Recensione Album: "So Good" di Zara Larsson

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Zara Larsson, classe ’97, è una cantante svedese conosciuta grazie a due grandi successi come Lush Life e Never Forget You come first artist ma anche divenuta popolare grazie a collaborazioni come “Girls Like” con il rapper Tinie Tempah e “This One For You” con David Guetta.
Il 17 Marzo ha rilasciato il suo album di debutto, l’unico pubblicato internazionalmente, dal titolo “So Good” come l’ultimo singolo.
Originariamente questo progetto doveva essere rilasciato a gennaio di quest’anno ma poi spostato a Marzo, senza però una vera e propria motivazione.


Lei si è sempre dimostrata amante del pop in tutte le sue svariate forme e, in merito a questo lavoro Zara Larsson ha dichiarato di aver collaborato con molte persone in modo da renderlo il più eterogeneo possibile.
Vediamo insieme il risultato:

1. What They Say

Un inizio un po’ in sordina per la prima traccia di questo album: “What They Say” non è altro che un focus sulle esperienze di vita e consigli che Zara vuole dare a tutti coloro che ascolteranno il suo lavoro, dicendo che non bisogna dare retta a ciò che le persone dicono, se hai un sogno conservalo e fai di tutto affinché riesci a realizzarlo, proprio come lei che pur essendo molto giovane sta facendo ciò che ha sempre desiderato, ovvero la cantante.
Non possiamo dire che sia una buona traccia di apertura (ritmicamente parlando) ma il testo è ottimo perché ci dà il benvenuto nel mondo di Zara, la quale con la sua voce ci terrà compagnia per cinquanta minuti.

2. Lush Life

E’ stato il primo singolo ufficiale di Zara Larsson rilasciato internazionalmente ma poi è si è rivelato come una vera e propria sleeper hit visto che il successo lo ha raggiunto solo l’anno dopo.
Si tratta di una canzone fatta apposta per l’estate, presenta un ritmo e un testo frivolo, infatti parla solo di godersi l’attimo di divertirsi il più possibile, è proprio questa la lussureggiante vita di cui parla la canzone e l’estate e il momento adatto per vivere tutto questo.


3. I Would Like

Parte come una slow jam ma poi fa scatenare la traccia numero tre!
Se nella traccia precedente Zara voleva solo divertirsi, in questa brano si sente “sedotta e abbandonata” ma nonostante questo non può fare a meno di provare una tremenda attrazione fisica per questo ragazzo dicendo chiaramente che vorrebbe stare sotto il suo corpo.
"I Would Like" è stata un singolo promozionale ma, nonostante questo,è riuscita a farsi spazio nella classifica inglese raggiungendo la posizione numero #3, per questa canzone è stato usato un sample di “Dat Sexy Body” una canzone della DJ Sasha, ed inoltre il rapper “Pitbull” la ha utilizzata a sua volta come sample per la sua traccia “Sexy Body” in collaborazione con Jennifer Lopez.


4. So Good feat. Ty Dolla Sign

Un coro gospel apre la title track So Good ma lo avvertiremo ad ogni ritornello. Questa canzone è una sorta di auto-celebrazione: la cantante svedese descrive quanto sia bello il suo amore, infatti si annuncia perfetta nell'amare qualcuno e che in ogni occasione sarà li ad appoggiare il proprio amante stringendolo anche in un caldo abbraccio. Fuori argomento, invece, è la strofa del rapper Ty Dollar Sign infatti non c’è un vero e proprio collegamento tranne nell’ultimo ritornello dove Zara dice “You got me stuck on that”.
Non poteva scegliere canzone più sbagliata per nominare il suo album!


5. TG4M

Il titolo è una abbreviazione di “To Good For Me” infatti la cantante afferma che il ragazzo di cui è innamorata è fin troppo per lei ma che, nonostante questo, lei non farà niente per cambiare perché è così e non può fingersi un’altra persona.
Ci troviamo di fronte ad un’altra canzone danzereccia che parla di divertimento ma questa volta al contrario di “Lush Life”  la voce di Zara risulta un po’ modificata quasi da renderla irriconoscibile.

6. Only You

Per traccia numero 6 ci troviamo davanti ad una mid tempo e ancora una volta si parla di amore, ma questa volta la canzone è dedicata a qualcuno come si può intuire dal titolo.
La cantante dice che non ama neanche se stessa come ama questa persona e avverte ovunque la sua presenza partendo dai pori della pelle fino ad arrivare al vapore finito sullo specchio; insomma questo amore che sta provando adesso la sta divorando ma sente che ne vale la pena continuare.
Fin dall’inizio Zara ha detto che questa canzone è la sua preferita dell’album e probabilmente sarà estratta anche come singolo prossimamente.

7. Never Forget You feat. MNEK

Eccoci arrivati alla megahit di questa era, quella canzone che ha lanciato Zara nel mondo del popstar.
Fra “Only You” e “Never Forget You” c’é un collegamento, se prima le cose andavano benissimo adesso è tutto finito, ma nonostante questo, le due persone non riescono a dimenticarsi anche se hanno preso coscienza che non potranno mai tornare insieme. L’effetto del duetto è anche studiato perché è come se i protagonisti parlassero fra loro anche se non sono nello stesso luogo.
In questo brano è prevista la collaborazione con MNEK il quale si è anche occupato della produzione infatti possiamo affermare con certezza che questo è uno dei brani più riusciti dell’intero album.


