Recensione Album: "25" di Adele

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È bastata una anteprima di 30 secondi per rompere un silenzio durato per ben 3 anni: "Pronto, sono io", "Mi chiedevo se dopo tutti questi anni ti piacerebbe incontrarmi", è tornata, lei, colei ci ha terrorizzato per ben 2 anni, era dappertutto! Radio, TV, premiazioni, record, classifiche, c'era qualsiasi pretesto per parlare di Adele, la cantante britannica più famosa al mondo, detentrice di qualsiasi record di vendita esistente sulla faccia della terra. Ora è qui con 25, il follow-up del celeberrimo e pluripremiato 21, si vede il suo enorme sguardo: due occhioni penetranti che ti dicono, sono qui, mi rivolgo direttamente a te e ti parlo di un nuovo capitolo della mia vita dove saprai come sono diventata senza rendermene conto.
Per quanto riguarda l'album, la cantante lo ha definito importante perché a differenza di 21, descritto da lei stessa come un disco di separazione e rottura, 25 è un disco di formazione e di unione, ma sopratutto un punto di svolta, preso in pieno nel mezzo nei suoi vent'anni di vita




01 - Hello

Hello It's me... "Pronto, sono io" questo è ciò che intona Adele nei primi versi di Hello, singolo che annuncia il suo ritorno dopo ben 3 anni di assenza dal panorama musicale, è lo fa con questa telefonata. Non è una telefonata qualsiasi diretta a noi, se ascoltiamo con attenzione sembra che stia cercando di contattare il suo ex, per cercare di rimediare sull'accaduto e di rimediare ai suoi errori. E lo fa magistralmente con un pianoforte che conduce l'inizio del pezzo tranquillamente e drammaticamente nel modo adeguato, specialmente non appena il coro irrobustisce la canzone attraverso un finale incredibile.
Nella sua assenza il pezzo ci presenta cosa Adele la caratterizza al meglio: emozione pura, voce fragorosa e l'abilità di arrivare dritto nel cuore, rendendo il più comune saluto amichevole a una o due lacrime che scendono lungo il viso. Il pezzo è stato prodotto da Greg Kurstin, compositore statunitense noto per aver forgiato molte hit di successo come Stronger di Kelly Clarkson, Blow Me (One Last Kiss) di Pink, Burn di Ellie Goulding e molte altre, ed nel giro di un mese circa si è rivelata una hit mondiale in men che non si dica.


02 - Send My Love (To Your New Lover)

Scordiamoci la malinconia del brano di apertura e passiamo al brano più movimentato del disco, si tratta di Send My Love (To Your New Lover), una vera e propria ventata di aria fresca! Qui abbiamo una Adele più pop che mai ideata dal noto producer e hit-maker delle note Britney Spears e Taylor Swift, ovvero non poco di meno che lo svedese Max Martin. Adele su una melodia semi caraibica suonata da chitarra e percussioni, gioca con estrema facilità con la sua voce come fosse una palla garantendo all'ascoltatore una interpretazione spigliata. Che dire è proprio la canzone ideale da dedicare a quella persona che vogliamo lasciare augurandogli che possa dare tutto il suo amore al prossimo amante. Ha tutte le carte in regola per diventare un tormentone estivo, ovviamente se verrà estratto come singolo nel periodo adatto.


03 - I Miss You

Per Adele in questo album non è mancato l'abituale Paul Edworth, fautore delle celebri hit Rolling In The Deep e Skyfall, in I Miss You, dove la cantante esprime tutto il suo pentimento di aver lasciato il suo ex, talmente si sente pentita, è disposta ad andare il qualsiasi posto per poterlo rivedere. Non passa inosservato la citazione alla nota fiaba dei fratelli Grimm Biancaneve: Adele spera che un giorno lui possa tornare da lei per poterla baciare da risvegliare il suo animo addormentato. Avvolta nell'oscurità è la voce della cantante che risulta d'impatto nel pre-chorus accompagnata da un coro rimbombante. Ma nonostante ciò questo pezzo risulta abbastanza deludente, poiché manca quella immediatezza che ha caratterizzato la hit celebre 21 e necessita di molti ascolti per poter essere apprezzata.


