venerdì 27 novembre 2015

#FlashBackFriday: 3 Insuccessi Immeritati del Passato, Parte 1

Benvenuti alla nostra rubrica del venerdì che ci porta indietro nel tempo scoprendo cose veramente interessanti, di musica ovviamente. Dopo aver trattato i grandi successi, le collaborazioni e le performance che hanno segnato gli anni passati, oggi mi piacerebbe parlare di tre canzoni che pur avendo delle buone qualità si sono dimostrate un tremendo disastro nelle classifiche, per quali ragioni non si sa, il mondo del music business è molto intricato, ingiusto e spesso è difficile spiegare certi fenomeni.
Particolarmente ho scelto queste canzoni per poter focalizzare la vostra attenzione sul periodo "buio" di tre grandi artiste femminili: Mariah Carey, Lady Gaga e Christina Aguilera.



Mariah Carey - Through The Rain, 2002


Iniziamo dai primi anni 2000, precisamente nel 2002, un anno dopo il poco acclamato debutto cinematografico della diva Mariah Carey nel film Glitter. Mariah in quel periodo non dovette solo subire le critiche pesanti riguardo al ruolo cinematografico ma anche uno stress psicologico e la liquidazione da parte della Virgin per via dell'insuccesso della colonna sonora del film ispirata agli anni 80. Mariah si tirò su le maniche e contattò la Island Records che le offri un nuovo contratto, le cose stavano andando per il verso giusto finché improvvisamente suo padre morì di cancro.
Superata questa fase di dolore Mariah pubblicò Charmbracelet, suo ottavo album, sembrava che il disco segnasse il vero ritorno della diva sotto i riflettori in tutto il suo splendore, ma ahimè non fu così, nonostante le vendite leggermente superiori al tanto discusso Glitter, venne definitivamente stroncato dalla critica, specialmente dalla nota rivista Rolling Stone che lo definì come "Una sequenza di acquarelli che sbiadisce dentro ad una pozzanghera" poiché secondo il suo parere mancava quella forza che definiva la voce di Mariah una delle più indiscusse e spettacolari del panorama musicale. Molto diversa invece, fu la reazione dei fans che al contrario della critica, lo definirono come il disco più personale di tutta la sua carriera (e tutt'ora).
Lo stesso crudele e triste destino toccò anche al lead single, la power-ballad Through the Rain scritta e prodotta dalla stessa Mariah con l'aiuto degli storici collaboratori di Janet Jackson, ovvero Jimmy Jam e Terry Lewis. Il pezzo presenta delle influenze pop e R&B e consiste in una una melodia suonata al pianoforte dove notiamo particolare l'interpretazione della Carey: per la maggior parte del pezzo la voce risulta misurata ed infatti i primi versi e ritornelli sono cantati in Breathy Voice (voce sussurrata), ma dopo il secondo ritornello, il bridge si unisce all'apice del pezzo tramite una lunga nota di belting. Il brano, a differenza del disco, convince la critica poiché dimostra il pieno controllo vocale della cantante ma non il pubblico e le radio statunitensi: raggiungendo solamente l'81° posto della Billboard Hot 100 (suo abituale terreno di conquiste), Through The Rain è il lead-single della cantante con il posizionamento più basso in quella classica di tutta la sua carriera, mentre soddisfacenti sono i risultati provenienti dall'Europa, dove entra nella top10 nel Regno Unito. Che dire un pezzo da un testo estremamente toccante che parla di come abbia superato le difficoltà la star durante la crisi subita, meritava senz'altro di più, poiché qui non c'è soltanto l'abilità canora, prima cosa che si nota e che non manca mai, ma anche la grande abilità di scrittrice che delinea la versatilità dell'artista.

Devono ancora passare altri ben 3 anni per assistere al trionfante ritorno di Mariah Carey, ma quella è tutt'altra storia.


