Recensione Album: "Mannequin Factory" di Porcelain Black

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Oggi abbiamo il piacere di recensire per voi un album che non è molto conosciuto alle masse, in quanto non è mai stato rilasciato ufficialmente, ma comunque si può ascoltare grazie ad un leak finito online per vari motivi. Il progetto in questione è intitolato "Mannequin Factory" ed appartiene alla cantautrice statunitense Alaina Marie Beaton, in arte Porcelain Black. Caratterizzata da un timbro facilmente riconoscibile ed una voce graffiante, questo album avrebbe dovuto rappresentare proprio il suo debutto, ma purtroppo non venne pubblicato. Dopo aver rilasciato ben due singoli a sostegno, ovvero “This Is What Rock N Roll Looks Like” e “Naughty Naughty”, tutto andò a monte per motivi che non sono stati specificati. Si sospetta però che ci siano state delle incomprensioni tra il produttore RedOne e la stessa artista talmente accese che non hanno permesso a quest’ultima di rilasciare il suo disco. Dopo una lunga attesa, anche per rispetto dei suoi fans, nel 2015 Porcelain decide di auto-leakkare l'album pubblicandolo sul web, affermando che non le interessa nulla delle tracce registrate con il noto hit-maker.
“Mannequin Factory” è un ottimo prodotto che spazia tra vari generi, infatti possiamo trovare molteplici elementi utilizzati che creano un ottimo mix. Per aiutare a far capire questa distinzione, il progetto è stato suddiviso principalmente in due parti: una più commerciale e una più di nicchia, caratterizzata da sounds elettro-rock. Possiamo quindi iniziare ad analizzare ogni singola traccia contenuta in questo progetto con una recensione track by track. Buona lettura e buon ascolto!


THIS IS WHAT ROCK N ROLL LOOKS LIKE
La prima traccia di questo progetto è il primo singolo ufficiale rilasciato, con il quale Porcelain ha debuttato nel mondo della musica. Questo pezzo, oltre ad aprire l'album, ci dà una vera e propria anticipazione di come sarà l'intero disco, con il suo genere rock e pop. Come detto nell'introduzione, possiamo dividere "Mannequin Factory" in due parti: la prima più pop catchy, con brani prodotti dall'hit-maker RedOne, e la seconda più rock, con brani provenienti dalla sua precedente esperienza musicale sotto il nome di "Porcelain and The Tramps". Anche "This Is What Rock N Roll Looks Like" è stata prodotta dal famoso produttore ed è stata rilasciata il 29 Marzo del 2011. Il genere è quello che caratterizza Porcelain e possiamo ascoltare elementi rock uniti al pop electro. Tramite un'intervista la stessa artista ha spiegato che la musica è in continua evoluzione e che non deve essere necessariamente una sola cosa. Si può mescolare il rock con il pop e si può creare comunque un "legittimo rock n'roll".
Con un peak alla posizione #44 della Billboard Hot Dance Club Songs, questo brano vede anche la partecipazione del rapper Lil Wayne ed è accompagnato da un video ufficiale, ovvero l'unico rilasciato da questa sfortunata era. Solo dal video, in cui Porcelain viene mostrata con i suoi capelli bicolore e il suo atteggiamento ribelle, e dalla performance televisiva da David Letterman, possiamo notare quanto la casa discografica inizialmente abbia puntato su questa artista, facendo risaltare la sua personalità forte e eccentrica. Il punto forte di Porcelain, infatti, oltre alla sua musica, era proprio l'immagine, definita un incrocio tra una puttanpop e una rockstar.