04 - When We Were Young

Insieme a Max Martin, si aggiunge alle new-entry il cantautore emergente canadese Tobias Jesso Jr, che grazie al suo album di debutto intitolato Goon riesce ad attirare l'attenzione della pop star inglese che lo contattò immediatamente per poter scrivere insieme When We Were Young, un'intensa e scintillante ballad in pieno stile anni 70 prodotta da Ariel Rechtsaid, fautore della nota Living For Love di Madonna. Riguardo al brano la cantante ha confermato che si è inspirata al celebre Elthon John e che è uno dei suoi pezzi preferiti del disco, come non darle torto, un brano di una emozione elevatissima che ti cattura al primo ascolto e al primo ritornello. Nel testo la cantante vuole ricordare un momento passato con una certa persona poiché non ripeterà mai in futuro, si narra la tematica dell'abbandono e della nostalgia, già affiorata precedentemente in Hello e I Miss You. Il brano se analizzato attentamente non parla del "solito ex" (prima cosa che viene in mente) ma del padre che l'aveva lasciata quando era bambina, quindi tutto torna. Anche qui troviamo una citazione, del noto pezzo di Miss Ciccone Like a Prayer nel verso "Cause You Feel Like Home". Come già anticipato questo pezzo sarà il secondo singolo estratto dall'album.


05 - Remedy

Dopo averci asciugato le lacrime, passiamo a Remedy, una ballad suonata semplicemente al pianoforte creata da Ryan Tedder, già comparso precedentemente nel bestseller 21 nelle note Rumors Has It e Turning Tables.  Qui vediamo il lato dolce e materno della star che assicura al suo bambino di essere il suo "rimedio" al dolore quando lo coglierà di sorpresa di notte durante il sonno. Anche se il brano presenta un lato nuovo della star, si dimostra un totale fallimento di emulare un classico del precedente disco come Turning Tables, è ripetitivo ed a tratti l'interpretazione risulta parecchio banale.


06 - Water Under The Bridge

Dopo una album-filler, ecco che ci ritroviamo un'altro prodotto ottimo firmato da Greg Kurstin, stiamo parlando della mid-tempo Water Under The Bridge. Insieme a Send My Love, è uno dei pezzi più movimentati di 25, dove ci troviamo quella Adele ritmata ed assicurante di Rumor Has It.
"Se tu mi deludi, fallo gentilmente, non pretendere che tu non mi voglia, il nostro amore non sarà acqua sotto il ponte" 
Con questi versi tratti dal ritornello caratterizzato da una melodia soft dove si estende completamente la sua vocalità, Adele afferma al suo amante che una volta che il loro amore non sarà temporaneo, durerà per sempre. Il pezzo ricorda le serenate scritte in precedenza da Greg per Prism di Katy Perry, ma l'intuizione lirica e le abilità vocali di Adele, hanno fatto sì che abbia uno stile interamente tutto suo.



07 - River Lea

Nella 7° traccia intitolata River Lea, vediamo Adele a fianco di un'altra novità: Danger Mouse, famoso per aver lavorato con Cee-Lo Green nel noto duo di New York Gnarls Barkley. Dal titolo sembra una canzone dedicata al fiume situato a est di Londra, ma non è così, poiché se facciamo attenzione il testo si ricollega a I Found a Boy, (brano che si trova nel precedente 21) e ad una relazione amorosa della cantante. Adele non è solo una semplice cantante come definiscono in molti ma anche una storyteller, il "Fiume Lea" situato vicino al suo paese natale, precisamente ci vuole un'ora di strada per arrivarci, ha un significato simbolico per la cantante, poiché è stato emotivamente difficile attraversarlo quando si stava recando a Londra, dove potere cercar fortuna. Se in 21 ci narra come ha incontrato questo ragazzo, in 25 ci racconta come si è sentita triste mentre pensava a lui durante l'attraversamento del fiume. Il ritornello del pezzo è molto accattivante e orecchiabile poiché entra in testa in men che non si dica e la voce di Adele suona melodiosa e rilassante.


08 - Love In The Dark

Un suono di pianoforte ed archi ci portano a aumentare l'impatto emozionante del disco in questa intensa ballad intitolata Love In The Dark, che parla di una rottura amorosa in atto. Qui si alterano le parti, non è l'uomo a farsi avanti per prendere le redi della situazione, ma la donna: vediamo un lato tagliente della cantautrice che ordina al suo amante, appena diventato ex, di non avvicinarsi, di stare li dov'è e di non guardarla, di non permettersi di farle cambiare idea, perché tra loro due non c'è più alchimia, vi è "l'oscurità", e preferisce lasciarlo perché vuole vivere non sopravvivere. Assistiamo al tono appassionate di Adele si innalza nei punti giusti del pezzo, tra sussurri sorft e belting elevati. Il brano può essere inteso come inno a favore dell'emancipazione femminile.