Christina Aguilera - You Lost Me, 2010



Ci sono artiste a cui piace molto rischiare cambiando direzione per esplorare nuovi sound, ma ciò può rivelarsi un'arma a doppio taglio e Christina Aguilera lo ha saputo molto bene. Dopo aver fatto centro con il suo Back To Basic andando indietro nel tempo con il blues e il jazz agli anni 30, Xtina decise di spingersi verso il futuro sperimentando l'elettropop, ma adagio: un piccolo morso lo diede nel 2008 con Keeps Gettin' Better, brano inedito che promuoveva il suo primo GH, poi ci si immerse completamente in Bionic, suo quarto album. Questa svolta sembrava funzionare a meraviglia finché non venne pubblicato il video musicale del lead single Not Myself Tonight, a quel tempo Xtina non si era resa conto che la protagonista indiscussa era una certa Stefanì Germanotta, nota a tutti con il celeberrimo nome di Lady Gaga per aver scalato le classifiche con il tormentone Bad Romance di cui il video diventò un vero e fenomeno di costume. Nella clip le assomiglianze al classico della Germanotta erano molto evidenti e non convinse pienamente il pubblico, specialmente il nuovo look sfoderato da Xtina che scatenò diverse polemiche; insomma, l'insieme di tutto ciò fu una cattiva pubblicità per il singolo e per l'intero progetto discografico che causò un fallimento commerciale: mancò la vetta nella Billboard200 vendendo nella prima settimana 110 mila copie, meno della metà del precedente Back To Basics, che debuttò direttamente alla #1. Non convinse pienamente neanche la critica che non gradirono i testi pieni di riferimenti sessuali e come successe per il video di Not Mysleft Tonight, giudicarono questa svolta electro-pop una mossa poco rischiosa e un pretesto per imitare il sound e la immagine di Lady Gaga con lo scopo di arrivare al successo. Nonostante a ciò la Xtina Bionica conquistò il Regno Unito dove debuttò subito al primo posto e ottenne la certificazione disco d'argento. Questa conversione di Xtina all'ettropop si dimostrò un errore fatale ma allo stesso tempo anche qualcosa di interessante, poiché i fans riuscirono a cogliere in quel disco diversi capolavori come: Glam, definita come un omaggio al classico di Miss Ciccone Vogue, l'inno femminista Prima Donna, la provocante Desnudate, la superba Vanity e l'emozionante gioiello marchiato Linda Perry Lift Me Up.
Ma il progetto era da salvare, poiché nonostante una solida promozione, le vendite si dimostravano sempre più basse, per non parlare di Not Myself Tonight, svanita nelle charts in poco tempo, e di Woohoo, collaborazione con la rapper Nicki Minaj (a quel tempo poco conosciuta) che passò totalmente inosservato. Quindi la label e Xtina decisero di giocarsi l'ultima carta estraendo come terzo singolo la power-ballad in pieno stile anni 60 forgiata in collaborazione con la hit-maker australiana Sia, stiamo parlando di You Lost Me.  Questo pezzo che parla di un uomo traditore e di quanto Xtina si senta addolorata per colpa sua, talmente è scossa dal dolore che il mondo intorno a lei sembra "infetto".
In You Lost Me la Aguilera canta i versi utilizzando un melisma e vediamo il suo range vocale spaziare da un Mi bemolle maggiore fino a un Mi5, mentre la strumentazione consiste in pianoforte ed archi. La critica lo elogia definendolo un pezzo "non bionico" dell'intero disco.
Doveva essere il singolo per risollevare il progetto ma purtroppo si rivelo un vero buco nell'acqua: fallisce miseramente nelle classifiche avvivando alla 153° posizione in Regno Unito e alla #120 negli States. L'insuccesso del singolo causò  la fine della promozione e la cancellazione della tournée.
You Lost Me può essere considerato un insuccesso immeritato poiché qui come definisce la critica è uno dei brani più distintivi del disco, dimostra il talento vocale di Xtina e possiede una carica emotiva molto forte, per non parlare del testo, non assolutamente banale ma ricco di poesia.


