#ArtistFocus: Britney Spears (Parte Seconda)

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Oggi, in occasione dell'avvicinarsi del suo tanto atteso e chiacchierato comeback discografico, per la seconda volta parleremo di lei! Britney Spears, ovvero di quella ragazza di un tempo che lasciò il segno nell'industria della musica pop verso la fine degli anni 90 e l'inizio del nuovo millennio. Quasi vent'anni di carriera alle spalle, milioni di dischi venduti, nonostante sia osannata da molti come un'icona indiscussa, come una vera popstar che si rispetti, ovviamente non possono mancare i suoi detrattori che la criticano aspramente affibbiandole il nomignolo della tipica bambolona sexy inutile e senza spina dorsale. Pensano tutti di conoscere questa indiscussa reginetta grazie al gossip, ai suoi video iconici, alle performance che hanno gridano all'iconico, ma forse non sanno che nella sua discografia ci sono dei brani che rivelano un lato che solo i fan più accaniti possano conoscere. E perciò dal suo immenso repertorio, tratterò 2 tracce prese dai suoi dischi più sottovalutati, una da quelli che si sono rivelati un punto di svolta della sua carriera ed infine, cosa che non può mancare, una unreleased.


Siamo nel 2001, e la Spears lascia il segno nella storia dei prestigiosi VMA, da ogni angolo non potevi non notare una foto tratta dalla performance che la raffigurava con un pitone albino sulle spalle nelle vesta di una amazzone. Un momento decisamente calzante per rilasciare il suo terzo album in studio semplicemente chiamato "Britney", poiché come spiegato da lei stessa, riflette ciò che è  lei, ovvero la usa personalità. Nonostante le vendite non superiori ai primi due dischi, la mancanza di una vera  e propria hit (I'm Slave 4 you arrivò solo alla #27), l'album ha comunque venduto ben 16 milioni di copie ed, anche se non è pienamente considerato dai fan e presenta ancora lo stile teen-pop, si nota una maturazione verso un sound più tendente alla disco, al rock e all'hip-hop, ed particolarmente nei testi: si parla dal passaggio dalla adolescenza all'eta adulta,  I'm Not a Girl, Not Yet a Woman scritta dalla nota Dido lo dice chiaro e tondo, d'emancipazione nella euro-pop Overprotected, tradimento (Loney), rotture amorose (la catchy e travolgente Cinderella) e fiducia (Let Me Be). Ed inoltre notiamo una forte influenza Jacksoniana nella sexy Boys, nella dance-pop Anticipating ed in What's Like To Be Me, scritta da Justin Timbelake, in quei tempi suo attuale fidanzato. Sfortunatamente, il pezzo che ispira più passione tra quelle contenute in questo disco, è stato inserito ingiustamente come bonus track nell'edizione speciale, ed infatti non esiterò a farvela conoscere. Stiamo parlando di I Run Away, una ballad dalle influenze dance ed ellectro, molto malinconica, che ci spiega che solo con il tempo, possiamo capire il perché di un amore finito. Impossibile non rimanere impassibili difronte al sentimento di sofferenza e di tristezza che emana il brano e che vengono resi ancora più penetranti grazie al suono di violini e all'interpretazione di Britney. Una pura dimostrazione della voce sottile di Britney che riesce ad intonarsi adeguatamente anche su sonorità classiche e che, a volte non è necessario strafare con auto-tune e strani effetti per far sì che una sua canzone ci conquisti al primo ascolto.


Se in Britney ce ne aveva dato i primi segni, nel prossimo album In The Zone, la maturazione viene raggiunta completamente sia a livello di sound e testi. Annuncia al mondo intero che non è più una ragazzina timida ed innocente, ma una vera donna consapevole della propria sessualità non facendoci mancare proprio di nulla: da trascinanti up-tempo come la danzereccia Breathe on Me, la hip-hop Me Against The Music (il celeberrimo duetto con Miss Ciccone) e (I got That) Boom Boom, a sensuali slow-jam come la felpata e dark Showdown e Early Mornin', ballad strappalacrime come Shadow e la magnifica Everytime, e perle dell'elettro-pop come l'iconica Toxic. Artisticamente parlando e l'album dove s'impegna di più della scrittura, infatti la vediamo partecipe in veste di songwriter in ben 9 tracce su 15. Scritta da lei stessa con la collaborazione di Balewa Muhammad, Jimmy Harry e Shep Solomon, Touch Of My Hand è veramente unica nell'universo di Britney, forse uno dei suoi brani più artistici, poiché la strumentazione è un grande esempio dell'evoluzione del suo sound. Sentiamo la melodia di arpe asiatiche nell'introduzione per un'apertura d'avvero di classe, poi proseguendo, si succedono archi, chitarre elettriche e percussioni. Dal punto di vista testuale è una delle sue più hot, poiché si parla di masturbazione, ma con parole talmente eleganti e per niente esplicite che non ci fa gridare, come spesso capita, allo scandalo. Fantasistico è il verso, "un altro giorno senza un amante, più mi rendo consapevole del tocco della mia mano"; Non passa inosservato il finale dove la Spears ci fa capire la vera ode della pratica sessuale con dei falsetti.


