Recensione Album: "Bionic" di Christina Aguilera

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In attesa del nuovo album in arrivo entro la fine dell'anno e dopo la richiesta di un nostro utente, per questa settimana abbiamo deciso di recensire uno degli album più sottovalutati della vocalist americana Christina Aguilera. "Bionic", suo sesto studio album e follow up di "Back To Basic" rilasciato nel lontano 4 giugno 2010. Ricordiamo che in quegli anni, grazie alla pop star Lady Gaga e le sue hit, l'elettropop andava decisamente in voga e questo ha spinto l'Aguilera a tornare con un nuovo prodotto con sound accattivanti e futuristici. In questo progetto dai sound retro si è deciso di sperimentare molto cambiando completamente il genere musicale per allargare ulteriormente gli orizzonti dell'artista, senza però eliminare la parte commerciale, creando così un compromesso tra entrambe le opzioni. Qui vediamo per la prima nella volta l'australiana Sia e Samuel Dixon collaborare con Christina in ben quattro tracce. Inoltre, se andiamo a leggere i crediti possiamo notare sicuramente la presenza di Xtina nella composizione di quasi tutti i brani contenuti.



Il tutto è diviso principalmente in due parti: "Bionic" è un misto di uptempo elettropop e di ballad in pieno stile Aguilera, senza abbandonare però i beat accattivanti e caratterizzati da elementi elettro. Oltre il sesso, il concept del tutto è centrato appunto su queste basi futuristiche che hanno lasciato l'amaro in bocca a moltissimi fans ma non solo. Si evidenzia anche un richiamo al femminismo tramite alcune tracce che scopriremo in questa recensione track by track.
I risultati commerciali non furono molto esaltanti ma grazie alla hit "Not Myself Tonight" riuscì a debuttare alla posizione numero tre nella Billboard 200 e in vetta nel Regno Unito diventando però il "debutto più basso" dei precedenti otto anni. Cuffie alle orecchie ed iniziamo ad analizzare i brani contenuti in "Bionic".

01. Bionic
Iniziamo immediatamente con una uptempo elettronica. La title track "Bionic" ha sicuramente bisogno di più ascolti per essere apprezzata appieno. Con un sound che ricorda vagamente quello di Santigold, Xtina guarda il futuro diventando un bionico, possiamo subito capire come sarà realmente questo suo progetto.
L'idea di aggiungere cori è davvero geniale e dà un qualcosa in più a questo pezzo. Purtroppo qui troviamo l'utilizzo di autotune (come anche in altre tracce) che però non poteva mancare. Infatti esso ci trasmette perfettamente l'atmosfera giusta facendoci apprezzare maggiormente questi sound futuristici.

02. Not Myself Tonight
Passiamo al primo singolo estratto e quindi apripista della nuova era firmata Xtina. Il rilascio ufficiale risale al 6 aprile 2010 ed i risultati commerciali non furono molto esaltanti, riuscendosi a piazzare solamente alla posizione numero 23 della Billboard Hot100.
Nel resto del mondo invece andò molto meglio, soprattutto nei paesi orientali. Per esmpio nel Giappone entrò in top 5, più precisamente alla numero tre, stesso discorso per la Corea del Sud dove arrivò quarta.
In questo pezzo con recensioni della critica contrastanti, viene mostrata una Xtina diversa rispetto al passato. Infatti qui si afferma un cambiamento dell'artista. Lei stessa afferma nel chorus che "stasera non è la stessa ragazza". In quella sera lei vuole spensierata e divertirsi per poi tornare quella di sempre nel mattino seguente. Questa affermazione molto probabilmente riguarda l'intera Era di "Bionic", dove abbiamo visto una Aguilera davvero molto provocante grazie anche al video di questa canzone diretto da Hype Williams dove la possiamo vedere in pose e outfit poco casti.



03. Woohoo
Arriviamo così alla prima collaborazione dell'album. In una delle tracce più perverse ed esplicite di questo progetto, qui la cantante invita la rapper americana Onika Tanya Maraj, meglio conosciuta come Nicki Minaj. "Woohoo" è una nuova up-tempo con dei versi rapper estratta come secondo singolo solamente in alcuni paesi come Stati Uniti, Canada, Spagna, Portogallo, Regno Unito e pochi altri. Purtroppo si rivelò un mezzo buco nell'acqua, anche per via dell'assenza di un video muicale che sicuramente lo avrebbe sostenuto maggiormente. Nonostante la quasi totale mancanza di promozione e sostegno riucì ad entrare ugualmente nella Hot 100 e a scalare qualche classifica (arrivando però solamente alla posizione numero 79 in US e 46 in Canada). Diverso fu il risultato in Germania dove toccò la top 10. Il brano è caratterizzato da sound elettronici che accompagnano la voce di Christina. qui troviamo anche un cantato diverso dal suo solito. Infatti in alcuni punti si limita a parlare in modo veloce, riuscendo a dare una nuova sfumatura artistica. Eliminando il testo troppo spinto, "Woohoo" è una buona traccia che accontenta molti amanti del genere pop ma anche non.