8. Sundown feat. WizKid

Dopo aver terminato l’ascolto di questa traccia notiamo subito che vi è una maggiore attenzione alla produzione, il testo, al contrario, è un po’ scarno: Zara è divorata dai pensieri perché non capisce cosa prova, si chiede più volte se è innamorata e fa lo stesso con la persona a cui questa canzone è dedicata, perché è in piena confusione ma in un secondo momento decide di godersi l’attimo e gettarsi a capofitto perché le labbra possono mentire ma il cuore no.
Questo brano è fatto per far ballare chi ascolta, ottima per le discoteche, prodotta da Stargate, Sundown si candida per essere una delle colonne sonore di quest’estate.

9. Don’t Let Me Be Yours

Quante volte non ci siamo sentiti in grado di mettere fine ad una relazione insana? Beh, è proprio questo il tema affrontato in questa canzone dove la voce della cantante svedese supplica il proprio partner a lasciarla in pace, ma spera che sia lui a mettere fine alle sue sofferenze perché lei non è in grado.
Questo brano parte come una ballad ma, una volta giunti al ritornello, ci accorgiamo che non è affatto così perché avvertiamo i sintetizzatori protagonisti per tutta la sua durata e di conseguenza la voce della cantante passa in secondo piano.
Buon brano anche questo ben riuscito.

10. Make That Money Girl

Durante la fase di lavorazione dell’album Zara aveva dichiarato che ci sarebbero stati pezzi dark all’interno e infatti questa è proprio la canzone di quel genere.
Make That Money Girl è una canzone dark di emancipazione femminile, infatti nella prima strofa cita Sylvia Rhone e Julie Swilder due delle donne che sono state a capo di etichette discografiche ma, nella seconda strofa incoraggia tutte le donne a fare quello che vogliono nella loro vita, perfino il presidente (sicuramente si sarà ispirata ad Hillary Clinton).
La canzone più particolare ma sicuramente la più evitabile nel progetto.

11. Ain’t My Fault

Prodotta anch’essa da MNEK, “Ain’t My Fault” la possiamo considerare come la sorella gemella di “Never Forget You” e come ben sappiamo i gemelli sono simili ma hanno un carattere completamente diverso e anche in questo caso è così: questa è una canzone divertente, come la ha descritta Zara, niente a che fare con il nostalgico di quella precedentemente citata.
Inizialmente il testo era completamente diverso, infatti parlava di un ragazzo conteso ma poi completamente modificata perché la cantante non si riconosceva in essa.
Questo è stato il terzo singolo ufficiale estratto dall’album del quale è stato rilasciato un video ufficiale che contiene una coreografia energica come la canzone.


12. One Mississippi

Il Mississippi citato nella canzone non ha niente a che vedere con il fiume o con la regione degli USA, in questo caso Mississippi è una parola usata per contare i secondi infatti nel ritornello c’è un conteggio che indica un circolo vizioso in cui due persone si trovano, un cerchio che continua all’infinito dove all’inizio si amano, poi urlano fra loro per vedere l’altro cadere in mille pezzi, poi si allontanano e poi tornano a casa come se non fosse successo nulla. In questa relazione malata ci possiamo tutti ritrovare ed è proprio questo a cui punta Zara Larsson (e Julia Michaels la quale ha scritto il brano), farci vivere ciò che si prova!

13. Funeral

Forse la canzone dal titolo più curioso all’interno del progetto e magari leggendo il titolo tutti potrebbero pensare che sia una ballatona strappalacrime ma, al contrario, questa canzone è una midtempo anche se il tema è proprio il titolo della canzone, ovvero il funerale, il funerale del rapporto.
Come abbiamo potuto notare alcune canzoni sono legate fra di loro e anche questa è legata alla precedente, siamo riusciti ad uscire dal cerchio e abbiamo ormai capito che questa relazione non fa per noi e questo sarà il nostro ultimo saluto prima della fine.

14. I Can’t Fall In Love Without You

Sentivamo la mancanza delle ballad? Arrivati a fine progetto eccocela servita su un piatto d’argento!
Legata alle precedenti due ecco “I Can’t Fall In Love Without You”, una ballad intensa dove Zara si dichiara pronta per iniziare una nuova relazione dopo che la precedente è terminata, ma sente ancora nelle sue viscere che non può innamorarsi di un’altra persona e spera che il suo ex ragazzo faccia lo stesso.
Questo brano ha il compito di concludere in bellezza il progetto.

15. Clean Bandit - Symphony (feat. Zara Larsson)

Arrivati alla fine troviamo una bonus track ovvero la collaborazione con i Clean Bandit rilasciata proprio lo stesso giorno del rilascio del progetto.
Questa canzone ha un testo molto più leggero rispetto alle precedenti tre e si può intuire che non abbia un destinatario preciso perché può parlare di amore, di amicizia o anche di famiglia, infatti Zara canta solo che da quando è entrata questa persona nella sua vita si sente di far parte di questa sinfonia e spera di non essere mai lasciata da sola perché vi è “A rhapsody for you and me”.
Riuscirà ad eguagliare i risultati di “Rockbye”? Lo scopriremo con il tempo!


In conclusione possiamo dire che Zara abbia creato un buon progetto, molto eterogeneo infatti le promesse che ha fatto all’inizio sono state mantenute ma, nonostante questo al lavoro manca qualcosa: probabilmente l’effetto sorpresa perché di 15 canzoni ne si conoscevano ben 5 perché estratte come singoli, forse l’idea di pubblicarlo prima sarebbe stata buona mossa.
C’é anche da notare che nel lavoro preso nel suo completo mancano le ballad, parte integrante di un progetto, probabilmente con più ballad e meno filler come “Make That Money Girl” o "TG4M" il lavoro sarebbe stato molto più godibile, inutile dire che questo album non raggiunga il livello del suo precedessore chiamato per l’appunto “1” (pubblicato solamente nel nord Europa) ma è ottimo come debutto per una giovane cantante che deve ancora affermarsi!

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La valutazione concordata dallo Staff di Booklet:

60/100

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