09 - Millon Years Ago

Per la terza volta vediamo la star britannica collaborare con Greg Kurstin in Million Years Ago, una ballad acustica intricata che ci racconta una triste esperienza passata: un pianto di disperazione scoppiato mentre stava in un parco di Londra quando si mise pensare ai suoi momenti più felici dell'infanzia passati con i genitori e gli amici poiché non le piaceva il suo nuovo stile di vita da popstar. I paparazzi e i mass media la continuavano ad importunare e sentiva la mancanza della sua vecchia vita. Un brano che descrive pienamente la cruda e amara verità: siamo convinti di crescere, di andare avanti sempre verso il futuro, ma siamo sempre costretti a pensare al passato, cosa che comporta spesso la fama. Estremamente toccante è l'interpretazione colma di nostalgia che versa nel pezzo riuscendo a trasmetterla l'ascoltatore. La cantante affronta una tematica della famiglia e della nostalgia di casa, già trattata in River Lea e When We Were Young.



10 - All I Ask

Se avevate pensato che Adele si potesse mettere a collaborare con Bruno Mars per una nuova Uptown Funk vi sbagliavate di grosso, perché All I Ask non è quello che sembra.
"Se questa è la mia ultima notte con te" canta Adele in questa triste ballad suonata al pianoforte apparentemente tirando su una ottava del suo range vocale appena pronuncia quel verso dolente.
In questo pezzo che racconta l'ultima notte trascorsa con il suo amante, tira fuori il meglio di sé della sua voce e probabilmente vi verrà impresso nella mente appena lo ascolterete. Notare il finale dove Adele termina l'esecuzione con una modulazione di chiave climatica.


11 - Sweetest Devotion

Dopo tre ballatone intense, strappalacrime che parlavano di nostalgia, cuore infranti e insicurezza, l'album si anima, finalmente dopo un tunnel oscuro torna la luce con Sweetest Devotion, una trionfante up-tempo in pieno stile country caratterizzata da accattivanti strimpelli di chitarra dove abbiamo Adele che ci dichiara che finalmente ha trovato il suo amore eterno, un nuovo partner? macché! Suo figlio! Che dire, questo brano ci spiega che c'è sempre un barlume di speranza per chiunque abbia avuto una vita difficile.




Target Deluxe Edition:

12. Can't Let Go

Ad aprire la target edition abbiamo un'altra ballata al piano dove Adele ci mostra nuovamente le sue abilità vocali, notevole la voce che sale verso il finale con cori di sottofondo.

13. Lay Me Down

Più movimentata è questa Lay Me Down in pieno stile anni 50 caratterizzata da un ritornello quasi orecchiabile, l'interpretazione può essere considerata come un tributo alla celeberrima Etta James.

14. Why Do You Love Me

Torniamo allo stile blues che caratterizzavano gli esordi con Why Do You Love Me, che dire una musica di soffondo molto adatta per i titoli di coda di questo disco che si chiude definitamente.


Sicuramente non abbiamo difronte al disco dell'anno, come tutte le più importanti testate musicale vogliono farci credere, è un album valido, ma ciò non significa che porta con sé una innovazione e qualcosa che possa cambiare il panorama musicale attuale. Però bisogna precisare che Adele in 25 ha voluto un tantino cambiare, trattando delle tematiche riguardanti alla famiglia e lavorando con gente nuova come Max Martin, Greg Kurstin, Tobias, Danger Mouse, infatti il il risultato è più che buono. Mentre è deludente il lavoro degli storici produttori di 21, poiché non è paragonabile ai quei gioielli e risulta molto banale e ripetitivo e si è visto lo sforzo di imitare le canzoni già presenti in quel album.
Il disco tra Love in The Dark e All I Ask risulta molto pesante perché nonostante siano delle buone ballate, c'è la necessità di animare un po' l'atmosfera; Forse c'è l'intenzione di risaltare l'ascesa verso la luce evidenziando il lato oscuro?
Ovviamente se si fa il paragone con il disco precedente, cosa che viene spontanea, l'album ne esce nettamente sconfitto, poiché nessun pezzo sembra che sia all'altezza di una Rolling In The Deep e di una Set Fire to The Rain.
Ho apprezzato l'intenzione di Adele di trattare 25 come un percorso che inizia verso l'oscurità e la tristezza e che finisce con la luce e la spensieratezza, forse è qui che sta l'ispirazione con il famigerato Ray Of Light di Miss Ciccone? Il punto di forza di forza di questo disco sono ovviamente i testi, ben scritti, Adele sa come comunicare con le parole, per non parlare delle sue doti interpretative.
Diciamo che questo disco non è adatto a coloro che cercano un sound ricercato con mille effetti ma a coloro che vogliono qualcosa di semplice e diretto.

Chiudiamo questa recensione con la domanda che tutti si pongono, che ne pensate di 25? L'attesa è stata ripagata? Riuscirà Adele a ripetere i numeroni di 21? ad eguagliarli? Si manterrà costante nelle charts?

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Voto dello staff di Booklet:


68/100

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