Recensione Album: "EVOLution" di Sabrina Carpenter

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Sabrina Ann Lynn Carpenter, meglio conosciuta come Sabrina Carpenter, ed il suo ultimo album "EVOLution" sono i protagonisti della recensione di questa settimana. Per chi non conoscesse questa "piccola" artista, la sua carriera è iniziata nelle serie televisive Disney che le hanno permesso di decollare nel mondo della musica.


Da qualche anno la cantautrice e attrice ha firmato un contratto sotto la Hollywood Records che le ha permesso di rilasciare un EP e successivamente due album: "Eyes Wide Open", rilasciato nella primavera dello scorso anno che riuscì ad arrivare nella top 50 della Billboard 200, ed "EVOLution". Di quest'ultimo progetto possiamo affermare che è abbastanza insolito per la Hollywood Records. Infatti, mettendo a confronto questo disco rispetto a quelli di altre artiste presenti nella stessa etichetta, "EVOLution" risulta decisamente più maturo e curato. I sounds sono molto vicini a quelli dell'ultima era della ex-act Selena Gomez. I generi che ne troviamo all'interno sono principalmente il pop, accompagnato da elementi più tropical, simili a quelli che vanno in tendenza in questo momento, e varie sfumature che potrete approfondire durante l'ascolto. In questo LP possiamo trovare anche molte varietà di testi (che spaziano tra quelli più sbarazzini, ma anche alcuni più profondi anche se non molto complessi), in cui ha partecipato anche la stessa Sabrina. I risultati commerciali sono tutti da vedere, ma per il momento possiamo confermare il buon debutto nella Billboard 200 di questa settimana, dove è riuscito a piazzarsi nella posizione #28 con un ammontare di copie pari a undicimila circa. Discorso diverso per quanto riguarda i singoli estratti: la cantante ed il suo team hanno deciso di estrarre "On Purpose" come lead single, senza però ottenere buoni risultati. Inoltre sono stati rilasciati numerosi singoli promozionali in attesa della pubblicazione dell'album sulle piattaforme streaming e negli store, senza però farsi conoscere dal grande pubblico. Iniziamo a scoprire questo secondo progetto della prossima stellina del pop nata grazie alla Disney con questa nostra recensione track by track.


"On Purpose"
Il progetto inizia con il primo singolo estratto dal progetto intitolato "On Purpose". Il tutto inizia con un'atmosfera molto calma con un piano e la voce sensuale di Sabrina che la fanno da padrone, per poi esplodere con un beat catchy nel chorus. La seconda parte del pezzo cambia rispetto ai primi versi ampliandosi e dando all'ascoltatore una maggiore varietà di strumenti. Alla produzione troviamo Ido Zmishlany, che riesce a creare un buon pezzo pop molto allettante per le radio odierne. Il testo di questo brano parla di un nuovo amore. Nel cuore dell'artista sta sbocciando un nuovo sentimento verso un ragazzo con il quale condivide gli stessi sogni. Già in questo testo possiamo capire il concept di questo album, evidenziato anche del titolo dell'intero progetto, ovvero LOVE. Il video di questo pezzo può vantare 5,6 milioni di visualizzazioni su Youtube, un ottimo risultato per questa cantautrice.



"Feel Like Loneliness"
Entramo nel mondo di Sabrina con questa traccia da uno stile abbastanza retrò. "Feel Like Loneliness" presenta nei versi una base poco elaborata caratterizzata da pochi elementi, ma nel pre-chorus e nel seguito si fa davvero interessante. Non è una delle migliori tracce dell'intero progetto, ma di questo pezzo scritto dalla stessa artista insieme a Ido Zmishlany (che ne è anche il produttore) possiamo dire che ha il suo perchè in questo "EVOLution". Qui Sabrina mette in risalto tutta la sua indecisione verso una storia d'amore. Infatti, non sa se rischiare e mettersi insieme ad un ragazzo che le dà mille attenzioni e si mette in ginocchio chiedendogli amore eterno, ma lei afferma "non è questo il modo con cui mi otterrai". Successivamente però ci pensa per bene e accetta, concludendo con una frase ben definita che in parte dà anche il nome al brano: "l'amore si sente come a volte la solitudine"; questo per dire che non si può far nulla su questo sentimento. Insomma anche Sabrina è a sostegno del famoso detto "all'amor non si comanda".