Dopo In The Zone, tutti sappiamo bene cosa capita alla nostra Britney. Siamo nel 2007, dopo quella deludente performance dei VMA, considerata anche quella indimenticabile nonostante il tutto, tutti le danno della finita, della spacciata e di quella che aveva toccato il fondo ecc. Ma quando tutto sembrava finto, ecco che lei stupisce tutti! Se il suo precedessore In The Zone, si è rivelato un punto di svolta della sua carriera, il famigerato Blackout, sul piano musicale, lo diventa ancora di più! Le produzioni altamente curate e futuristiche e i testi al limite della follia più totale ne fanno un gioiello della musica elettronica e contemporanea. Interessante è il background che questo disco ci riserva, durante il suo periodo buio Britney impugna la sua penna e decide di scrivere delle canzoni, una di queste che purtroppo verrà scartata insieme alle tante altre poiché non del tutto pertinente con la direzione intrapresa nel sound, è Little Me (Just Yesterday). "La Everytime suonata con una chitarra", questo sarebbe il termine più appropriato per descrivere questa unreleased. Molti pensano che sia dedicata alla sua sorella minore, Jamie Lynne Spears, durante quel periodo maledetto per rassicurarla e chiederle scusa di quello che stava accadendo, ma si potrebbe anche pensare che sia rivolta a se stessa, a quella Britney giovane ed innocente ferita dalla sua stessa fama. È il brano più personale che Britney abbia mai scritto, forse il più toccante, poiché qui notiamo evidente la consapevolezza degli errori che aveva commesso e della sua autodistruzione:



Chiudiamo questo viaggio parlandovi del suo ultimo album Britney Jean, ovvero il meno acclamato e venduto della sua intera carriera. Anche se con questo disco non ci ha lasciato a bocca aperta come di solito lei era capace, bisogna dire che tra up-tempo che strizzano l'occhio alla dance e l'EDM di ultima categoria, ci sono quei pezzi molto personali che parlano della crisi, come ad esempio la midtempo Alien forgiata dal noto William Orbit (braccio destro di Miss Ciccone), della sua rottura amorosa con Jason Trawick, trattata nelle ballad Perfume, scritta da Sia, e in Don't Cry, e dall'amore che prova per i suoi adorati figli in Brightest Morning Star.
Ma quella più discreta e che si discosta maggiormente da tutte, è Passengers, dove nella stesura del testo, insieme a Sia e Britney, si aggiunge la nota Katy Perry, ed la sua influenza si sente! Alla produzione invece, troviamo Diplo che le dona veri impulsi EDM su una strumentazione orientale nell'introduzione, prima che esploda in una pensierosa mid-tempo pop-rock. Qui Britney si lascia prendere dell'emotività, parlandoci ancora del suo triste passato e del ritrovamento della felicità, spiegandoci che a volte, nei momenti di difficoltà è bene abbassare la guarda per far sì che quelle persone che ci vogliono bene, si prendano cura di noi.

I can't let go of control 
I can't let go and not know 
Don't know the way ahead of me 
One day at a time is all I need 
There was a time without trust 
There was a time without love 
But it took you to show me 
I could hand over the keys



Con questo ultimo brano, termina il secondo capitolo dedicato alla nostra Britney, specialmente al suo lato sensibile, sempre nascosto ingiustamente e che merita di essere svelato per far capire agli altri che spesso non è quella che sembra. Che ne pensate di questi brani proposti? è la solita Britney che conoscete? Vi saluto e ci vediamo alla prossima.

Se vi siete persi la prima parte, potete leggerla qui!

Volete parlarci del vostro cantante preferito? Non esitate ad inviarci il vostro Focus, leggendo le istruzioni riportate qui!

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