mercoledì 5 ottobre 2016

#ArtistFocus: Bruno Mars

In attesa del nuovo singolo e successivo album del cantautore statunitense Bruno Mars, oggi in questo nuovo appuntamento con la nostra rubrica #ArtistFocus ho deciso di proporvi quattro brani presi dalla sua discografia, cercando di farvelo conoscere meglio o magari farvi riascoltare le vostre canzoni preferite.


Peter Gene Hernandez, nasce nel 1985 nella capitale delle Hawaii, ovvero Honolulu e la sua carriera inizia nel 2009, anno in cui firmò un contratto con la Atlantics Record. Inoltre lui ha anche scritto varie canzoni di successo per altri artisti come Alicia Keys ("Tears Always Win") o B.O.B ("Nothin' on You"), ma anche hit come “Billionaire” di Travis McCoy dove lui stesso collabora, raggiungendo così della notorietà nel campo musicale. Per molti erede di Micheal Jackson per via della sua versatilità e per il timbro timbro vocale che ricorda molto quello della leggenda del pop, Bruno può vantare di numerosi premi tra cui due Grammy. Per il momento ha all’attivo ben due album studio ed un terzo che dovrebbe arrivare presto: “Doo-Wops & Hooligans” arrivato nel lontano 2010 che contiene numerose hit (3 presenti nella top ten dei brani più venduti nel 2011) e "Unorthodox Jukebox" del 2012. Iniziamo ad analizzare i quattro brani scelti, cuffie alle orecchie e buon ascolto!


Our First Time
Iniziamo subito con uno dei pezzi che mista molto bene il raggae, pop e soul. “Our First Time” è la seconda traccia del suo album di debutto “Doo-Wops & Hooligans”. L’abum riuscì a debuttare alla posizione numero tre della Billboard 200 ricevendo però un successo molto costante. Infatti questo progetto entrò alla posizione numero #12 della classifica di fine anno del 2011, ma anche alla #73 ben due anni dopo. Questo è stato possibile anche grazie ai successi ottenuti dai singoli: “Grenade”, “Just the Way You Are” e “The Lazy Song”. Tornando al brano possiamo dire che questa traccia è caratterizzata da un sound che ricorda molto le origini del cantante ed inoltre qui bruno utilizza la sua voce in modo dolce e sensuale, riuscendo a rendere note le sue mille sfaccettature. Qui l'artista parla della sua notte con una sua ragazza che è anche il suo desiderio, facendo risaltare le emozioni che si provano nella prima volta. La tratta come una principessa e le dice di lasciarsi andare. Non è sicuramente il lyric migliore di questo artista, ma per quanto riguarda il sound è sicuramente una delle più interessanti.

“Girl here we are, in this big old empty room
Staring at ya, who's gonna make the first move
Been doing our thing for a minuteAnd now when our hearts are in it
The only place to go, is all the way”



Talking To The Moon
Passiamo ora ad una ballatona al piano. Come in “Just The Way You Are” e “Grenade” , Bruno esprime tutto il suo amore attraverso le righe di questa canzone, ma la storia di cui parla non è andata a buon fine. Infatti lui la cerca e spera di ritrovarla perché è tutto quello che ha, e intanto parla alla luna ogni notte, sperando di far raggiungere le sue parole nella stanza in cui lei si trova. “Talking To The Moon” può essere considerata il seguito dei due pezzi sopracitati, che riescono a descrivere perfettamente il concept di questo suo album. Non prendendo in considerazione il lyric invece, possiamo affermare ed elevare questa canzone come una delle perle di “Doo-Wops & Hooligans”. Anche qui possiamo apprezzare molte sfumature della sua voce che si adatta benissimo ad una ballad di questo genere. Insomma, con un semplice piano una batteria e un coro gospel nel ritornello che fa da vocals, riusciamo a sentire tutta la disperazione del cantante e soprattutto la determinazione con cui cerca questo suo amore ormai perduto che non può essere dimenticato.

“At night when the stars
Light up my room
I sit by myself
Talking to the moon
Tryin' to get to you
In hopes you're on
The other side”



Money Make Her Smile
Cambiamo ora album e scopriamo anche nuove sfaccettature di Bruno. Se prima lo vedevamo più innamorato e fragile, due anni dopo lo ritroviamo più cresciuto, e consapevole di cosa può relamente fare. Con “Unorthodox Jukebox” infatti viene messo in risalto proprio questo. Con questo album il cantautore si diverte proponendo uno stile un po' retrò che fa proprio pensare agli anni dove c’era il Jukebox nei bar. Anche questo album è conosciuto per i molteplici successi che ha avuto come le grandi hit: “Treasure”, “Loacked Out Of Heaven”e “When I Was Your Man”. In più, al contrario del precedente, con questo nuovo progetto Bruno riuscì ad arrivare alla posizione numero uno della Billboard 200 e rimanendoci per ben quattro settimane consecutive. La canzone scelta da questo album è “Money Make Her Smile”. Testo frivolo e base retrò, l’artista racconta la conoscenza tra lui e una ragazza molto materiale. Come si evince anche dal titolo, lei sorrideva quando vedeva i soldi e ballava con la musica. Insomma aveva proprio le caratteristiche di una ragazza facile. Il punto forte di questa traccia però è la produzione in pieno stile Mark Ronson (presente nei crediti dell’album). Il tutto inizia con un coro, per poi trasformarsi in un pezzo con strumenti elettronici come basso e chitarra (solo in alcuni punti). In più la voce del cantautore, la batteria e delle voci bambinesche dominano il chorus. Inaspettato invece il bridge strumentale tendente al genere urban. Una traccia davvero inaspettata dal “vecchio” Bruno, ma coerente con ciò che troviamo in questo album.

“She's a super freak
You wouldn't know it if you saw her outside these velvet walls
No, she don't go where preachers preach
She only go to the church where dollars fall”



Moonshine
Purtroppo siamo quasi giunti alla fine di questo approfondimento sulla discografia del cantante di “Just The Way You Are”. Per concludere vorrei proporvi una bellissima traccia del suo ultimo album che ricorda molto lo stile del tanto elogiato Michel Jackson, grande ispirazione del nostro protagonista di questa settimana. “Moonshine” racconta il subentrare di una vecchia fiamma nella vita del cantante. Infatti, in questa traccia, possiamo vedere tutta la felicità di Bruno sul suo amore rinato. Con un bacio notturno, dato sotto al chiaro di luna, il cantante chiede a quest’ultima di portarli lontano, di portarli fino alle stelle. Il tutto si svolge nuovamente in un sound simile a quello usato dalle rock band negli anni '80, misto ovviamente a elementi più attuali. Inoltre qui possiamo ascoltare una voce diversa dai brani proposti precedentemente.

"You're the best way I know to escape the extraordinary
This world ain't for you, and I know for damn sure this world ain't for me
Lift off and say goodbye
Just let your fire set me free"


Cosa ne pensate di queste quattro tracce ma soprattutto riuscirà Bruno a trovare una nuova hit con il prossimo singolo in uscita venerdì?

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