NAUGHTY NAUGHTY (LA DEE DA DEE)
"Naughty Naughty" è la seconda traccia di "Mannequin Factory" e la possiamo ascoltare in due versioni: una è la demo (che prende il nome di "La Dee Da Dee") e l'altra è la versione finale, rilasciata ufficialmente come singolo il 13 Dicembre del 2011. In questa prima metà dell'album il tocco di RedOne lo ritroviamo sempre e anche questo pezzo è caratterizzato da un genere pop e rock con elementi synth. Una delle parti più interessanti è sicuramente il bridge, con una voce maschile in sottofondo e quella dell'artista che chiude questa parentesi con un "verso" caratteristico del mondo heavy metal. Questa sfumatura della sua voce, che dimostra proprio la sua dimestichezza con il genere rock, la incontreremo in tutte le tracce di Porcelain. Il brano, essendo molto catchy, avrebbe potuto fare molto commercialmente se promosso bene, ma purtroppo non è accaduto ciò. Già da qui la gestione dell'era ha iniziato ad essere scarsa, non pubblicando neanche un video ufficiale per questo brano.
Il sound, davvero catchy e trascinante, è accompagnato da un testo spensierato e "felice", ovvero un inno al divertimento e alla follia.

"Naughty, naughty, naughty
We like to party
I know you hate it ’cause
I flirt with everybody
Naughty, naughty, naughty
We just wanna party
It’s all about fun and games
Until I hurt somebody"

MANNEQUIN FACTORY
Ci troviamo di fronte al primo brano non rilasciato ufficialmente ma inizialmente pubblicato ad Agosto del 2013 nel canale YouTube dell'artista, accompagnato da un lyric video. Con sounds electro-pop, "Mannequin Factory" è un'altra traccia molto valida del repertorio di Porcelain. Possiamo ascoltare dei versi caratterizzati dall'autotune e un pre-chorus con la sua voce graffiante, seguito da un ritornello davvero catchy. Gli "Oh-oh", che ritroveremo anche nel brano successivo, ricordano molto Lady Gaga nell'album "Born This Way" e questo è giustificato dal produttore in comune, ovvero RedOne. Il testo della title-track parla di un gruppo al quale l'artista appartiene, denominando le persone di cui ne fanno parte come manichini costruiti in una fabbrica. Porcelain chiede alla persona "normale" cosa vede in lei e se è impressionato dal suo comportamento e dal suo modo di vestire. Si definisce una "freak" ma non le interessa, infatti ripete varie volte la frase "Interessi diversi per gente diversa". Inoltre la cantante ritiene che sia divertente questo fatto dell'essere sempre notata per come si trucca e si veste, e lo fa soprattutto per impressionare gli altri, che restano fermi a guardarla.

SWALLOW MY BULLET
"Swallow My Bullet" è un'altra traccia con un ritornello molto catchy e potente. Si può facilmente notare la similitudine con un altro brano di Lady Gaga contenuto in "Born This Way", ovvero "Scheiße". La traccia è strutturata come una normale canzone pop ma non mancano i soliti elementi rock che caratterizzano l'artista. Ci troviamo davanti un'altra volta ad un mancato singolo che sarebbe potuto andare bene commercialmente. Il testo è rivolto ad un ragazzo che Porcelain ha preso di mira perchè lo vuole. L'artista è sicura di sè ("Lo sai che ti avrò, Il mondo è piccolo, Non puoi nasconderti da nessuna parte, So che mi amerai, Le mie armi sono cariche e ti ho sotto mira"), usa dei modi molto provocanti ("Oh mi piace tanto quando ti comporti male") e nel ritornello ripete il titolo della traccia, ovvero "Ingoia i miei proiettili".

MAMA FORGIVE ME
Arriviamo alla quinta traccia dell'album e dall'inizio ci sembra di ascoltare un brano più "calmo" rispetto ai precedenti, caratterizzato sempre da un ritornello catchy e vari elementi synth e elettronici. Subito dopo alcuni secondi, però, ritorna il pop rock con il quale Porcelain ci ha ormai abituati. Non manca la sua energia e la sua voce graffiante, che "esplode" alla fine del ritornello e nel bridge. Questo pezzo è stato pubblicato su YouTube sempre nell'Agosto del 2013 e nel video possiamo vedere una performance che ha eseguito in un suo concerto. Questa clip è la prima di una serie che l'artista ha regalato ai fans, i quali hanno potuto ascoltare le varie tracce di questo progetto in alta qualità (prima del leak totale a Gennaio del 2015).
Il testo di "Mama Forgive Me" è un messaggio verso la madre e le chiede perdono perchè sta andando con un cattivo ragazzo. L'artista si rende conto che sbaglia e che sta infrengendo le regole, però lui la ama e lei non resiste.


