#FlashbackFriday: Speciale Prince

Leave a Comment
Dopo averla trascurata per un po' di tempo, la nostra rubrica del venerdì #FlashbackFriday oggi torna viva più che mai, per parlarvi proprio di quella leggenda che ha segnato la storia della musica insieme a Michael Jackson, e che purtroppo, come sapete, ieri ci ha lasciato, Prince!


Produttore, polistrumentalista, compositore, attore, regista... insomma tante le ardue imprese che ha compiuto nella sua carriera e che hanno fatto si che tutti lo ricordassero non solo come The Kid, ma anche come "L'uomo dai mille nomi"; non solo riconosciuto dalla sua grande e particolar voce, ma anche dal suo stile spesso bizzarro e appariscente. Un artista di grande personalità, dimostrata specialmente durante le lotte avute di frequente con la sua etichetta discografica per le decisioni riguardo i suoi lavori, da cui è uscito sempre come vero vincitore.
Dopo questa premessa, è opportuno che lo Staff di Booklet vi faccia ricordare questa grande icona tramite alcune delle sue performances migliori che hanno contraddistinto la sua carriera e per le quali viene tanto celebrato.

Nato da una famiglia di Jazzisti, a soli 20 anni diventa il produttore discografico più giovane della Warner Bros, da lì in poi passa le nottate intere in sala d'incisione, progettando tutto da sé il suo album di debutto. Ed è cosi che in così giovane età esce For You, la sua prima fatica discografica. Ben curato, in piena linea con lo stile disco-music che era in voga all'epoca, dimostra la sua grande versatilità nel suonare diversi strumenti, tanto che la critica gli aggiudica il nomignolo di nuovo Steve Wonder.
Il primo singolo estratto è "Soft and Wet", prodotto dallo stesso Prince in collaborazione con Chris Moon. Dal punto di vista testuale è il primo pezzo dove vengono sperimentate metafore sessuali, mentre dal punto di vista strumentale presenta sonorità funk e disco.

Ma la vera consacrazione arriva negli anni 80, precisamente nel 1984 grazie a Purple Rain, suo sesto album, inciso in collaborazione con la sua band The Revolution e che fa colonna sonora dell'omonimo film, diretto da Albert Magnoli e scritto da Magnoli e William Blinn, in cui lo stesso Prince recitava; progetto che gli fa guadagnare ben due Grammy Awards e l'ambito Oscar come miglior colonna sonora. Considerato dalla critica il suo progetto discografico migliore di sempre, "Purple Rain" ancora oggi è considerato una pietra miliare della storia della musica, assieme a molti altri album e colonne sonore.
Dal disco vengono estratte "When Doves Cry", "Let's Go Grazy" e il famigerato pezzo già citato; i brani si rivelano delle hit immediate, specialmente "Purple Rain", considerato forse il pezzo più iconico dell'artista.

In molte occasioni questo brano è stato eseguito dal vivo, ricordiamo durante i Grammy Awards del 2004 insieme alla star Beyoncé e nel 2007 durante l'Halftime Show del SuperBowl, definita una delle sue migliori performance di sempre:







Sempre nel 2004, Prince offre un'altra performance davvero mozzafiato, durante la Rock & Roll Hall Of Fame Induction Ceremony, nella quale era appena stato inserito, insieme a molte star come Tom Petty, Steve Winwood e Jeff Lynne omaggia Geroge Harruson sulle note di Wile My Giutar Gently Weeps:




Facciamo un salto di 4 anni per portarvi nel noto Festival Musicale del Coachella, 2008, in quell'anno uno dei tanti artisti che ha pensato di affascinare quell'immensa folla è stato proprio lui. Impossibile dimenticare quella magnifica cover di Creed, classico dei ReadioHead.




Proseguiamo con una delle sue esibizioni più recenti, risalente a 2 anni fa circa. In quell'anno Prince riemerse con 3RDEYEGIRL, un gruppo tipicamente virtuosistico e incredibilmente elegante, composto interamente da musiciste donna col quale fa visita al noto The Asernio Hall Show del Saturday Night Live, per proporre uno degli spettacoli televisivi più impetuosi sulle note della B -side She's Always in My Hair, dove Il folletto del Minnesota cede nobilmente l'assolo al suo chitarrista, prima di eseguire il proprio, inaspettatamente da brividi.

Come ultima performance vi proponiamo la più iconica tra tutte. Siamo nel 1983, a quel tempo Prince era uno dei tanti amici del caro e stimato collega, nonché l'icona del soul, James Brown, che durante un suo concerto lo ospitò sul palcoscenico ad esibirsi con lui insieme e un altro nome che diverrà leggenda, Michel Jackson. Che dire, una performance del genere si commenta da sola! Iconica, storica e leggendaria:


Termina così  il nostro viaggio attraverso i palcoscenici che ha calcato questa grande leggenda del soul, frammento importante di storia della musica internazionale.
Il 2016 si sta rivelando un anno piuttosto macabro per la musica, già segnato dalla perdita di altri artisti davvero importanti. Artisti che le nuove generazioni non avranno modo di vedere, conoscere e vivere così come abbiamo potuto fare noi. E' importante, però, non dimenticare queste grandi personalità che col loro talento, la loro forza e il loro genio creativo, hanno saputo plasmare il mondo della musica così come lo conosciamo oggi. Sta a tutti noi, come amanti di quest'arte, portare avanti il loro ricordo.
R.I.P Prince

0 commenti:

Posta un commento