#ArtistFocus | Nate Ruess, 4 tracks

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E' uscito qualche settimana fa il primo studio album da solista di Nate Ruess. Per questa ragione ho pensato di dedicare a lui il settimanale #ArtistFocus, nella speranza che possa interessarvi, coinvolgervi e, chissà, piacervi, il viaggio nella musica di questo musicista dalla voce così singolare e riconoscibile.


Facciamo un attimo un passo indietro per definire la sua figura e comprendere la strada che ha percorso finora. Nate è un cantante, autore e musicista che ha cominciato la sua carriera nel music business a diciannove anni, nel 2001, formando la band The Format assieme al collega Sam Means. Dopo questa esperienza ne ha cominciata un'altra nel 2008 che tutti conosciamo, diventando il leader dei fun. con cui è arrivato il successo internazionale. Proprio durante una pausa dal lavoro con quest'ultima band, Nate si è dedicato in questi mesi al suo primo album da solista.

The Format: "She Doesn't Get It" da Dog Problems

-La cover di Dog Problems-
"Dog Problems" fu il secondo e ultimo album della band The Format e venne rilasciato nel luglio del 2006. Caratterizzato dai generi indie pop e rock, l'album è stato quasi interamente scritto dai due membri della band: Ruess e Means. Il cd ottenne ottime recensioni da parte di diverse testate musicali e vennero estratti tre singoli da esso: "The Compromise", la title track "Dog Problems" e, infine, "She Doesn't Get It", brano che vi faccio ascoltare in questo post.

La traccia in questione viene considerata uno dei brani migliori all'interno dei lavori di questo gruppo. Ha un ritmo incalzante che può conquistare dal primo ascolto che si sposa benissimo con la parte cantata di Nate.
Il testo è davvero bellissimo e per questo vi invito a leggerlo nel video; la canzone parla delle sensazioni conflittuali che il cantante prova nei confronti di una relazione sessuale di una sola notte con una partner meno matura di lui. Nate si sente totalmente estraneo alla realtà "bambinesca" di questa ragazza, ma allo stesso tempo sa di non essere in grado di avere una relazione senza lasciarsi coinvolgere dai sentimenti. Molto bello ed esplicativo è il paragone che fa in questi versi:
She stops and she sings, "Do do do do do do do do"
I claim "New Religion" is my song
Il riferimento è al fatto che mentre la ragazza intona "Hungry Like The Wolf" dei Duran Duran (brano che Nate ritiene tra i più leggeri e meno impegnati), lui preferisce invece la ben più profonda e oscura "New Religion".



Fun.: "Be Calm" da Aim And Ignite

Dopo lo scioglimento dei The Format nel 2008, come già detto, Nate Ruess decide di partire con un'altra "avventura" e lo fa chiamando a raccolta Jack Antonoff e Andrew Dost coi quali costituisce il nuovo gruppo: i Fun. Il primo lavoro in studio della band indie pop esce nel 2009 col nome di "Aim and Ignite" e non regala ai ragazzi la notorietà internazionale, arriverà solo qualche anno dopo col secondo album.

Da quest'album bellissimo, ho scelto la prima traccia d'apertura "Be Calm": fin dai primi secondi riesce a smuovere una serie di emozioni difficili da definire. Il brano è un'esortazione, come si può immaginare dal titolo, a mantenere la calma anche nei momenti più difficili. Sono presenti inoltre i riferimenti all'attività musicale interrotta (l'esperienza The Format) e alla nuova condizione in cui Nate si trova a fare musica adesso. Si tratta di una grandissima prova vocale e "cantautorale" per Nate.



Fun.: "Why Am I The One" da Some Nights

Con Some Nights arriva finalmente il meritato successo commerciale planetario per i Fun.; diversi brani si fanno notare in tutto il mondo, primo fra tutti l'indimenticabile hit "We Are Young", ma anche le bellissime "Some Nights" e "Carry On". Devo proprio dirlo... si tratta di uno degli album che più amo in assoluto e vi invito ad ascoltarlo con calma se non ne avete ancora avuto l'occasione. 

Dopo le tre citate canzoni, venne rilasciato un ulteriore singolo, si tratta proprio di "Why Am I The One". La canzone ha una melodia molto dolce e avvolgente che accompagna un testo davvero molto intenso che va assolutamente letto per essere compreso. Nate canta di come non si sia mai trovato bene in alcun luogo e perciò si sia sempre sentito costretto a spostarsi, anche ora che finalmente è in un luogo in cui sta davvero bene, non può rinunciare a spostarsi ancora come ha sempre fatto.
Why am I the one always packing up my stuff?
Vi inserisco il video ufficiale in cui il testo viene narrato metaforicamente attraverso le peripezie di una valigia.



Nate Ruess: "What This World Is Coming To (feat. Beck)" da Grand Romantic

Apro quest'ultima parte, con l'intro di "Grand Romantic", il primo e unico studio album che Nate Ruess ha rilasciato da solista finora. Si tratta di un cd davvero piacevole con produzioni interessanti e coinvolgenti, testi intelligenti e la magnifica voce di Nate che non delude mai. In un certo senso l'introduzione prepara e introduce nella maniera giusta l'ascoltatore a questo progetto nonostante non ritroveremo altri brani che la ricalchino.



Dall'album ho deciso di scegliere la collaborazione con Beck, tra l'altro è l'attuale singolo estratto del progetto. Si tratta di una bellissima canzone in cui i due cantautori coniugano le loro voci in maniera emozionante. Nel testo Nate critica la dura realtà di una società materialista e di uomini interessati soltanto alla fama ed al profitto. Per questa società l'amore non ha nessun valore e chi dice di amarlo lo fa solo per trarne qualche vantaggio.
So let’s get high here in the moonlight
Even the stars go right over our head
I think I’m gonna shine in the afterlife
Leaving the fight for peace of mind instead
Il cantante non ha paura della morte, lo consola il fatto che dopo di essa finirà la depressione e il dolore che gli altri gli causano e finalmente sarà libero da ogni pensiero e crudeltà terrena. Sa che lascerà tutte le preoccupazioni e i tormenti qui sulla terra, così gli altri potranno cominciare a pensare di trovare giustificazioni per ciò che gli hanno fatto e per come lo hanno trattato.



Finisce con questo brano così intenso e doloroso il nostro tragitto nella musica di Nate Ruess, mi auguro abbiate voglia di ascoltare il suo "Grand Romantic" perché è un lavoro che merita moltissimo: è ricco dal punto di vista musicale quanto dal punto di vista emotivo. Ora non resta che aspettare il prossimo lavoro coi Fun., nel frattempo spero in molte esibizioni per quest'era solista.

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