#ThrowBackAlert: 10 anni fa uscì Back to Basics di Christina Aguilera

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Precisamente ben 10 anni fa, il panorama della musica pop ha assistito al comeback di una delle pop star più indiscusse di quel periodo con uno dei suoi album più riusciti ed acclamati della sua carriera.
A quattro anni di distanza dalla svolta sexy, passionale e decisamente matura intrapresa in Stripped, Christina Aguilera incombe sulle scene con una immagine del tutto inedita, si leva le vesti della ragazza sfacciata, provocante e trasgressiva, per abbracciare un look decisamente di classe e più sobrio in omaggio alle grandi dive della prima metà del novecento, in particolare modo a Marilyn Monroe e a Marlene Dietrich, infatti la copertina che la ritrae in posa nelle sue forme più voluttuose, ne è la più pura dimostrazione.



Un vero "ritorno alle origini" segnato dalla sua voce potente ed unica, caratterizzato dai richiami alla musica jazz, soul e blues degli anni 30, questa sarebbe la frase più appropriata per descrivere al meglio Back to Basics, un progetto di ben 22 tracce diviso in due parti, la prima fortemente più R&B con sfaccettature hip-hop e urban dal ritmo calzante curata maggiormente dai noti DJ Premier e Mark Ronson, mentre la seconda più old-school, profonda ed intimista forgiata con la mano della celebre Linda Perry colei che aveva già lavorato nel suo album precedente e curato la nota Beautiful. Testualmente parlando, affiorano le vicende sentimentali dell'ultimo periodo come il suo primo matrimonio con il suo produttore musicale Jordan Bratman con piccole e acute osservazioni al passato, specialmente alla sua infanzia e all'emancipazione femminile.


Quando Back to Basics sbanca nei negozi il 9 agosto del 2006, si rivela subito un successo, giunge diretto ai vertici della Billboard200 con un bottino di ben 346.000 copie, lo stesso accade anche in ambito internazionale dove raggiunge la vetta in ben 15 paesi compresi il Regno Unito, Germania, Irlanda, Canada e Australia.
Riscontri positivi anche dalla maggior parte della critica che nonostante non abbia apprezzato molto la scelta di dividerlo in un doppio disco, lo considera emozionante ed innovativo, particolarmente dal punto di vista della produzione e vocale, indicando come ipotetiche influenze quelle di Billie Holiday, Aretha Franklin, Etta James, e addirittura di I'm Breathless di Madonna. I maggiori estimatori lo valutano come una mossa del tutto coraggiosa visto che in quel periodo divampava l'R&B e l'hip-hop di Danja e Timbaland ed una dimostrazione che una donna può essere allo stesso tempo sensualmente espressiva e talentuosa.
Viene considerato da I-Tunes il miglior album pop dell'anno e il Daily Mail lo classifica tra i miglior 20 album del decennio e s'aggiudica una candidatura come Miglior Album Pop Vocale ai Grammy Awards.

A fare d'arpista a quest'era è la famigerata Ain't No Other Man. Rilasciata nell'estate di quell'anno, questa uptempo funk e R&B prodotta da DJ Premiere, si rivela perfetto mix tra elementi old-school e musica contemporanea su una potente base suonata da tastiere, chitarre, batterie, percussioni e fiati, dove vocalmente Xtina da tutto il meglio di sé spaziando da un La bemolle minore a un Fa diesis.
"Ho voluto fare una cosa leggera e facile per le persone che vogliono ballare", ha spiegato Xtina con le sue stesse parole, "Mi sono appena sposata, quindi si riferisce a qualcuno in particolare, ma il tutto riguarda al sentirsi bene e al non prendere il tutto con troppa serietà".


Il singolo si dimostra un ottimo supporto per l'album, si piazza in top2 nel Regno Unitio, arriva fino alla #6 della Hot100 e si classifica nelle top10 di numerosi paesi tra cui Italia, Germania e Australia.
Questo non è tutto, il pezzo fa guadagnare a Xtina un Grammy Award come Miglior Performance Vocale Pop Femminile.
Ain't No Other Man deve la sua popolarità al video musicale in pieno stile anni 20 diretto da Bryan Barber che mostra Xtina nelle vesta della suo alter rego Baby Jane, (nickname affibbiato dal rapper e cantante Nelly), mentre offre il meglio di sé in sequenze di ballo e di canto con un sontuoso corpo di ballo e in atteggiamenti e pose da vera diva. La clip ottiene ben 4 nomination ai VMA tra cui quella come Video dell'Anno.


Il pezzo viene eseguito dal vivo in molti show televisivi, ma quella rimasta più impressa nell'immaginario collettivo, rimane assolutamente quella dei Mtv Movie Awards svoltasi ai Sony Pictures Studio in California, molto ben accolta dalla stessa Mtv e dai mass media per la sua vivacità e potenza vocale.


