Passati gli Oscar, noi di Booklet abbiamo ripensato ai nostri film preferiti ed alle colonne sonore che hanno segnato questi film. Ci è venuta così l'idea di scegliere una canzone in particolare e di descriverne il contesto.
Sperando di aver fatto scelta a voi gradita, vi lasciamo divertire con questo primo mix di canzoni e non dimenticate di commentare con i vostri brani da colonne sonore preferite!
Underworld - Born Slippy (M.AR.S.)
Probabilmente avrete sentito parlare di "Trainspotting", film di Danny Boyle basato sull'omonimo di Irvine Welsh. La storia racconta la vita di 4 ragazzi scozzesi che abbracciano la droga per scappare dalla vita reale. Mark, interpretato da Ewan McGregor, era inizialmente riuscito a disintossicarsi ma ci ricade trascinato dalle cattive compagnie. Dopo una pessima notte, finita male, Mark scappa con una borsa di soldi, frutto dello spaccio, e decide di vivere quella "vita noiosa" da cui cercava di scappare. La colonna sonora del film è piena di ottimi brani e io sono sempre stato affascinato da "Born Slippy" degli Underworld. Non è esattamente il mio genere, ma è quella che ascoltiamo alla fine del film, quando Mark si rassegna ad una vita "normale" e cita ironicamente tutto ciò che gli è sempre mancato e, al contrario, aveva voluto evitare.
Radiohead - Motion Picture Soundtrack (Emma)
Il brano da me scelto fa parte della colonna sonora di "I Origins", pellicola indie dal genere science fiction drama del 2014.
Il film segue la vicenda di Ian, un dottore di biologia molecolare che studia gli occhi e la loro evoluzione. L'elemento fantascientifico del film, è funzionale ad una storia d'amore che continua per tutta la pellicola.
Questa storia inizia quando Ian fotografa gli occhi di una ragazza mascherata, che dopo un incontro fugace, scappa impedendogli di poter vedere il suo volto. Lui rimane affascinato dagli occhi della ragazza tanto da essere determinato ad andare a cercarla. Dopo una serie di eventi casuali (o forse no), arriva all'interno di un treno dove finalmente, trova la ragazza, Sofi. Tra i due nasce un amore profondo che si conclude pochi mesi dopo in un ascensore, per colpa di un tragico incidente.
Sette anni dopo, Ian fa delle scoperte che potrebbero confermare l'esistenza della reincarnazione. In particolare, nota che una persona indiana ha esattamente gli stessi occhi di Sofi.
Questo amore mai svanito lo porta fino in India dove, dopo mesi e mesi di ricerca, incontra la bimba orfana che ha i suoi occhi. Dopo un test dai risultati non sufficienti per delle dimostrazioni scientifiche, Ian riconduce la bimba fuori ma arrivati davanti all'ascensore, lei inizia a piangere e urlare.
Ecco quindi che arriviamo al brano da me scelto: "Motion Picture Soundtrack" dei Radiohead. Questo pezzo è estremamente significativo per il film perché inizia nel momento in cui la bambina ha l'attacco di panico davanti all'ascensore. In un ascensore simile a quello del tragico evento.
A questo punto, Ian si convince che la bimba, è in effetti collegata a Sofi in un modo che la scienza non può ancora accettare o confermare.
Importante è anche l'ultima strofa dove sentiamo cantare "I will see you in the next life", che è simile a una frase detta da Sofi ovvero " Don't worry, We'll find each other again". E alla fine, possiamo dire che Ian e Sofi si sono rincontrati.
Bill Medley & Jennifer Warnes - "(I've Had) The Time of My Life" (Angelica)
“Dirty dancing”, un film che ha fatto sognare numerose generazioni di ragazzi. Era il 1987 quando uscì questo classico cinematografico e, nonostante i numerosi anni trascorsi dalla sua data di pubblicazione, ancora oggi la storia d’amore a passo di danza tra Baby & Jhonny Castle viene considerata tra le più avvincenti ed appassionanti che sono mai state proiettate sul grande schermo. “Dirty Dancing” si è quindi rivelato, nel corso degli anni, un successo senza tempo. Questa definizione risulta maggiormente pertinente se accostata alla sua theme song, "(I've Had) The Time of My Life" composta da Franke Previte, John DeNicola e Donald Markowitz cantata da Bill Medley e Jennifer Warnes. Il brano risucì a conquistare un Grammy, un Golden Glode ma soprattutto l’Oscar per la miglior colonna sonora nel 1987.
"The Time of My Life" è stata scelta da Kenny Orthega, coreografo del film, come canzone di chiusura dell’intera pellicola cinematografica dopo aver scartato un brano di Lionel Richie. Con il senno di poi si può facilmente affermare che la scelta si è rivelata senza dubbio vincente.
