lunedì 6 luglio 2015

#NextGeneration: Chløë Black, Dinah Nah e MisterWives

Benvenuti in un altro episodio della rubrica #NextGeneration, con lo scopo di farvi conoscere artisti nuovi o poco conosciuti.
Oggi abbiamo scelto due artiste con due generi completamente diversi, Chløë Black e Dinah Nah, e una band, i MisterWives.


Chløë Black

La prima artista di cui vi vorrei parlare è Chløë Black.
Nata in Australia, è cresciuta tra Los Angeles e Parigi e ora risiede a Londra. Il suo genere è pop, goth, soul e indie.
Chløë inizialmente rilasciò una canzone nel 2013, "Breaking Bad", ma poi decise di rilasciare come singolo di debutto "27 Club". Il 24 Aprile è uscito il suo primo EP.
"27 Club" è un pezzo pop soul che si unisce all'R&B e ricorda lo stile di Lana Del Rey agli inizi. Il testo è dedicato al "27 Club", cioè un gruppo di artisti che sono morti a soli 27 anni, tra cui Kurt Cobain, Amy Winehouse, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison.
Il video è stato diretto da lei ed è stato girato in soli 3 giorni nel cimitero Barnes di Londra.

         

Il secondo singolo è "Cruel Intentions" e si trova nel suo EP di debutto. E' ispirato al film di Killing ZoeIl e il testo parla di una relazione finita, che non era destinata ad andare avanti. La sua voce ipnotica trasmette tristezza, ma grazie al ritornello e al sound trascinante, si riesce a vedere uno spiraglio di luce attraverso tutte quelle ombre.

          


Dinah Nah

La seconda artista che vorrei proporre è Malin Dinah Sundström, meglio conosciuta come Dinah Nah.
Cantante di origine svedesi, Dinah inizia la sua carriera da solista nel 2012 con il suo primo singolo "I Am". Successivamente partecipa al Melodifestivalen 2015, proponendo "Make Me (la la la)" con la quale ottiene un discreto successo piazzandosi ultima nella fase finale.
Il suo genere è prevalente pop/dance con influenze electro e il brano che vorrei proporvi è "Taste Your Love", un' uptempo pop dance.
La traccia annuncia il suo debut album con data di rilascio stabilita entro fine anno e sarà pubblicato tramite la Capitol Music Group.
(Altro brano consigliato: "Make Me (la la la)")

        
                                                                                                                              -scritto da Stefano J-

MisterWives

I MisterWives sono una band americana, composta da Mandy Lee, Etienne Bowler,William Hehir, Marc Campbell, Jesse Blum e Mike Murphy. Si sono formati nel 2012 a New York e lo scorso febbraio hanno rilasciato il loro album di debutto "Our Own House".
La leader Mandy Lee ha scritto tutte le canzoni e il titolo e la cover dell'album derivano dal fatto che ha trascorso la maggior parte del tempo a scriverle in una casa sull'albero. Inoltre tutta la band si ritiene una famiglia e sono tutti molto legati.
Il loro genere è indie pop e alternative dance, con sounds molto originali.
La prima canzone di cui vi voglio parlare è "Our Own House", primo singolo estratto dall'omonimo album. Il brano inizia con il piano e rapidamente cresce con un ritmo influenzato dal funk degli anni '70.
Il testo parla di una casa che stanno costruendo e non potrà mai cadere a pezzi. Racconta di una relazione con un solido rapporto e fiducia e promettono, mettendo le mani sui loro cuori, di non lasciarsi mai.

"We built our own house, own house
With the hands over our hearts
And we swore on that day
That it will never fall apart"

          

La seconda canzone che ho scelto è "Reflections", rilasciata a Gennaio del 2014 insieme al loro EP di debutto. E' un brano funky dance, ha un testo molto significativo ma nello stesso tempo è divertente.
Mandy ha dichiarato che è un riflesso della sua vita dei due anni precedenti.
Parla di una relazione passata e dice che si deve andare sempre avanti, anche se qualcuno ci mette in uno "scaffale".

"Unsure of what are my dreams it seems
You have stolen my slumber
And awakened another"

         

Vorrei concludere con l''ultima traccia del loro album, ovvero "Queens". Anche questa canzone è stata scritta da Mandy ed è autobiografica. Parla del quartiere di New York dove è cresciuta, Queens, e spiega quanto sia importante rimanere in contatto con la propria casa. Nel passato era una "piccola ragazza con grandi sogni nella città più grande" e consiglia a tutti di lottare per il proprio sogno. Ringrazia la madre che le diceva "Rimani sempre fedele alla tua voce dentro", anche se ci sono dei brutti ricordi e la vita era molto dura.
 
"My Queens is a queen
Not talking bright lights and shiny things
But we always made it work
Building castles out of dirt
My home is a throne
Not very pretty, but tough as stone
And we always made it work
No matter how much it did hurt"

          

Cosa ne pensate di questi artisti?

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