PRETTY LITTLE PSYCHO
Altro brano pop-rock con una base elettronica, "Pretty Little Psycho" è caratterizzato da un ritornello molto fresco e orecchiabile. Una delle parti che colpisce di più è il pre-chorus, nel quale esce fuori tutta la voce di Porcelain. Prodotta sempre dal famoso hit-maker, questo pezzo risulta essere molto energico e sarebbe potuto essere un buon singolo. Il testo, come si può capire dal titolo, parla dell'artista che chiede ad un ragazzo un pò della sua follia. Il tema non è molto diverso da quello degli altri brani, infatti la cantante ammette la "stranezza" di questi tipi di persone (lei compresa) e riconosce che è anche sbagliato, però vuole essere così (soprattutto per lo scopo di far impressionare gli altri). In "Pretty Little Psycho" sembra che Porcelain non sia soddisfatta della sua personalità e vuole diventare ancora di più "pazza" e ribelle.

RICH BOI
Arriviamo quasi alla fine della prima parte prodotta da RedOne, e questo brano risulta essere il meno valido finora. Con dei versi e un pre-chorus molto trascinanti, che ricordano la Rihanna pop, a mio parere il ritornello è la parte negativa del pezzo che non lo fa apprezzare appieno. Sicuramente è una delle tracce più orecchiabili del progetto, forse anche troppo, ed è in grado di entrare in testa da subito.
Il testo è quasi una presa in giro verso un ricco ragazzo, al quale Porcelain chiede dei soldi e di comprarle tante cose. Con la frase "Blow that money on me, Everybody knows that your daddy pays" la cantante provoca questo uomo, approfittandosi della sua ingenuità.

HOW DO YOU LOVE SOMEONE
Dopo averci gustato con pezzi molto pop con elementi rock, entriamo nella seconda parte dell’album con una reinterpretazione di un brano contenuto nel disco "Guilty Pleasure" della ex stellina Disney Ashley Tisdale. Scritta proprio da Porcelain, che nel 2008 la diede alla famosa attrice di High School Musical, “How Do You Love Someone” è una ballad pop rock di ottima fattura che ha un concept ben studiato. In questo pezzo, dove vengono fatte molte domande sul sentimento dell’amore tra cui “come si ama qualcuno” senza poterlo ferire e senza entrare in contatto con il passato, troviamo una Porcelain molto diversa da quella vista fino ad ora. Infatti, al contrario della prima versione, possiamo ascoltare il tutto in una chiave un po’ rockeggiante. Questo tocco viene dato anche dalla voce della nostra artista che si adatta perfettamente al sound. Per la scrittura del testo la cantautrice è stata aiutata da Billy Steinberg e Josh Alexander (che è stato anche il produttore della versione della Tisdale), riuscendo a creare un prodotto degno di nota.

TOO MUCH OF NOT ENOUGH
Con “Too Much of Not Enough” siamo di fronte alla traccia numero nove di “Mannequin Factory”. Questo brano è una nuova ballad pop/rock che risalta la voce di Porcelain, anche se aiutata da un po’ di autotune. L’artista con questa traccia vuole farci capire che le manca qualcosa nella vita, sentendosi quasi incompleta (il tutto è spiegato anche semplicemente nel titolo). Questo qualcosa è un amore finito male che non la riesce a far calmare. Lei stessa a fine canzone ammette: “Non c'è abbastanza droga nel mondo per alterare il mio ricordo di te”. Insomma una traccia davvero toccante caratterizzata da un sound abbastanza minimal, che “esplode” maggiormente nel chorus. In quest’ultimo possiamo ascoltare molti elementi, tra cui una batteria molto prepotente che accompagna la cantante anche nel resto della canzone. Nel complesso è una delle tracce migliori che possiamo ascoltare in questo album.


