, dove Troye parla di come sia stato difficile essere capito in un posto del genere, dove le persone erano chiuse di mente e lui era anormale,

"Non ne posso più di questo posto, spero che le persone cambino
Ho bisogno di tempo per rimpiazzare ciò che ho dato via
E le mie speranze, sono elevate, le devo ridimensionare
Anche se cerco di resistere voglio ancora tutto"

FOOLS è anche una canzone dedicata ad un suo futuro amante, dove lui parla al futuro e della sua voglia di volere dei bambini.

"Vedo piscine, salotti e aerei,
Vedo una piccola casa sulla collina e i nomi dei nostri bambini
Vedo notti tranquille versate sul Tanqueray col ghiaccio
Ma tutto è devastante ed è stato il mio errore”.


04. EASE:

Ease, quarto pezzo, che dire, pura emozione!
La voce di Troye è davvero comunicativa, canta di quanto sia triste e deprimente fare una vita lontani da casa. La canzone è stata scritta da lui stesso mentre veniva coccolato da sua madre, infatti è dedicata proprio a sua made: alla donna che si preoccupa di lui, di come sta, se ha mangiato e che quando torna a casa era la prima a scoppiare a piangere.
Il testo è davvero molto emozionante e, come gli altri, può essere molto toccante anche per chi ci si rivede.
Nella canzone vi è un duetto con BROODS, duo Neozelandese, scelta azzeccata in quanto le due voci si sposano alla perfezione.
Nel testo possiamo leggere:

"Mi sono rimaste solo pelle e ossa,
E mia mamma, non riesce mettere giù il telefono
E smetterla di chiedere perché sto facendo tutto da solo, da solo
Beh la verità è che le stelle cadono, mamma,
E i lupi sono fuori a chiamare, mamma
E la mia casa non si è mai sentita così lontano e
Ho mentito a tutti loro
Non ne ho più bisogno
Non preoccuparti per me
Starò bene se riesco a respirare
sono stato qui troppo a lungo
Spalando mer*a per i miei sbagli
Per i miei sbagli
Ho sempre sbagliato"

05. THE QUIET:

In questo pezzo Troye narra alla sua migliore amica di quanto fossero stati duri quei due anni passati senza parlare, che poi si sono risolti.
Anche in questo pezzo si notano le sue doti da cantautore e anche la cura che c’è in ogni traccia di questo lavoro.
Nel pezzo possiamo sentire Troye cantare:

"Crescente distacco privo di spiegazioni
Stiamo sprofondando nei guai
Bisogna valutare attentamente, riflettere
Preferirei stare a sputare sangue
Piuttosto che farmi fot*ere da questo silenzio
Abituati a scambiarci il mondo, ogni pezzo
Ero io quello che avresti cambiato
Quando sarebbe andato tutto a put*ane
Ora sono rimasto qui nella polvere
Col sapore della fiducia infranta"

06. DKLA (feat. Tkay Maidza)

Musica cupa, richiami urban, un duetto con una rapper emergente (Okay Maidza) che rappa il terzo e ultimo verso.
La canzone parla di un pensiero di Troye, dove dice di non riuscire più ad amare…che chiunque gli si avvicini, prima o poi non ci sarà più nella sua vita.

"Quando abbiamo provato, eravamo un fuoco senza fumo
Dalle stalle alle stelle, ma io sono dipendente dall'essere lasciato
Mi togli il respiro, lo sai che sono destinato a soffocare
Quando chiudo gli occhi, vedo ancora il tuo fantasma"

07. TALK ME DOWN:

Talk Me Down è una canzone davvero potente!
L'intro, molto particolare, possiamo sentire un’ambulanza e delle persone, il ritmo si mantiene lento e costante fino ad esplodere nel ritornello, dove possiamo sentire anche dei violini.
È MOLTO triste, è dedicata ad un amante che non si è accettato per quello che era per via del mondo di oggi, e ha deciso di farla finita.
Il video della canzone esprime a pieno quello che la canzone vuole dire, è molto scuro e affronta i temi socialmente rilevanti come l'omofobia, l'etero-normatività (punto di vista che esprime l’eterosessualità come un dato di fatto, invece di essere una delle tante possibilità) e i suicidi che colpiscono la sfera della comunità LGBT.

