#ArtistFocus, Lana Del Rey, Parte I

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Benvenuti alla nostra rubrica #AristFocus, che come sapete già, vi porta alla scoperta di quattro canzoni di un artista particolare. Ho deciso intraprendere questo entusiasmante viaggio parlandovi di Lana del Rey, nome d'arte di Elizabeth Woolridge Grant, conosciuta in tutto il mondo per essere una delle maggiori esponenti del Dream Pop e del Sadcore, sottogenere dell'Indie Rock, e per aver scalato le classifiche nel tutto mondo grazie ai suoi singoli di maggior successo come Video Games, Born to Die, Blue Jeans e Summertime Sadness. In questo viaggio mi piacerebbe farvi conoscere due unreleased tracks e due album tracks.

Go Go Dancer - Unreleased Track

Iniziamo a partire dai suoi esordi, prima di arrivare al successo mondiale con il famigerato album Born to Die, tra il 2005 e il 2010, sotto il vero nome Elizabeth Grant, Lana incide una vastissima quantità di materiale musicale sotto una moltitudine di pseudonimi: May Jaylier, Lizzy Grant and the Philomena, Sparkle Jump Rope Queen e Lana Del Ray. Questo immenso materiale non venne mai rilasciato e di conseguenza nessuno ne venne a conoscenza fino alla sua affermazione nel panorama musicale. Infatti nel 2012 tutti i brani incisi in quel periodo sbucano online attirando l'attenzione dei mass media e soprattutto dei fans.
Tra queste innumerevoli tracce rimaste nascoste misteriosamente nel buio, non possiamo considerare Go Go Dancer, una up-tempo scritta dalla stessa Lana e prodott da Tim Larcombe.
In questo brano Lana del Rey gioca a fare la cubista sensuale che si scatena sotto le luci lampeggianti della pista da ballo disposta a far qualsiasi cosa in cambio di una somma di denaro:

"I'm your go-go dancer, midnight answer 
Jukebox sweetheart, Queen of the night 
Vegas baby, if you pay me anything you like, anything you like"




Old Money - Ultraviolence, 2014

Dopo questo brano dalle sfumature dane-pop, vi voglio proporre qualcosa tratto dal successore di Bron to Die, sto parlando di  Old Money, traccia n° 10 del melanconico Ultraviolence.
In questa ballad triste ma allo stesso tempo romantica, Lana s'immedesima nella figlia di un ricco imprenditore che frequenta una scuola privata del Connecticut, e ovviamente dove tutti la etichettano come la ragazza ricca raccomandata. Se in Born to Die Lana trattava della classe sociale medio-alta con critiche eccessive parlando di debuttanti ubriache e arrampicatrici sociali di scarso valore, in Old Money, va verso la direzione opposta parlando come i soldi possano influire sull'amore e sull'ambiente circostante. Nostalgica è questa Lana del Rey che parla del suo ex-fidanzato, ammettendo che gli manca tanto ma, siccome può avere tutto non è più interessata a lui e spera che un giorno la voglia ancora perché a lei, la figlia del ricco imprenditore, piace molto essere desiderata.
Notare il ritornello suonato da archi e caratterizzato da un melanconico tono sommesso che narra il suo amore non appagato e i suoi sogni infranti:

"But if you send for me, you know I'll come 
And if you call for me, you know I'll run 
I'll run to you, I'll run to you I'll run, run, run 
I'll come to you, I'll come to you I'll come, come, come"



Prom Song (Gone Wrong) - Unreleased Track

Facciamo un passo indietro del tempo tornando a parlare di quei famosi brani scartati. Insieme a Go Go Dancer, un'altra traccia che mi ha colpito subito al primo ascolto è stata Prom Song (Gome Wrong) una mid-tempo scritta dalla stessa Lana e prodotta dai The Nexus molto orecchiabile che parla dell'amore adolescenziale.
Qui Lana esprime il suo amore verso il suo fidanzatino conosciuto ai tempi delle scuole superiori, parla della sensazione di essere travolti dal forte desiderio della lussuria e di quella voglia di scappare per andare a vivere lontano dal mondo dove nessuno li potrà trovare. Questa canzone offre una atmosfera davvero allegra e spensierata, adatta per diventare una vera hit radiofonica, un vero peccato che sia stata accantonata in modo da finire nel dimenticatoio. Il brano è anche conosciuto con il nome di "Tennage Wasteland".


The Blackest Day  - Honeymoon, 2015

Ora, prima di lasciarvi vorrei parlare del suo nuovo album rilasciato due settimane fa, sto parlando di Honeymoon, successore di Ultraviolence. Il disco nonostante la poca promozione ha avuto un discreto successo commerciale, vendendo nella prima settimana più di 206.000 copie in tutto il mondo.
Honeymoon con una media di 78/100 su Metacritic è il suo disco più acclamato dalla critica mondiale, dimostrazione che Lana è riuscita nell'intento di portare il Sadcore ad un livello superiore.
Oltre alla melodica Salvatore, Freak, Art Deco e la cover della celeberrima Don't Let Me Be Understood, la traccia che mi ha maggiormente colpito di questo nuovo album è stata The Blackest Day. Il brano scritto è prodotto da Lana Del Rey e Rick Nowels, ci porta attraverso il vortice emozionale dell'artista durante una devastante rottura amorosa. The Blackest Day è l'ultimo capitolo che tratta della devozione che prova Lana verso il misero romanticismo. Una pinta di gelato e qualche pigiama comodo sono il giusto rimedio per curare una rottura amorosa ma l'angoscia della cantante che trasmette in questo pezzo, è decisamente più di classe.



Questo era il nostro ultimo brano, il viaggio con questa artista del tutto tondo termina qui, alla prossima!

  

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