STEALING CANDY FROM A BABY
Volete una traccia con il giusto mix di elettronica e rock? Questa è sicuramente quella che fa per voi. Tornando ai sounds che troviamo nella prima parte dell'album, in "Stealing Candy From A Baby" Porcelain si diverte a sperimentare senza abbandonare definitivamente i suoi due generi che la caratterizzano: il pop e il rock. Infatti in questa atmosfera molto catchy, mentre ascoltiamo Porcelain che lascia il suo fidanzato a causa dei suoi comportamenti, lei stessa prova ad utilizzare vari elementi tra cui il dubstep. Nel testo possiamo ascoltare spesso la frase "Stealing Candy From A Baby" ("Rubando le caramelle ad un bambino"), la quale viene utilizzata come un paragone, facendo intendere che non è stato facile per lei lasciare il suo partner.

KISSES LOSE THEIR CHARM
Arriviamo alla prima traccia registrata precedentemente sotto il nome di Porcelain and The Tramps. Anche il materiale da questa sua parentesi musicale non fu mai stato rilasciato, ma nel web si può trovare facilmente una raccolta creata dai fans in cui si possono ascoltare questi vari brani. In un'atmosfera tendente al dark, Porcelain ci fa capire perchè i "baci hanno perso il loro fascino" (che dà il titolo al brano). Come in tutte le tracce troviamo moltissimi elementi rock uniti a quelli eletronici, confermandosi come una rockstar perfetta. Il particolare di questa traccia avviene tra l'intro e il verso: in questo spazio di tempo possiamo ascoltare la base che mano a mano viene ampliata, senza però far capitare nulla per caso.

KING OF THE WORLD
Entriamo nella zona più di nicchia con "King Of the World". Anche questa traccia non è nuova per chi conosce quest'artista, in quanto faceva parte del suo materiale precedente. Da qui in poi, i sounds si fanno sempre più rock, tanto da sembrare una persona diversa. Tra una batteria prepotente e una base quasi in stile metal, Porcelain ci mostra la sua vera voce. Infatti, in più di qualche punto, possiamo ascoltare la cantautrice mentre esegue alcuni tratti di "scream" (che abbiamo già ritrovato precedentemente, ma non in modo così massiccio).

FUCK LIKE A STAR
Se siete alla ricerca della traccia più strana contenuta in "Mannequin Factory", la risposta è semplicemente una: "Fuck Like A Star". Caratterizzata da un'introduzione con una voce robotica, che accompagna quella dell'artista modificata da appositi strumenti, questa traccia è una delle più esplicite dell'intero progetto. La base è sicuramente il punto forte del brano. In tutti i 3 minuti e 40 di riproduzione questo pezzo presenta un beat prepotente, ma solo nel chorus il tutto viene amplificato ulteriormente, grazie anche a Porcelain che ci mette davvero tanta voce (esagerando anche). Si nota che la cantautrice è molto a suo agio con questo tipo di sound, che a quanto pare è il suo preferito. Dopo aver creato un testo del genere, lei stessa decide di concludere la traccia con la voce robotica facendo una risata ed esclamando "Oops", facendoci intendere che lei stessa sa di aver esagerato, ma non se ne preoccupa prendendo questo brano come un gioco.


I'M YOUR FAVORITE DRUG
Giungiamo in un batter d'occhio alla traccia numero quattordici. Nuovi sounds rockettari in "I'm Your Favorite Drug", ma al contrario delle precedenti non c'è alcun tipo di intrusione di altri elementi. Infatti, qui troviamo esclusivamente tutte le caratteristiche di un classico brano tendente al metal. Il testo anche qui è abbastanza esplicito, ma non così volgare come quello di "Fuck Like a Star". In questa atmosfera molto familiare agli amanti del genere, possiamo capire cosa è in realtà Porcelain per il suo partner: "la sua droga". Ma ci sono anche degli effetti collaterali che sono di origine sessuale: il suo amato è dipendente da lei e questa non finirà mai. Ovviamente questa condizione non è positiva per l'artista, ma lei non si ribella (almeno per il momento).