 "Voglio dormire accanto a te,
E’ tutto quello che voglio fare adesso,
E voglio tornare a casa da te,
Ma una casa è solo una stanza piena dei miei suoni più sicuri,
Perché sai che non posso fidarmi di me stesso con la mia ombra alle 3 del mattino
Preferirei alimentare una fantasia che affrontare tutto ciò da solo."


08 COOL:

Per quanto riguarda COOL, Troye ha spiegato che è stato davvero divertente scriverla, pensava a come L.A gli facesse venir voglia di fumare, bere e uscire fuori tutto il tempo. Il testo umoristico, racconta che spera che le persone non lo prendano davvero sul serio, anche se c’è anche del vero in quello che ha scritto.
La canzone è molto particolare ed ha un ritmo molto coinvolgente.
In alcuni punti, notiamo riferimenti alle famiglie di oggi che al posto di dare amore ai figli, gli danno soldi da spendere e spariscono non insegnandoli come stare al mondo.

“Affitto da pagare
Lo amo, anche tu?
Padri assenti
Pagano i loro figli
La loro madre è andata via
Per una vita super lussuosa
Una volta aveva un cuore
Ora l’ha venduto via"


09. HEAVEN (feat.Betty Who):

Forse ci troviamo davanti la canzone più emozionante e malinconica dell’album.
Troye l’ha scritta ripensando a quando, da adolescente si poneva delle domande sul suo futuro…se sarebbe mai riuscito a fare coming out, cosa avrebbero pensato tutti di lui, se sarebbe mai riuscito a fingere di essere una persona che non era e creare una famiglia perdendo un pezzo di se, se sarebbe mai riuscito ad andare in paradiso. Alla fine arriva alla conclusione che forse il paradiso non fa per lui dopo aver fatto coming out con i suoi amici e con i suoi genitori.
Il pezzo, caratterizzato da una base molto curata, è un duetto con Betty Who, che lo accompagna con la sua voce in vari versi…per rendere il tutto più emozionante.

 “La verità scorre libera, come una lacrima sulle guance
Cercandomi di parare il c*lo, e di non spezzare il cuore a papà
Bugie escono dalla mia bocca, passando a stento dalle fessure dei miei denti
La voce dentro di me mi sta divorando lo stomaco
Cercando di rimpiazzarlo con l’amore che continuo a fingere, 
con quello di cui entrambi abbiamo bisogno”.

10. LOST BOY:

LOST BOY è stata scritta da Troye con in mente il cartone Disney “Peter Pan". Con questa canzone vuole farci capire quanto sia stato difficile entrare nel mondo degli adulti e che la sua parte bambinesca non lo abbandonerà mai.
La base molto bella, piano nell'intro, mentre nel ritornello possiamo sentire uno xilofono che da al brano un pizzico di vivacità e spensieratezza.

11. for him. (feat.AllDay):

Questa canzone molto particolare è dedicata ad una persona ben specifica (probabilmente a Connor Franta, grande amico di Troye).
Troye parlando del brano dice “Ho deciso da poco che For Him avrebbe fatto parte dell’album, perché è un regalo per qualcuno, ed è davvero, davvero speciale. Il testo è completamente personale, tra me e lui. Gli ho suonato la canzone e abbiamo avuto un momento davvero molto dolce. Ma alla fine, pensandoci bene, ho deciso che il mondo l’avrebbe dovuta ascoltare"
Ha un sound molto allegro, e la base è abbastanza particolare.

“Stiamo correndo davvero velocemente, dovremmo girarci a guardare
E dovunque io sbagli, tu ci metterai una toppa
Noi formiamo una squadra davvero forte insieme
E credo che molti lo vedano
Abbiamo questa pazza alchimia tra di noi”
“Non hai bisogno di dirmi “ti voglio bene” per farmelo capire
Dimenticati tutte le stelle cadenti e le lune argentee
Le nostre ombre sono violacee, con un po’ di blu e rosso
Disgustosamente dolce come il miele, non abbiamo bisogno di soldi
Tutto quello di cui ho bisogno sei tu"

12. SUBURBIA:

Questo pezzo si presenta con una base composta da violini, schiocchi di dita e da effetti…la voce di Troye qui rsalta molto.
La canzone parla del suo quartiere, di Perth. Nelle strofe spera che le persone sentendolo in radio abbiano alzato il volume e che siano fiere di lui e delle scelte di vita che ha fatto.
Il termine “Suburbia”, significa “periferia” e spiega che Troye è nato nella periferia di una piccola cittadina Australiana; e dice che alla fine non è stato molto duro lasciare quel posto.