04. Elastic Love
Se volessimo decretare quale sia la traccia più stramba di questo progetto, sicuramente ci verrà in mente "Elastic Love". Sound prettamente elettronico con solamente la presenza di una batteria che compare in tutta la traccia. Questo pezzo non convince molto, ma sicuramente rappresenta una sperimentazione per Xtina. Qui, in questo testo scritto dalla stessa Aguilera insieme a Mathangi Arulpragasam, John Hill e Dave Taylor, viene descritto un amore elastico tra l'artista e il suo (probabilmente) marito, facendola andare nella confusione più totale. Non è una traccia da cestinare ma neanche una delle migliori, ha bisogno di moltissimi ascolti per essere apprezzata completamente.

05. Desnudate
Nuova traccia con un testo spinto (ma conoscendo il concept dell'album non è una sorpresa), "Desnudate" è la traccia numero cinque della tracklist. La base è una delle più catchy e interessante dell'album. Dominata da un beat prepotente guidato da una batteria e synth elettronici, vediamo nuovamente l'Aguilera divertirsi e riprendendo il tema del sesso. Lei stessa si definisce come "il fornitore di lussuria" del suo uomo, inoltre precisa anche che lui potrà "avere ciò che richiede". Questa volta, insieme alla vocalist, nella scrittura troviamo i nomi di Christopher "Tricky" Stewart, Claude Kelly (presente anche in "Woohoo") che ne sono anche i poduttori.



06. Love & Glamour (Intro)
Ci troviamo così di fronte alla prima intro; come anche si deduce dal titolo, essa serve ad introdurre la traccia seguente, ovvero "Glam". Qui la stessa artista descrive l'importanza della moda nella quotidianità di una donna (soprattutto nella sua e in quelle del mondo), ma più in generale descrive il significato di questa "vita" con le seguenti parole: "La moda è uno stile di vita; è una scelta, Si tratta di una libertà di espressione; Bisogna viverla, bisogna amarla, bisogna respirarla; La vita è tutta una questione di amore e glamour".

07. Glam
Dopo l'introduzione legata a questo brano, inizia la riproduzione della vera e propria traccia che parla del mondo della moda: passerelle, vestiti, ecc. Qui possiamo notare sicuramente elementi più classici che rappresentano la vecchia Aguilera, con l'aggiunta di quelli elettronici, che rendono la traccia più contemporanea. Sicuramente a primo impatto questo pezzo non riesce ad entusiasmare, ma comunque sta molto bene con il resto del progetto. Anche qui troviamo gli stessi nomi di "Desnudate" sia per la produzione che per la scrittura e composizione. Anche se il tema del femminismo non è ancora arrivato, questa potrebbe essere una buona introduzione in quanto, il mondo della moda è dominato per lo più dalla donna: anche se negli ultimi anni questa affermazione sta fortemente cambiando.

08. Prima Donna
Parte da qui il manifesto femminista che Xtina vuole far conoscere al mondo. Traccia numero otto della tracklist, "Prima Donna" è una uptempo elettropop che, nonostante abbia una base con tema futuristico, presenta degli elementi che risultano essere quelli di un pop tradizionale e "datato". Questa affermazione può essere rafforzata grazie anche del sample che troviamo durante l'ascolto. Infatti, all'inizio del chorus e nel bridge, possiamo ascoltare tratti della produzione di "Can You Feel It" del noto gruppo dei fratelli Jackson: Michael, Jackie, Tito, Jermaine e Marlon.
Qui Xtina si mette nei panni di una Prima Donna (che appunto dà il nome al brano) e afferma che "potrebbe dominare il mondo", ma continua dicendo che, per il momento, ancora non può farlo. Qui infatti possiamo ritrovare tutto ciò per cui le donne hanno lottato per anni e anni: libertà di espressione, libero arbitrio e nessun uomo che prende il comando rendendole "schiave".
Per gli amanti dell'elettropop, il pezzo entusiasma a primo impatto e risulta essere uno dei migliori contenuti nell'intero progetto, sia per contenuto ma anche per sounds.