"Thumbs"
Sound più sbarazzino e un significato che si allontana dalle altre tracce. Quasi come un messaggio politico, "Thumbs" narra di come va il mondo e del ciclo delle cose. Se si legge l'intero testo, infatti, emerge tutto il carattere di questa ragazza che non vuole farsi comandare da nessuno. In un mondo dove "c'è un rapinatore che deruba una banca e una banca che deruba la gente", Sabrina dice di non ascoltare tutte le notizie che ci vengono dette, ma farle passare attraverso l'orecchio destro e sinistro. Qui cambiamo scrittori e anche produttore: nei crediti troviamo due nomi, ovvero quello di Priscilla Renea e Steve Mac, creatore di un beat catchy caratterizzato da un'orchestra e schiocchi di dita. Grazie a questo brano possiamo quindi apprezzare le doti da interprete di Sabrina che ci fa sentire questa traccia come sua.



"No Words"
Se cercate una traccia di buona fattura che comprende le caratteristiche dei brani che si ascoltano molto in questo ultimo periodo, "No Words" è quella che fa al caso vostro. È un mix tra sounds elettronici e sonorità che ricordano i paesi orientali, i quali rendono il pezzo altamente riconoscibile e soprattutto catchy e non banale. In più la voce della cantante si sposa molto bene con la base, dando un tocco in più che non guasta mai. Qui si parla di battiti del cuore che si provano quando si è di fronte al proprio amore rimanendo così "senza parole". Siamo solo all'inizio, ma Sabrina ha già avuto modo di farci vedere di cosa è capace.

"Run and Hide"
Primo singolo promozionale estratto da questo progetto,"Run and Hide"" può essere classificata come la prima ballad. Asoltando tutte le altre tracce si nota già dai primi secondi la differenza delle base che risulta essere più semplice e meno elaborata. Con una sola chitarra elettrica utilizzata in modo "dolce", Sabrina mette in risalto tutta la sua voce facendoci arrivare anche il messaggio molto personale: non vuole più correre e nascodere questo suo amore, vuole solo portare la sua relazione al livello successivo. Ormai pronta e sicura di sè inoltre, la cantautrice ci fa sentire anche la sua disperazione perchè non ne può più della situazione in cui vive. Se avete ascoltato il primo album di questa promettente artista, potrete accoggervi subito che questa traccia mette in risalto la maturazione artistica che Sabrina ha subito, facendo diventare così "Run and Hide" il follow up di "Too Young" contenuta in "Eyes Wide Open".



"Mirage"
Se questa canzone fosse stata in "Revival" di Selena Gomez sarebbe stata la punta di diamante. Con "Mirage", Sabrina ci dice che vuole un posto nel music-biz, e dopo questa traccia possiamo affermare che lo merita in pieno. Nonostante sia sotto la Hollywood Records, la giovane ha saputo farsi notare con del materiale di qualità che oggi scarseggia sempre più. Questa traccia ha un beat prettamente pop con elementi elettronici ed è molto radiofonica e si dimostra un papabile secondo singolo. Il testo scritto da Nick Bailey, Jeff Halavacs, Ryan Ogren e da Sabrina ci narra la realizzazione del sogno dell'artsta. Infatti lei si chiede se le luci di Hollywood e il suo successo ottenuto è solamente un miraggio, ma allo stesso tempo ci fa capire cos'è il mondo dello spettacolo. Con un testo non molto elaborato e con poche frasi semplici ma incisive, ci dice che si è intrappolati come in un sogno dove tutti giocano e sono innocenti, ma successivamente rivela che è solamente scena e che tutto quello che vediamo è solamente un'ologramma. Una delle tracce più interessanti del progetto sotto ogni punto di vista.