Ain't No Other Man non è l'unica canzone dedicata al nuovo marito nel disco, tracce che seguono la stessa tematica sono anche le piano-ballad Without You, On Our Way e la ritmata e travolgente Makes Me Wanna Pray, forgiata in collaborazione con il musicista inglese Steve Winwood e particolarmente contraddistinta grazie ai cori che ne riversano un ruolo fondamentale. Nella prima parte spiccano ulteriormente: Understand ballad R&B dalle forte influenze soul dove si nota molto l'influenza della The Empress of Soul Glady Knights, per non parlare dell'andatura ghetto e hip-hop di Still Dirrty, definita come il sequel della hot Dirrty, notiamo l'apprezzamento per la musica old-school in Back in the Day dove menziona i suoi idoli Etta James, Marvin Gaye e Aretha Franklin e Slow Down Baby (singolo promozionale rilasciato solo per il mercato australiano), dove vediamo quella Xtina sfacciata e femminista che ordina ad un uomo gagliardo di lasciarla in pace. Da considerare anche Here to Stay che avverte agli haters che durerà ancora per molto nel panorama pop e le due dediche: la prima è F.U.S.S., ovvero Fuck You Scott Storch, producer che si rifiutò di produrle il disco, mentre la seconda è per i fans intitolata semplicemente Thank You (Dedication to Fans), dove si possono notare dei riferimenti a Genie in a Bottle.
Ma è nella seconda parte dove troviamo quella venatura più jazz e blues che si apre con la circense e spettrale Enter To The Circus caratterizzata da un'atmosfera orchestrale simile a quella di Danny Elfman. Il benvenuto caloroso arriva con la soft-rock Welcome, per poi proseguire con la suadente Naughy Nasty Boy, la blues e lenta I Got Trouble, la gospel Mercy On Me, la country acustica Save Me From Myselft, pezzo che si distingue maggiormente al suo interno, e l'avvincente e passionale The Right Man, dove Xtina annuncia al mondo intero di aver trovato il suo uomo giusto e spera che la sua figlia immaginaria non subirà gli stessi abusi della sua infanzia.

Per Back to Basics Xtina voleva incidere al suo interno una canzone che parlasse del dolore della perdita di un amore, e così decise di rivolgersi a Linda Perry. La nota songwriter si mise a pensare a suo padre, morto molto recentemente, neanche da un anno di distanza, e sviluppo' un'idea. E così con la collaborazione di Mark Ronson, nacque Hurt, una delle ballad più struggenti che Xtina abbia mai creato.


Rilasciata come secondo singolo ufficiale, nonostante non avesse tutte le caratteristiche da tipica canzone radiofonica, Hurt si rivela comunque una discreta hit classificandosi in top20 negli USA e in Regno Unito, in top3 in Francia, #2 in Germania e #1 in Svizzera e diventa una delle ballad più riconosciute ed apprezzate dai fans assieme alla prestigiosa Beautiful, grazie particolarmente alla sua grande interpretazione vocale e alla strumentazione elegante composta da violini, archi, violoncello e pianoforte. La clip che accompagna il brano, diretta da Floria Sigismondi, colei che aveva già diretto quello di Fighter, mostra la Aguilera in una ambientazione del tutto circense nelle vesta di una nota equilibrista, che s'addolora fortemente per la perdita del padre.


Essendo un brano che manifesta le sue peculiarità vocali, Xtina non esita ad eseguirlo dal vivo per la prima volta agli Mtv Video Music Awards, offendo così una delle performance meglio riuscite e brillanti della serata.


Nella primavera del 2007 viene scelto come terzo singolo la frizzante e swing Candyman, anch'essa contenuta nella seconda parte dell'album. Il singolo viene subito ben accolto dalla critica per il suo mood molto spensierato ed energico ma allo stesso tempo suscita qualche critica negativa per il testo troppo ricco di riferimenti sessuali.


Nonostante ciò si rivela una discreta hit e tormentone estivo piazzandosi nella top25 della Hot100 e nelle top20 di molti altri paesi europei e s'aggiudica una candidatura ai Grammy Awards come Miglior Performance Pop Vocale Femminile.
A contribuire la popolarità del brano è anche il video musicali che mostra Xtina nelle vesta di una pin-up anni 50 che si diverte a fianco di molti marinai. Inoltre nella clip s'intravedono tre diverse versioni di Xtina: una bionda, una mora e una rossa, in tributo alle sorelle Andrews.


Se Slow Down Baby viene scelta per il mercato Australiano e Neozelandese, per il mercato Europeo viene estratta come ultimo singolo la downtempo Oh Mother.
Secondo l'Aguilera il materiale contenuto in Stripped non era sufficiente per testimoniale gli ingiusti abusi e sofferenze subite dal padre durante la sua infanzia e così decise di progettare un nuovo brano.
"Penso che quello che ho attraversato nella mia giovane età, -gli abusi che perseguivano nella mia famiglia-, mi ha influenzato molto" spiegò la cantante "La violenza domestica è un argomento che viene sempre messo a tacere nella società".



Da alla luce uno dei suoi pezzi più personali ed emozionati della sua carriera, una rigenerazione di I'm Ok, traccia di Stripped che trattava della stessa tematica. Un brano che esprime la più sincera solidarietà tra madre e figlia, la rivendicazione che la sofferenza ci fortifica e che non bisogna mai guardare al passato:

"Oh Madre, noi siamo diventate più forti
da tutte le lacrime che hai versato
Oh Madre, non guardare indietro
perché lui non ci ferirà mai più." 

Il video che accompagna il pezzo è tratto dal DVD Back To Basics: Live and Down Under, registrato durante la tappa del Tour svoltasi ad Adelaide in Australia.


Fino ancora oggi assieme a Stripped, Back To Basics viene considerato uno dei migliori progetti discografici di Christina Aguilera ed ha venduto complessivamente ben più di 5 milioni di copie in tutto il mondo di cui 1,7 milioni ricavate dagli States.


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