09. Morning Dessert
Torniamo così ad una nuova introduzione. Questa volta, al contrario di "Love & Glamour", il tempo di riproduzione è maggiore e possiamo ascoltare un'ottima base che ricorda molto la vecchia Christina. Accompagnata da un piano e schiocchi di dita che ci riportano indietro nel tempo ai vecchi sound R&B, l'artista vuole annunciare la prima vera e propria ballad dell'album.



10. Sex for Breakfast
Sulle note di un intro raffinato, si apre la seconda parte del disco e s'iniziano già a sentire le differenze! Nella prima parte dove sfodera una voce possente gridando al mondo intero di essere una "Prima Donna" pronta a comandare, in Sex For Breakfast acquisisce il pieno controllo della sua voce risultando molto soft e rilassante, rispetto alla portentosa Desnudate, in questa dolce slow-jam in pieno stile anni 90 Xtina riesce a risultare non erotica ma ben sì sensuale e giocosa sussurrando le cose più dolci che un uomo vorrebbe sentire a colazione al dolce risveglio del mattino, che dire da consigliare a tutti quelli che desiderano svegliare il proprio partner in grande stile. Se Glam può essere considerata un omaggio all'iconica Vogue di Madonna, questa Sex For Breakfast può essere intesa come un tributo alla grande Janet Jackson.

11. Lift Me Up
La performance live di Hope for Haiti era soltanto un piccolo assaggio di questa ballad Lift Me Up, che nella sua versione finale risulta suonata al pianoforte con qualche influenza electro prodotta nuovamente da quel genio di Linda Perry. Una delle perle del disco non c'è dubbio, dove l'interpretazione di Xtina risulta molto emozionante ed avvincente e ti garantisce quella forza di andare alla ricerca d'aiuto da quella persona che vuoi tanto bene per far si che ti sollevi il morale quando ti senti totalmente giù.



12-13. My Heart (Intro)/All I Need
Succede un'altra romantica ballad in pieno stile neo-soul anni 60, All I Need, una tenera ninna nanna interamente dedicata al suo primogenito. Anche qui la sua voce suona molto più dolce e rilassata della sensuale Sex For Breakfast, dopotutto sarebbe stato fuori luogo darci dentro con la voce in una canzone come questa, si notano molto le venature del precedente Back To Basic, assolutamente una buona album filler.

14. I Am
Già tal titolo si capisce già di che cosa parla questa ennesima ballad, Xtina fa una lista dei suoi pregi (che è forte come una leonessa) e delle sue insicurezze e chiede al suo partner di accettarla cosi com'è, segue la stessa scia della precedente tracce ma con una produzione arricchita da violini. Non e un pezzo che spicca molto ma si lascia ascoltare tranquillamente.

15. You Lost Me
Ecco che finalmente siamo arrivati al punto più saliente del disco ed a uno dei pezzi non bionici migliori, stiamo parlando di You Lost Me, una power-ballad raffinata forgiata non di meno che con l'aiuto della nota Sia per parlarci di un uomo traditore e di quanto si senta addolorata per colpa sua, talmente è scossa dal dolore che il mondo intorno a lei sembra "infetto". Molto interessante è anche l'esecuzione: i versi vengono cantati utilizzando un melisma e vediamo il range vocale di Xtina spaziare da un Mi bemolle maggiore fino a un Mi5, mentre la strumentazione consiste in pianoforte ed archi. Il brano è il secondo singolo estratto del disco che purtroppo si rivelò un insuccesso totale.



16. I Hate Boys
Dopo 4 ballad sentimentali, l'atmosfera si fa più movimentata, dopo una parantesi sorft orientata verso agli anni 60 eccoci che ci troviamo davanti ad una Xtina molto pop che rivendica tutto l'odio verso i ragazzi, siamo in zona Stripped praticamente in quella di Can't Hold Us Down ma con qualche dose di zucchero di troppo. Il pezzo è fresco, orecchiabile, allegro ma fin troppo bambinesco.

17. My Girls ft Peaches
A far seguito vi è My Girls, altro inno femminista accattivante del disco dove al fianco di Xtina notiamo Peaches, musicista elettronica canadese. Non adatto come singolo ma buono nella produzione, molto frizzante in pieno stile anni 80 e nel testo, molto sfacciato e simpatico allo stesso tempo, un brano molto diverso per l'Aguilera ma molto affine allo stile di Peaches.

