#ArtistFocus: Lady Gaga - Parte I

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Benvenuti al nostro immancabile appuntamento della nostra rubrica del mercoledì #FocusArtist che ci permette di conoscere un'artista più da vicino. Dopo Katy Perry, Rihanna e Britney Spears, una che mancava di essere trattata era proprio lei, Lady Gaga! Una delle artiste musicali che senza orma di dubbio è riuscita a farsi notare e a lasciare il segno in questi ultimi 10 anni, grazie specialmente alla sua bravura nel canto, nella scrittura, nel suonare e nel co-produrre il suo stesso materiale.
In attesa del suo ritorno discografico che dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno, cogliano l'occasione di parlavi di 4 suoi brani poco conosciuti dal grande pubblico.
Scordatevi quella Lady Gaga dai look eccentrici, dai comportamenti bizzarri e dalle forti sonorità electro, perché qui andrete a scoprire un suo lato che ben pochi conoscono.


Prima di fare il grande debutto nel panorama musicale, Lady Gaga faceva parte di una band, chiamata appunto con il suo vero nome, Stefani Germanotta. Il primo progetto discografico forgiato con questa band è stato l'EP Red And Blue, rilasciato nel marzo del 2006. Completamente scritte dalla stessa Germanotta e prodotte da Joe Vulpis, le canzoni che vi sono al suo interno presentano uno stile del tutto glam rock e sono caratterizzate dalla forte presenza del pianoforte e della voce di Lady Gaga.
Il progetto non ebbe una pubblicazione e distruzione ufficiale tramite un'apposita etichetta, ma venne solo messo in vendita presso un nightclub di New York, chiamato The Bitter End.
Nonostante nessun pezzo sia stato promosso e rilasciato come singolo, il brano Wish You Were Here si fece maggiormente notare in Romania, Polonia e Ungheria nel 2009, quando Lady Gaga si fece conoscere dal grande pubblico.
Questa traccia che andrete a conoscere parla della nostalgia di casa, del rimpianto di essere diventati adulti e mostra le doti interpretative dell'artista. Dall'introduzione può sembrare una ballata molto soft e melodica suonata al piano, ma mano mano che si prosegue la produzione cresce con l'aggiunta di batteria e chitarra.



Ed ecco che arriva il 2008, anno in cui Lady Gaga, dopo aver catturato l'attenzione di Akon non solo per le sue doti di songwriter ma anche interpretative, fa il suo primo impatto nel panorama musicale con il suo singolo di debutto Just Dance che si rivela in men che non si dica un successo. Sebbene Just Dance le conferisce una certa popolarità negli States, il singolo che la consacra come icona della musica mondiale è Poker Face, tormentone incontrastato del 2009. Come ben sapete questi successi sono contenuti in The Fame, album di debutto che tratta della fama in varie sfaccettature.
Di questo album vorrei soffermarmi su Disco Heaven, un pezzo che ci porta indietro nel tempo per il suo stile dance del tutto anni 70 e 80. Un verro inno all'innamoramento e al lasciarsi andate sotto le luci della pista da ballo e che grazie alle sue venature rock può essere considerato come un tributo alla celebre Let's Dance di David Bowie.


Purtroppo, come spesso accade, per motivi del tutto inspiegabili molte tracce vengono messe da parte destinate per svanire nel mistero. Fortunatamente per la l'elegantissima e drammatica Fooled Me Again, questo non accade. Per supportare ulteriormente il suo prodotto discografico, Lady Gaga decide di allegare al progetto un cortometraggio realizzato con la Haus Of Gaga chiamato THE FAME: Part One. Proprio ad aprire il mini-film è questa dolorosa ballad semplicemente suonata al pianoforte che ci mostra pienamente come Gaga riesce a spiccare con un certo minimalismo.
Scritta dalla lei stessa e prodotta dal noto Rob Fusari, questa gemma grazie alla sua interpretazione molto sofferente, riesce a trasmetterci il profondo sentimento di delusione che ha provato nel momento in cui si è resa conto che quella persona che poteva starle accanto per tutta la sua vita, si è rivelata la più disonesta che abbia mai incontrato poiché l'ha presa in giro per più di una volta.
Il pezzo, non incluso in The Fame poiché tematicamente uguale a Brown Eyes, venne eseguito dal vivo al KIIS-FM:


Eccoci all'ultima tappa di questo percorso che sarà accompagnato in grande stile sulle note di The Queen, bonus track tratta dal suo secondo album in studio Bron This Way, che voi conoscete senz'altro per la title-track, Judas e The Edge of The Glory, che ci parla dell'essere coraggiosi, intrepidi e nel far uscire il meglio di noi, in questo caso per Lady Gaga "La Regina", per far si che la paura non si manifesti e non ci colga di sorpresa, cosa che si può dedurre soltanto facendo attenzione al testo, scritto naturalmente da lei stessa. Ciò che caratterizza il pezzo non è solo il testo ma anche la produzione targata dal noto Fernando Garibay, molto rock con qualche pennellata di dance che non guasta. Come ciliegina sulla torta non poteva mancare per una conclusione decisamente perfetta un riff incisivo di chitarra.



Come ben tutti sapete, Lady Gaga in questi ultimi anni si è dedicata alla musica Jazz assieme al noto Tony Bennett e grazie al singolo Till It Happens to You ha avuto modo di apparire alla nota cerimonia degli Oscar. Dopo numerose apparizioni in grandi eventi come il Super Bowl, speriamo di avere tra le mani entro la fine dell'anno, quel quarto progetto discografico che dovrebbe segnare il suo ritorno trionfale sulle scene musicali.

La nostra rubrica che ci ha permesso di parlare di questa grande artista finisce qui, non esitate a dirci di quel che ne pensate di questi quattro pezzi.
Come sempre vi ringraziamo per averci letto e vi raccomandiamo di presentarvi puntuali al prossimo appuntamento!

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