“Il tramonto dura di più, dove vivo io
Dove i sogni svaniscono
Ma dove ci si diverte lo stesso
I ragazzi aggiustano le loro macchine
Le ragazze pettegolano
L’amore è buono
Quando è giovane”

Questa parte parla proprio della sua città (dove il tramonto dura di più, geograficamente parlando), parla del suo quartiere come un posto che non cambia mai, dove le persone si conoscono tutte a vicenda e che quindi (Where Dreams Go To Die) rende i suoi sogni impossibili.
 Possiamo leggere anche questo verso molto notevole:

“Si, c’è molta storia in queste strade
I buoni pranzi che preparava mamma
Oh Wonder in ripetizione (duo moderno che ricordano la sua vita passata a Perth)
C’è molta storia nella mia testa
Le persone che ho lasciato lì
Quelle che ho portato con me"

13. TOO GOOD:

Piano, violini e chitarre…TOO GOOD è davvero d’impatto, raffinata nei suoni. È davvero molto intima, dedicata ad un amante:

“Sei troppo buono per esserlo con me
Troppo cattivo, è tutto quello di cui ho bisogno”.
Le mie dita camminano sulla tua coscia
Respira il mio amore, vai in alto
E oh, sono molto impaurito
è solo per questa notte
Così ho preso un sorso, aspettando che scendesse
Il liquido è sulle mie labbra
E io sono sopra di te"

14. BLUE (feat.Alex Hope):

Ad aprire questa traccia c’è un violino, che ci introduce ad un pianoforte e alla voce di Troye che canta
“L’amore è duro, lo so
Tutte le tue luci sono rosse, Ma io sono verde e posso andare
Ero solito vederti al massimo, ma ora ti vedo giù
Tutte le tue luci sono rosse, Ma io sono verde e posso andare”.

Già al secondo verso esordisce la bellissima e dolcissima voce di Alex Hope che fa da sottofondo:

“Ti voglio,
Mi colorerò di blu,
E farò qualunque cosa pur di non vederti svanire
Vedo solo me stesso, quando vedo te,
Non posso dire di no,
Anche se le luci sono accese non c’è nessuno a casa,
Ho sempre giurato che non avrei mai perso il controllo,
Almeno fino a quando mi sono innamorato di qualcuno con il cuore che batte così lento"

15. SWIMMING POOLS:

L’ultima canzone di questo primo album di debutto di Troye Sivan è “SWIMMIN POOLS”, particolare sotto ogni punto di vista…sia di struttura, di testo e di base.
Il testo è una metafora, le “empty swimming pools”, sarebbe i cuori vuoti con cui Troye ha avuto a che fare nella sua vita, la canzone ha una base elettronica, con delle influenze dreampop, che comunque troviamo anche in molte tracce dell’album.


Alla fine posso dire che “Blue Neighbourhood” è un ottimo album, una vera dimostrazione del fatto che oggi si può promuovere musica di qualità anche facendo pop, accostato a generi più ricercati e sofisticati.
Per me è stata una rivelazione, lo sento mio ed è molto bello quando un artista ti è vicino solo musicalmente.
Per me Troye Sivan è un artista con la “A” maiuscola, che sta proponendo musica davvero ben curata sotto ogni aspetto; felice anche di vedere che la critica è nettamente positiva, poiché non c’è stata neanche una recensione negativa.
Spero che abbiate fortemente gradito e colto le emozioni che Troye ha voluto trasmettere in queste canzoni.



Voto finale dello Staff di Booklet:

60/100


Cosa ne pensate a riguardo? Ma soprattutto, la sua immagine artistica vi ha colpito? Quali sono le canzoni che avete maggiormente preferito e che hanno avuto un forte impatto su di voi?

Pubblicato da: Lore

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