Lady Gaga - G.U.Y, 2013


Chi che ha dovuto subire un insuccesso immeritato è stata una delle artiste più chiacchierate, indiscusse e talentuose degli ultimi 5 anni, stiamo parlando di lei, Lady Gaga e del suo Artpop.
Dopo aver scalato le classifiche con l'acclamato Born This Way, Gaga parte con la tuorneé mondiale per promuovere questa fatica discografica, ma purtroppo venne sospeso per via di una lesione all'anca. L'incidente non fece altro che ritardare il rilascio del nuovo progetto in fase di lavorazione ed aumentare l'attesa dei fans.
Nell'agosto del 2013 finalmente Miss Germanotta torna con Applause, lead single del tanto atteso terzo album in studio Artpop. Nonostante la rivalità con la contagiosa Roar di Katy Perry e il fenomeno Wrecking Ball di Miley Cyrus, il singolo riesce a piazzarsi bene nelle classifiche, arrivando 4° nella Hot 100 e al 5° posto nel Regno Unito rivelandosi una semi-hit.
Fino ad ora tutto filava liscio come l'olio fino a quando le cose cominciarono a complicarsi sulla pubblicazione del secondo singolo, in origine doveva essere la up-tempo Venus ma all'ultimo, fu optato per Do What U Want, poiché stava attenendo buoni riscontri su I-tunes, comunque, Venus venne stratta solo come singolo promozionale insieme alla ballata Dope.
L'8 Novembre di quell'anno esce in tutti i negozi Artpop, il terzo album tanto atteso che succedeva il best-seller Born This Way. Lady Gaga aveva delle aspettative molto alte da soddisfare poiché ci si aspettava qualcosa di estremamente innovativo che sapesse cogliere le tendenze del momento, come era già successo con i precedenti Born This Way e The Fame, talmente troppo alte che la critica non comprese pienamente il tema del disco e ne rimase completamente insoddisfatta, lo giudicò come un prodotto mirato solo per i fans e non per la gente comune, lo criticarono focalizzandosi solamente sull'artista stessa e non sulla musica che proponeva.
Nonostante il debutto diretto alla #1 della Billboard200 i mass media definirono il successo tiepido poiché comparavano insistentemente le vendite del disco con quello delle rivali Katy Perry e Miley Cyrus e del disco precedente Born This Way. La settimana seguente il disco scese registrando un calo del 82%, questo costrinse a Gaga di partire con una promozione costante, ma purtroppo le performance non attiravano, il pubblico non la gradiva più, poiché era stufo e considerava la Germanotta come una sorta di personaggio solo adatto al pubblico LGTB.
Le cose peggiorano: la pubblicazione del video musicale che doveva supportare il secondo singolo continuava continuamente ad essere rimandata per poi comportarne totalmente l'annullamento, e venne licenziato il suo storico manager che l'aveva fatta conoscere in tutto il mondo. Gaga era ora senza manager e non c'era nessuno che la poteva dirigere, era come una barca senza timone. Il budget si esaurì e la promozione del disco cessò. Per Lady Gaga aveva inizio un vero e proprio periodo "buio". Ma non si diede per vinta: annuncia un residency show prima dell'avvio della tourneé mondiale. Ma prima di intraprenderlo c'era qualcosa che doveva fare: un video musicale con i fiocchi che racchiudesse quest'era discografica. Il terzo e ultimo singolo che chiudeva le danze della Artpop Era fu la up-tempo forgiata dal noto dj Zedd, G.U.Y. 
Precisamente parlando, G.U.Y.sembra un pezzo EDM qualsiasi ma offre varie influenze di industrial, R&B contemporaneo e house music, una delle traccie più contagiosie e incisive del disco insieme a Venus e Gipsy, che purtroppo venne rilasciato troppo tardi poiché erano già passati due mesi dall'arresto della promozione e tutti erano disinteressati a tutto ciò che aveva a che fare con Artpop, il singolo che doveva risollevare le sorti del progetto si rivelò un fiasco, arrivando solo alla 76° posizione della Hot 100, G.U.Y. diventò il singolo di Gaga con il più basso posizionamento in quella classifica. Un vero peccato poiché le carte per sfondare le aveva tutte, per non parlare del video musicale che racchiudeva in sé ciò che ha passato la Germanotta in quel periodo con grande maestria visionaria. Non è una clip qualunque, sarebbe più coretto definirlo un mini-film. Lady Gaga è una sorta di creatura mitologica precipitata al suolo per via di una freccia che le aveva trafitto un arto, la agonia finisce poiché i suoi aiutanti arrivano al suo soccorso per portarla alla sua dimora, ed ecco che ha qui inizio la rinascita; Un cortometraggio altamente simbolico che rispecchia come sia stato boicottato Artpop e come Lady Gaga abbia saputo non arrendersi, il mio disco sta floppando? Non importa rilascio un singolo con un video con i contro:


Mariah Carey, Christina Aguilera e Lady Gaga, tre artiste con doti innate che inspiegabilmente hanno dovuto attraversare una fase NO della loro carriera, come sia stato possibile ciò? Che cosa ne pensate di questi tre insuccessi?


Grazie per averci letto alla prossima puntata.

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