Vi lascio alla “visione” del brano accompagnato l’iconico passo a due che vede protagonisti Jennifer Grey e Patrick Swayze i quali diedero vita ad uno dei rari esempi in cui l’incontro tra musica, danza e recitazione creano arte senza tempo.
Linkin Park - New Divide (Stefano)
Era il 2009 e nelle sale cinematografiche mandavano Transformers: Revenge of the Fallen (tradotto in italiano Transformers - La vendetta del caduto), il secondo capitolo della saga. Chi non ha mai visto questo film che allora era molto esposto tramite una massiccia promozione effettuata in svariati modi? La trama di questo film è centrata su una lotta fantascentifica tra i Transformers e i Decepticon. Ma iniziamo dall'inizio. Gli Autobot, squadra comandata da Optimus Prime, devono salvare la terra da un'imminente pericolo, un nuovo attacco che arriva dallo spazio. Questi robot viventi erano in grado di trasformarsi in alcuni veicoli che avevano visto sulla terra, riuscendo a prenderne tutte le caratteristiche e diventando come delle copie con una marcia in più. Inoltre, per lottare, erano dotati di alcune armi.
Senza entrare molto nei particolari, come ogni film fantascentifico con degli eroi, il bene trionfa sempre salvando così la Terra, ma solo per il momento. Infatti la storia continua per altri tre capitoli con tante altre novità e colpi di scena.
La canzone che ho scelto, è sicuramente una delle più note della Soundtrack. Dopo aver scritto e cantato "What I’ve Done" per il primo caputolo del film, la rock band Linkin Park ci riprova proponendo un nuovo brano intitolato "New Divide".
Il pezzo è di genere alternative rock, ma prende molte sfumature di quello tradizionale. Grazie ad esso la band riesce ad arrivare ai piani alti in molte classifiche, tra cui in USA dove arrivò alla #6. Durante la riproduzione del lungometraggio, possiamo ascoltare il pezzo in diverse scene (quasi esclusivamente la parte strumentale), mentre viene riprodotta per intero soltanto durante i titoli di coda. Il video musicale che ha accompagnato il brano però non ha nulla a che vedere non il film, se non per l’atmosfera futuristica creata grazie a diversi effetti speciali. Inomma, se si pensa al secondo capitolo di Trasformers, ci viene subito in mente questo pezzo, che ne è diventato come un marchio di fabbrica.
Madonna - Time Stood Still (Chris)
Dopo il successo di Ray of Light, Madonna viene contattata dall'amico e attore inglese Ruper Everett e le chiede se vuole entrar a far parte insieme a lui nel cast della commedia sentimentale dai toni drammatici Sai che C'è di Nuovo (The Next Best Thing, in lingua originale), nei panni della protagonista Abbie, una single ultra-trentenne istruttrice di yoga che rimane incinta del suo migliore amico gay e che poi si troverà nel bel mezzo di una battaglia legale per la custodia del bambino. All'inizio Madge era abbastanza titubante all'idea poiché la sceneggiatura le sembrava troppo da sit-com, ma alla fine Everett le fa cambiare idea e quindi accetta. Erano passati ben 3 anni dal famoso Evita, musical che le valse una gloriosa vittoria ai Golden Globe e nonostante ciò ha ancora voglia di dimostrare il suo valore d'attrice in un film non musicale, e lavorare con regista noto come Schlesinger, si sarebbe rivelata un'ottima opportunità. Anche se secondo il noto regista la popstar se l'è cavata abbastanza egregiamente, la critica stronca definitivamente la sua interpretazione e specialmente l'intero film, per non parlare del clamoroso flop al botteghino: la pellicola incassa globalmente poco più di 24 milioni di dollari contro un budget di 25.
Fortunatamente Madonna inserisce un elemento musicale nel film che riesce ad avere più successo del film stesso, stiamo parlando della nota cover del classico di Don McLean, American Life che si presenta molto diversa da quella dell'originale; ma quella che ho intenzione di presentarvi è quella meno conosciuta poiché nonostante sia stata incisa per la colonna sonora non è rilasciata come singolo, sto parlando infatti di Time Stood Still, una ballad malinconica che segue la stessa scia dei capolavori dell'osannato Ray of Light come The Power Of Goodbye, Drowned Love/Substitute for Love e Not To Have Not To Hold forgiata dalla stessa Miss Ciccone con l'appoggio da non di meno che quel genio di William Orbit. La colonna sonora include anche delle canzoni di Moby, Groove Armada e Don't Make me Love You della nota Christina Aguilera.
Eccoci giunti alla fine. Cosa ne pensate di questi brani e relativi film?
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