Da bambini ci chiedevamo: se fossi un personaggi dei fumetti chi vorresti essere? Adesso mi faccio la domanda: se fossi una canzone quale sarei? Sono cresciuto ascoltando di tutto: sono stato cresciuto con la musica anni ’70 e ‘80, dal 2002 MTV mi ha poi fatto ascoltare il pop e da quando ho iniziato a navigare su internet su internet mi sono innamorato dell’hip-hop.
Adesso sono goloso di tutto ma, esattamente come i bambini, c’è qualcosa che mi piace meno e faccio qualche capriccio in più. Da 7-8 anni a questa parte ho iniziato solo a “sopportare” il pop di nuova uscita. Non nego il talento di certi artisti (ed alcuni nuovi li ascolto molto volentieri), ma non mi dà più le stesse emozioni che mi dava prima. Specialmente se sconfina nel dance-pop!
L’R&B, al contrario, è quello che riesce a quasi sempre ad impressionarmi di più. Saranno i virtuosismi di certi cantanti o alcune voci che posso sentire arrivare fino al punto più interno di me.
Poi c’è l’hip-hop, che diventa rap nel momento in cui perde di vista la ragione per cui è nato, cioè quando da denuncia sociale diventa sesso, droga e vizi. Io sono per il “rap impegnato”, ma a volte entrano in gioco tanti fattori, tra cui beat potenti, a cui non si può resistere neanche se sei il bambino più viziato e schizzinoso del mondo.
Magari è meglio presentarmi con una breve playlist. Per me, i testi sono spesso la parte più importante di una canzone ed è con alcuni di questi che voglio descrivermi.
Parto da “Angels” di Robbie Williams, sicuramente la mia popstar preferita e di cui non mi potrei mai stancare. “Angels” rappresenta l’amore della nostra vita, quello che aspettiamo e che quando “sento che l'amore è morto, invece mi sto innamorando di un angelo”. Sempre in tema d’amore, mi piace tantissimo quando, in “Under Pressure”, i Queen e David Bowie cantano: “Non potremmo dare a noi stessi ancora una chance? Non potremmo dare all’amore quella chance? Perché non potremmo darla all’amore? Perché amore è una parola così sorpassata. E l’amore ti sfida a prenderti cura della gente sull’orlo del baratro, e l’amore ti sfida a cambiare il modo di avere cura di noi stessi”.
Oltre alla musica, i miei amici sono la mia roccia. E non pensate di dirmi che Cocciante è deprimente! Perché probabilmente davvero affronterei 750 km e “andrei a piedi certamente a Bologna”, salvo poi prendere il treno per Modena! Il segreto dell’amicizia è qui in quelle parole di Renato Zero in “Amico”, quando Renato dice: “E’ quello che non passa mentre tutto va”.
Se vogliamo parlare di rap, 3 artisti non possono mancare: Jay Z, mio rapper preferito; Kanye West, “mostro sacro” come rapper, con testi di forte ispirazione (per esempio, “New Slaves” mi aiuta a scaricare la rabbia), ma soprattutto come produttore, che trovo davvero geniale; ed il Wu-Tang Clan, forse il mio collettivo preferito di sempre. Tra l’altro, l’abbreviazione “C.R.E.A.M.” (Cash Rules Everything Around Me) mi ha ispirato nel nickname, che forse un giorno spiegherò.
Ad altre canzoni, invece, sono emozionalmente legato e magari trovereste noioso sapere. Fatemi spendere solo un elogio ad Elijah Blake, talento nascente dell’R&B.
Insomma, la Musica riveste un ruolo davvero importante nella mia vita e il peso che gli è davvero altissimo. Perfino arrivo ad impazzire se sto un solo giorno senza ascoltare almeno una canzone! Ma sapete quando penso che mi serva davvero? In questi momenti cantati da Frank Sinatra “That’s Life”, a mio parere il Dio del Pop (se Michael Jackson è il Re): “Ogni volta che mi ritrovo disteso con la faccia per terra, mi rialzo e ritorno in corsa”. Sapete, nessuno è un super-eroe, ma tutti ci ritroviamo a terra perché ci hanno fatto uno sgambetto o semplicemente non abbiamo visto bene il gradino. Ma il bello è rialzarsi ogni volta. La Musica ci aiuta, per questo la amo!
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