GASOLINE
Continuiamo con l'analisi delle tracce che fanno parte anche della sua era musicale precedente. In "Gasoline" l'artista fa uscire tutto il suo carattere ribelle facendoci capire di che pasta è fatta. Grazie a questa traccia, possiamo approfondire sulla sua storia d'amore non proprio semplice. In questa vera e propria protesta, Porcelain reclama i suoi spazi. Possiamo anche capire la rabbia che lei stessa ha tramite varie similitudini: nel testo, infatti, la cantautrice si definisce altamente infiammabile, come un "animale in gabbia" pronto a scattare ed attaccare. Anche qui troviamo i classici elementi di una canzone rock, misti però a quelli più elettronici. Infatti, come introduzione, l'artista decide di dare carta bianca ad una chitarra elettrica che riesce già a farci intendere cosa ci dobbiamo aspettare.

CURIOSITY
Iniziamo l'ascolto della penultima traccia di questo progetto con una frase: "La curiosità mi sta uccidendo". Ma cosa sarà curiosa di sapere Porcelain?  Se non leggessimo il testo non capiremmo il significato, anche perchè l'artista dall'inizio riesce a metterci su una falsa via, inserendo nel brano uno squillo di un telefono. Approfondendo la lettura possiamo notare alcune frasi (esplicite) in cui viene data la risposta alla domanda sopracitata. La cantautrice è curiosa di come si faccia l'amore e di come sarà il gusto del suo partner. A compensare il testo non molto convincente, ci pensa la base. Anche qui domina il rock ma viene ampliato da vari elementi che rendono unica questa traccia. Per esempio ci sono i suoni che emettono le macchine per il battito cardiaco oppure, come detto sopra, squilli di cellulare.

TEENY BOOPER CRACK WHORE
"Mannequin Factory" si conclude con una delle tracce meno scontate, che ha alcuni difetti tra cui uno in particolare: è facilmente definibile "trash". Tra vari nomi di droghe, Porcelain accusa il suo ragazzo di essere andato con una minorenne (definita come "teeny booper), dicendogli che puzza come una "Slut". Questo è sicuramente il brano più sperimentale che l'artista ha mai creato, anche se purtroppo non convince appieno. Il genere prevalente è il rock, dettato prevalentemente da una chitarra e una batteria. Su questa base apparentemente semplice, l'artista si diverte con un parlato misto al cantato ed una dose abbastanza massiccia di autotune. Non è un brano realizzato per far vedere di cosa è capace l'artista, ma ha lo scopo di far divertire con temi semplici, anche se per nulla scontati.


Siamo così giunti alla conclusione di questa recensione track by track. Dopo aver analizzato le tracce contenute nel progetto, possiamo dire che se "Mannequin Factory" sarebbe stato rilasciato e reso disponibile al grande pubblico, avrebbe avuto qualche possibilità di successo (vista la presenza di brani che avrebbero potuto sfondare in classifica come "Swallow My Bullet" o la title track stessa). Un vero e proprio peccato per Porcelain, che si è trovata a ricominciare tutto da capo, cambiando anche la sua immagine. Per chi ha avuto la possibilità di ascoltare i suoi recenti snippet, sicuramente si sarà reso conto del cambio di genere. Tirando le somme, possiamo definire "Mannequin Factory" come un ottimo prodotto, anche se non perfetto, che avrebbe potuto far sfondare la cantautrice nel music-biz internazionale.



 Scritta da My_Everything96 e Gagadiamonds
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VOTO FINALE DATO DALLO STAFF DI BOOKLET:

73/100

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