18. Vanity
Strepitosa ed eccentrica come non mai questa Vanity, che si dimostra un'altra chicca del disco.

"Specchio, specchio della mie brame, chi è la peggior str*nza del reame? Sono io ovviamente"

Xtina si veste nei panni della spietata Geltrude e tira fuori tutta la sua vanità ed superbia come non mai. Il Sound è molto incisivo che ti cattura al primo istante senza risultare pesante ed eccessivo. Si pavoneggia sia nel testo e nella voce, specialmente verso il finale quando mette il turbo in "LET ME HEAR YOU SCREAM!!!" con un acuto da infrangere qualsiasi cosa, timpani compresi. Non passano inosservati anche i cori che vestono un ruolo importante. Un pezzo perfetto e stiloso in tutti i sensi, se fosse stato estratto come singolo avrebbe invaso tutti club LGTB e le più prestigiose sfilate di moda in men che non si dica. Un modo decisamente ottimo per porre a fine la standard edition del disco.



Bonus Tracks:

19. Monday Morning
La traccia che apre l'edizione deluxe è uan spassosa e spensierata Monday Morning che spruzza positività da tutti i pori. Se è stata incisa oppositiva mente per farci dimenticare il fatidico e tanto odiato lunedì mattina, la nostra Xtina c'è alquanto riuscita!

20. Bobblehead
Ecco che ci troviamo difronte a una delle tracce meno riuscite del disco e per fortuna che si tratta solamente di una bonus track. Molto evidente l'influenza di Nicki Minaj; per Xtina potrà essere una sperimentazione ma il rap non è uno stile che non le s'addice e questo lo conferma, per non parlare della produzione, decisamente molto confusionaria. Sarebbe stata meglio in qualche disco della nota femcee, con un feat ovviamente, poiché qui sembra molto inappropriata.

21. Birds of Prey
Dopo un brano assolutamente fuori luogo, ecco che l'atmosfera si fa più interessante: un'introduzione decisamente avvolgente e dance-oriented per un brano in pieno stile anni 70, una produzione molto sofisticata, sembra uscita dal noto Confessions On a Dance Floor della celere Miss Ciccone. Xtina riesce a coinvolgerti e farti venire voglia di ballare sussurrando semplicemente i versi e emettendo melodie soavi senza risultare invadente, ennesima prova di quello già dimostrato in Sex for Breakfast. Per la prima volta vediamo la cantante dilettarsi con il francese e ci riesce a meraviglia. Troppo, troppo, troppo sprecato per essere una bonus track, se è stata inserita nei bassi fondi del disco per incentivare gli acquisti da parte dei fans dell'edizione deluxe, allora non possiamo biasimarla, comunque io l'avrei messa nella standard o addirittura rilasciata come singolo, in Europa, specialmente nel Regno Unito, avrebbe ottenuto un discreto successo.



22. Stronger Than Ever
Con questo brano Xtina ringrazia colui che l'ha fatta soffrire perché l'ha resa più forte che mai, ci troviamo davanti all'Aguilera di Stripped, precisamente quella di Fighter, ma con più melodia e una prestazione vocale più elegante e meno aggressiva. Ovviamente a chi poteva essere dedicata questa piano ballad? Al padre burbero che non le ha reso l'infanzia felice.

23. I Am (Stripped)
La traccia numero 23 non è che altro il seguito della ballad I Am (infatti nel titolo si può dedurre facilmente) che pone a termine definitamente l'edizione del disco con molta raffinatezza.


In conclusione, Bionic non è il miglior album di Xtina ma neanche il peggiore, quelli che hanno adorato la Aguiera della Back to Basic Era si ritroveranno nella sezione non-bionica, mentre per quelli che piacciono le cose nuove, ne gradirà la maggior parte. Come tutti gli album anche questo ha i suoi pregi e i suoi difetti, Christina è riuscita risultare credibile in uno stile che non aveva mai osato d'intraprendere in passato e si dimostra molto versatile nell'uso della voce, come già visto risulta molto aggraziata in brani come Sex for Breakfast e Birds of Prey e molto aggressiva in Vanity e Prima Donna, e per questo rispecchia le sue differenti personalità. Ciò che penalizza è l'eccessiva lunghezza, abbiamo molte album filler che non rendono fluido l'ascolto ma bensì pesante, per non parlare della mancanza di omogeneità: ad un certo punto sembra di passare in un altro album in men che non si dica poiché c'è una sequenza di brani che non hanno proprio a che fare con la maggior parte dei sounds proposti. Un album che non cattura al primo ascolto ma che vi abituerete man mano con diversi ascolti.


Che ne pensate di Bionic della nostra The Voice of a Generation? Grande prova di sperimentazione o un tentativo si seguire le mode di quel periodo?

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Voto da parte dello staff di Bookelt:
67/100







Scritta da: My_Everything96 e Chris, The Legendary Mr

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