"Don't Want It Back"
Con sonorità che ci riportano a "Glory", ultimo studio album di Britney Spears, "Don't Want It Back" racconta tutte le preoccupazoni dell'artista verso la conclusione di questa fantastica storia d'amore senza limiti. Sabrina non vuole il suo cuore indietro e vuole continare a lottare su tutto ciò in cui crede. La struttura è quella della classica canzone pop, in questo caso di una midtempo. I versi sono molto pacati con un beat semplice ma allo stesso tempo fluido e trascinante, mentre il ritornello è un esplosione di sounds elettronici non molto pervasivi che mettono comunque in risalto la voce dell'artista. Nei crediti di queta traccia troviamo il nome di Robert Leon Persaud, che oltre ad averla scritta insieme a Sabrina, l'ha anche prodotta ottenendo un buon risultato finale.


"Shadows"
Arriviamo alla seconda ballad di questo progetto. Con soli 3 minuti circa, Sabrina riesce a creare un'atmosfera più intima con gli ascoltatori facendoci arrivare tutta la sua dsperazione, ma anche il suo amore. Dopo aver letto il testo, viene da pensare che l'artista incoraggia il suo ragazzo a non avere paura e ad andare avanti, senza dare spazio alle sue "ombre" perchè poi "spariscono alla luce". Il tutto inizia con un semplice pianoforte che accompagna la voce della cantautrice. Successivamente si uniscono elementi elettronici come sottofondo su cui l'artista ci mostra tutto il suo talento. Qui ritroviamo gli stessi scrittori e produttori della precedente traccia, i quali hanno dato però una struttura diversa, risaltando così un lato diverso del loro lavoro insieme.

"Space"
Siamo forse di fronte a una delle tracce che colpice meno dell'intero progetto. Con una produzione potente firmata Daylight (che troviamo solo in questa traccia), "Space" non riesce a convincere appieno, almeno non ai primi ascolti. La parte migliore di questo pezzo è il bridge che rimane subito in testa, mentre le strofe risultano piuttosto deboli. L'atmosfera generale è più sbarazzina ed in un certo senso non rispecchia il vero significato della traccia. Qui la cantautrice ci dice che vuole un provare un'assaggio di libertà e, da come si può intuire anche dal titolo, vuole un po' di spazio per se stessa. Alla scrittura troviamo inoltre altri due nuovi nomi, ovvero Missy Modell e Daniel Kyriakides, oltre quello di Sabrina. Una traccia che non potrà piacere a tutti e soprattutto non una delle migliori di questo progetto, ma non per questo da cestinare.

"All We Have Is Love"
Siamo purtroppo giunti alla conclusione di questo secondo progetto di Sabrina Carpenter. "All We Have Is Love" ha uno stile che ricorda molto quello di Ariana Grande (per l'impostazione della voce), ma nonostante ciò rimane una delle tracce più interessanti di "EVOLution". Questa traccia è precisamente una midtempo pop che esplode pian piano. Partiamo con un ritmo pacato e tranquillo che poi si trasforma in una vera e propria bomba, con sounds elettronici che creano un'atmosfera festaiola. Il significato di questa traccia, anche se non molto ricercato, rientra perfettamente nel concept dell'album ma soprattutto è importante perchè dà importanza ad una delle poche cose che conta davvero nella vita. Infatti nel testo lei si rivolge ad un ragazzo e gli fa degli esempi drammatici, ma alla fine dice "tutto quello che abbiamo è l'amore".



Siamo così giunti alla conclusione di questo nuovo progetto di questa papabile reginetta Disney dal grande talento ancora in fase di sviluppo. Inutile afferare la grande maturazione artistica avvenuta nell'ultimo periodo per Sabrina Carpenter, sia in quanto riguarda le produzioni ma anche per i testi. Anche se "EVOLution" non è un progetto perfetto, presntando così alcuni piccoli difetti, conferma il talento di questa giovane artista sempre più matura e pronta a lavorare su un futuro album più personale ed elaborato. È comunque un progetto che si lascia ascoltare tranquillamente risultando omogeneo e fluido, senza mai cadere nella pesantezza: la vasta scelta tra uptempo, ballad e midtempo aiuta molto a non far stancare l'ascoltatore, portandolo così alla fine. Peccato la mancanza di una edizione deluxe che avrebbe fatto molto piacere ai fans. Tirado le somme, "EVOLution" è un progetto consigliato agli amanti del pop e allo stesso tempo a chi tenta di avere i primi approcci con questo genere musicale, senza cadere nel banale.


La valutazione concordata dallo Staff di Booklet:

66/100

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